Si inaugura Alcantara, Technology of Dreams, la mostra promossa e prodotta dal Comune di Milano e Alcantara, ospitata a Palazzo Reale dal 23 aprile al 31 maggio. La mostra è un invito a varcare le soglie i confini tra realtà e sogno, fra concretezza e immaginazione.
Lo storico spazio, dove il meglio delle manifatture dell’epoca dava vita a una vera e propria opera d’arte totale in termini di ideazione, realizzazione, dettaglio e finitura, coniugando sapientemente tradizione e innovazione, offre l’ambientazione ideale per raccontare il percorso di un’azienda da sempre proiettata nel futuro, pur conservando i valori di un saper fare tipicamente italiano, ammirato in tutto il mondo.
“Questa mostra coniuga tradizione e innovazione e valorizza anche la capacità produttiva italiana e non è un caso che venga ospitata proprio a Milano, per la sua vocazione ad essere città leader in Italia e in Europa della produzione culturale – ha detto Filippo Del Corno, assessore alla cultura - Anche questa mostra va ad arricchire il palinsesto di Expo in città, il calendario di iniziative che accompagnerà la vita culturale della città durante il semestre dell’Esposizione Universale.
“Siamo compiaciuti di essere protagonisti durante Expo di una mostra che porta Alcantara in un luogo dalla forte valenza storica e culturale, per interpretare attraverso la versatilità innata del materiale il profondo legame tra tecnologia, arte, industria e innovazione”. Ha dichiarato Andrea Boragno, Chairman e CEO di Alcantara.
“Progettare in uno spazio fortemente connotato da presenze storiche è una esperienza molto particolare che richiede un approccio altrettanto originale. Il contesto ci ha dato modo di raccontare le caratteristiche uniche di Alcantara attraverso opere site specific che regalano una nuova visione, quasi onirica, di questo importante luogo”, dichiarano i curatori Giulio Cappellini e Domitilla Dardi.
Sei progettisti, protagonisti in diversi ambiti (fashion, product, light, interior, exhibition design) sono stati chiamati a re-interpretare i concetti di bellezza, flessibilità, tattilità, avvolgenza e trasformabilità che sono la cifra stilistica di Alcantara, dando vita ad altrettante installazioni.
Gentucca Bini, Ingo Maurer, Paola Navone, Nendo, Giulio Cappellini, Ico Migliore e Mara Servetto sono gli autori delle suggestioni di Alcantara, Technology of Dreams. Ogni stanza, che ospita una o più installazioni ambientali, è lo specchio della loro visione creativa.
La ricchezza decorativa dei rivestimenti storici è l’ispirazione da cui parte Gentucca Bini; per “Sul-reale” la famosa stilista e designer disgrega lo spazio in un gioco di illusioni ottiche che evidenziano la capacità d’impressione fotografica a stampa di Alcantara. Per il progetto “Oh Man, It’s A Ray”, Ingo Maurer modifica lo spazio con effetti magici attraverso una delle sue celebri installazioni luminose. L’opera esalta le eleganti cromie e i decori di Alcantara in un gioco di luci che crea un ponte tra passato e presente, sul filo della più pura emozione estetica.
“La fortezza del silenzio” di Paola Navone è quasi un fortino, una barriera materica che crea un isolato ambiente di raccoglimento, enfatizzando le performance fonoassorbenti di Alcantara. Il progetto esalta la perfetta capacità del materiale, proposto in tonalità graduate, di dialogare con il decoro in damasco anticato di alcuni elementi rivestiti.
In “Il Teatro del Principe”, la versatilità di Alcantara, portata all’estremo da Nendo, si fa interprete di una nuova percezione materica, dando vita a una soluzione che richiama l’artigianalità degli intarsi dei maestri ebanisti dell’epoca, rivisitati dal senso dell’armonia e della compostezza giapponese. Una mise en place dal forte impatto emozionale è al centro del progetto di Giulio Cappellini. Ispirata agli storici banchetti reali, “La tavola delle meraviglie” coinvolge vista, gusto, tatto e olfatto in una elegante sinestesia sensoriale.
Infine, l’installazione di Ico Migliore e Mara Servetto ricorda le macchine sceniche delle corti reali del passato: “Cromofono” è una grande ruota che una volta messa in movimento come per incanto produce un concerto di colori, texture e suoni, ponendo l’accento sugli infiniti linguaggi di Alcantara. Il tutto è reso ancora più prezioso dall’eccezionale contributo grafico di Italo Lupi.
Spettacolare, sia nelle installazioni che nella splendida cornice, Alcantara, Technology of Dreams è una mostra che mette in risalto la capacità degli autori di cogliere e rilanciare, assecondando la loro specificità artistica e progettuale, le performance materiche del materiale Alcantara. Un non-luogo, dove sperimentare emozioni, assaporare atmosfere, sognare. Sapendo che quel che emerge da questo percorso sorprendente e coinvolgente è che il bene più prezioso è l’intelligenza, che porta un progetto ad offrire una visione diversa, altra, delle “cose”. E che il “vero” sogno è la realtà di una tecnologia che lo rende possibile.