Qualche mese fa mia nipote Sabina mi ha invitata a visitare Nuovomodo, un nuovo spazio dove si incontrano cucina, arte e design a Cesena. Ero curiosa più che per le cucine, per quell'“arte e design” che non riuscivo, da lontano, a comprendere. Curiosa, perché quando l'arte e la creatività si spostano dai luoghi precostituiti e se ne vanno per altre vie spesso mettono in atto strategie molto coinvolgenti.

All'inaugurazione c'erano persone che non vedevo da molto tempo e così il mio sguardo ha vagato un poco distratto, poi le cose e il loro contenitore hanno avuto il sopravvento. Ho abbandonato le persone e mi sono concentrata sullo spazio. E così mi sono imbattuta in quella passione che si rivolge alla cura del bello e del buono. Composizioni "di natura viva" fatte dei colori e delle forme offerte dai frutti di stagione, donavano alla geometria delle cucine e ai loro piani la ricchezza della grazia e della bellezza. Chef ai fornelli cucinavano cibo e i miei nipoti Matilde e Umberto, creature di insostenibile bellezza, offrivano vino. Ho avuto la sensazione di una fucina in atto. Nulla di statico, di immobile.

Dal luogo del cibo, mi sono poi spostata al piano inferiore: il luogo deputato al riposo. Qui il riposo, (i diversi tipi di letti e di materassi) aveva la sua rispondenza naturale in un giardino realizzato da Sabina, visibile al di là di una parete a vetro, quasi un acquario di vegetali. Oggi è l'otto gennaio, Sabina e il marito Gianluca sono venuti a trovarmi in studio e mi hanno raccontato la loro esperienza che nel frattempo è diventata l'immagine perfetta e approfondita di tutto quello che avevo intuito e di altro ancora.

Gianluca

"Dopo tanti anni di lavoro nel campo della progettazione di interni ho avvertito insofferenza per l'immobilismo di quell’ambiente fatto di esposizioni algide e prive di anima. Prima nella mente poi nella realtà ho voluto creare un laboratorio in divenire, la cui parole d’ordine fossero 'accoglienza' e 'curiosità'. Certo, continuo a vendere cucine e letti, ma mi rifaccio alla cultura del dormire e del mangiare. Circondo questi bisogni primari di innovazioni messe a disposizione dalle nuove tecnologie. Nel mio spazio gli elettrodomestici sono funzionanti e quindi ho la possibilità di organizzare show-cooking con la collaborazione di chef titolati. Nasce così un nuovo modo di proporsi. Nella progettazione e nella scelta del materiale il design crea la bellezza del contenitore. Ho ideato, ad esempio, un porta bicicletta verticale che occupa poco posto e per la sua forma essenziale può essere tenuto anche in salotto.

Curo nel suo complesso la scatola in cui verranno posti gli arredi: piastrelle, parquet, tinte murarie, malte, le luci. Nel mio lavoro vi è la tradizione e il nuovo: l'esperienza del passato e contemporaneamente la consapevolezza che si stanno affacciando - ci sono già - altre realtà tecnologiche nelle diverse attività domestiche. La tecnologia diventa il nuovo utensile a disposizione nelle nostre case, come in altri tempi il fornello a gas o il tostapane. L’attività è su due piani. Il piano superiore è dedicato al cibo (le cucine), l'interrato è dedicato al riposo. Anche in questo caso l'attenzione è tutta rivolta al concetto della bellezza che si unisce al benessere: quindi letti per tutte le esigenze del buon dormire. L’ambiente si affaccia su di una zona verde. Sabina ha frequentato un master in Scienze e progettazione del paesaggio e qui ha realizzato un piccolo giardino urbano seguendo le indicazioni espresse dal paesaggista Gilles Clement, attento osservatore degli anfratti di spazio che la natura riesce a riconquistare nelle moderne città e che nel loro stato incolto trovano comunque dignità e funzione ecologica.

Ma se facessi solo questo, Nuovomodo rimarrebbe un luogo di progettazione d'interni specializzato nella vendita di letti e cucine. Invece vuole essere uno spazio aperto ad altre esperienze, è un contenitore che vuole accogliere le più diverse sollecitazioni creative. Comunque sia le scelte non vogliono essere casuali. Mi affido a designer che sanno far dialogare gli oggetti con lo spazio circostante: luce, colore, quiete. Il nostro lavoro sta tutto nella misura. Parlo del 'nostro' lavoro perché collaborano già con me Susanna Marabini che ridà vita a vecchie poltroncine da cinema rivestendole con tessuti esclusivi, Valentina Solfrini per la sua grandissima capacità di interpretare la realtà con la macchina fotografica, Lorenzo Bassano della DressCodeFilm, regista che per me realizza video, Daniela Poletti per gli oggetti in vetro, Nicola Andreucci con dipinti grafico-materici, Fabio Faberi graphic designer dello studio Faberi Associati, Mirko Montanari di Casalab per le sue preziose consulenze sui materiali edili.

Con alcuni di loro intendo realizzare corsi di regia e di fotografia collegati all’alimentazione. Ogni persona che mi propone le sue idee è trattata con franca curiosità e come un possibile partner. Credo che la nota dominante del buon vivere domestico si esplichi fondamentalmente nel buon cucinare e nel bel dormire. A ciò si aggiungono, come in una sinfonia, piccole ma significative azioni consonanti che rendono la vita interessante e la casa accogliente. Quindi non solo i soliti oggetti di complemento, ma anche eventi dal carattere più diverso. Le idee sono tante, in fin dei conti questa creatura è ancora così giovane!"