Clara Pacifico Natoli & Stephane Mascarenhas presenta una selezione di dipinti, neon e lenzuoli dell'artista Matteo Sanna.
Il lavoro potente ed empatico del giovane artista di adozione milanese, sviluppa mediante le diverse tecniche qui presentate il tema della memoria a lui caro e della "persistenza" del desiderio.
Le opere esposte raccontano la natura umana e animale mediante la creazione di un mondo onirico che attinge ai segreti più reconditi dell'inconscio. La mostra comprende i primi lavori quali la casa zaino "Close to my skin" ed il neon "Casa".
La prima già selezionata per il premio Euromobil alla Fiera di Bologna del 2010 è una grande scultura domestica con vere e proprie bretelle che rappresenta in maniera forte e spettacolare l'attaccamento inevitabile e contraddittorio dell'individuo alle proprie origini; il secondo, il neon dell’intimità quotidiana, evoca il processo della memoria e l'attaccamento al passato.
Il percorso prosegue con un " Self-protrait as an elephant" olio su legno che é il primo dipinto eseguito dall'artista. L'animale è quasi di spalle, collocato a tre quarti dello spazio pittorico, a cavallo di una linea immaginaria che segna il confine temporale tra il passato e il futuro: lo sguardo rivolto allo spettatore ma la proboscide a coprire metà muso;prescelto tra tante specie per la sua memoria, é l’unico del regno animale a dare sepoltura ai propri cari.
Quest’opera, fondamentale nel percorso della mostra, funge da manifesto e segna il passaggio dell'artista dalla pratica dell'installazione alla produzione pittorica. Essa introduce infatti la serie di iute e lenzuoli ad acrilico eseguiti nell’ultimo periodo, vere e proprie pagine di un diario segreto.
I lenzuoli, leggeri come pergamene al vento, parlano di sogni e racconti notturni che si srotolano alla pareti dell'intimo quotidiano: poetico e delicato il lenzuolino di bambino "Pure morning " raffigurante un cervo e la sua nuvola tra le corna, allegoria dell'infanzia e del sogno innocente.
I dipinti, finestre sull’inconscio evocato da uno sfondo stratificato e grondante di pittura, elaborano un linguaggio allegorico fatto di animali e personaggi onirici. La pennellata densa dello sfondo si affina nei tratti delle figure che assumono l’aspetto di veri e propri ologrammi.
Il leone, il coccodrillo, la volpe, l’infermiera, l’uomo d’affari, diventano l’idea di sé stessi, la proiezione di una morale personale che mediante il paradosso li trasmuta nell’idea di magnanimità, stupore, amicizia, solitudine, gola.
L’action painting dello sfondo si stempera nella “Persistence” ovvero “Persistenza” delle figure che emergono dal caos e rimangono salde nella luce del primo piano. La coscienza torturata dai ricordi sembra affrancarsi dagli strati torbidi della memoria e proiettarsi verso lo spettatore con un rinnovato desiderio di vita.
Clara Natoli
Matteo Sanna è nato a San Gavino Mle (Italia) nel 1984.