In occasione della giornata dedicata alla danza OpificioTrame festeggia 10 anni tra danza, teatro e arte. Grazie al contributo di artisti, danzatori e coreografi che omaggiano i 10 anni di attività della compagnia milanese con masterclass, video e perfomances, nella mattina e primo pomeriggio di venerdì 27 marzo 2015 si svolgono due masterclass: una con Roberto Lun - “Uso del bastone nella contact improvisation”. Dalle 10:30 alle 13:30 aperta a tutti: Il bastone come prolungamento della mia danza, delle mie leve e della mia indole più profonda; e una con Federicapaola Capecchi “BodyGame” Dalle 14 alle 17 aperta a tutti:si gioca su più strade: danza, physical theatre, improvvisazione-composizione in solo, in partnering, nel lavoro di gruppo.
Roberto Lun - “Uso del bastone nella contact improvisation”. Dalle 10:30 alle 13:30.
Il bastone come prolungamento della mia danza, delle mie leve e della mia indole più profonda. La prima parte è un riscaldamento guidato per risvegliare e potenziare le funzioni motorie del corpo e attivare i sensi. Questo permette al partecipante una conoscenza più profonda del corpo e di accedere cosi alla propria memoria fisica, modificandola e arricchendola, scoprendo le grandi potenzialità che il nostro corpo ci mette a disposizione.
Nella seconda fase impariamo le diverse tecniche della contact improvisation. Il contatto fisico, rotolare, cadere, seguire, sostenere, sollevare, le leve, le prese, il pavimento come sostegno. Esplorare le varie altezze alle quali ci si può muovere da soli, con uno o più partner. Usare il proprio peso e quello degli altri per una danza dove l’ascolto è fondamentale. Questo lavoro consente una conoscenza più profonda dell’imprinting genetico che guida i nostri gesti per poter poi modificare il nostro linguaggio corporeo.
Roberto Lun. Coreografo, regista, danzatore, performer, e videomaker.
Coreografo della Cerimonia di Apertura delle Paralimpiadi Invernali di Torino 2006, dello spettacolo Rakam, per la serata di gala del Premio Danza & Danza, dello spettacolo I-Ching rappresentato in Marocco, Stati Uniti e a San Pietroburgo. Regista degli spettacoli Magister Ludi – Blind – Schneeberg Film e Performance – Medea Good Girl – Un’ora prima del consueto – Lettera d’amore.
Tiene corsi annuali e stages di Contact Improvisation e Danceability in Italia, Europa e Giappone. Si è specializzato nella tecnica della Contact Improvisation, Real Time Composition e Authentic Movement con Daniel Lepkoff, Lisa Nelson, Howard Sonenklar, Andrew de L.Harwood (USA), Dieter Heitkamp (Tanzfabrik Berlin), Michael Linehan (CAN), Monica Francia (I). Danceability con Alito Alessi Crea video e coreografie multimediali.
Federicapaola Capecchi - “BodyGame” Dalle 14 alle 17
Giochiamo su più strade: danza, physical theatre, improvvisazione-composizione in solo, in partnering, nel lavoro di gruppo. Creando un'unica e personale fisicità e un unico e personale vocabolario; stimolando ed entrando a pieno in diversi stati fisici; andando a scoprire cosa si muove e se la persona è pronta a rispondere. Piuttosto che rimanere rigidamente ancorati ad una specifica tecnica, il lavoro mira a raggiungere una flessibilità del corpo, della voce e della mente. Fiducia e sentirsi a proprio agio sono motori di ricerca e di creazione. Affiniamo la percezione del proprio corpo e dell'ambiente in cui agisce come fonte d’ispirazione, svegliare o affinare la capacità di rischio. Il piacere della sperimentazione del movimento, usare il corpo pienamente, sono l'obiettivo. Strumenti pratici e teorici di lavoro sul corpo. Potenziamento e affinamento della coscienza corporea, considerando anche alcuni elementi che definiscono la realtà circostante: spazio, musica/silenzio, la presenza di un gruppo. Energia, ritmo, tempo, movimento, uso dello spazio. Il peso e l’assenza del peso nel corpo, attraverso il movimento e la manipolazione di esso e del suo centro. Affrontiamo l'importanza di alcuni principi della cinetica applicata, il supporto esterno, il rapporto col suolo, il ritardo, l'anticipo, l'attrito, l'ondulazione e l'oscillazione. Introdurremo alcuni principi di biomeccanica e di uso e distribuzione del peso e della gestione funzionale dello scheletro in movimento.
Federicapaola Capecchi. Coreografa, danzatrice
Federicapaola Capecchi, coreografa di OpificioTrame dance&physical theatre, ha debuttato nel 2008 come giovane coreografa italiana, con la creazione originaleRaft of Medusa – Room of a Cloud, al 6° Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia (Progetto Choreographic Collision part 1& 2, Direzione Artistica Ismael Ivo, ideazione Viviana Palucci e Manola Bettio, Produzione FNASD e Biennale di Venenzia); Febbraio 2014 vede l’assegnazione del Leone d’Argento per la creatività di Biennale Educational al progetto “Leggo capisco e sono” per l’uso della danza nella formazione nelle scuole, di cui Federicapaola è coordinatrice e docente in aula; ha ideato insieme a Francesco Tadini il Festival Coreografia d’Arte ormai giunto alla sua V° edizione; il suo lavoro è citato in alcune pubblicazioni sulla danza come per esempio Creatori di senso. Identità, pratiche e confronti nella danza contemporanea italiana a cura di Massimo Schiavoni. Quando ha scelto la danza e la coreografia come la sua vita ha avuto la fortuna di partecipare subito ad una produzione internazionale della Change Performing Arts, lo spettacolo “Luna di Terra” di Kayo e Yukio Mikami (Teatro Franco Parenti, Milano), di incontrare e lavorare con Marco Baliani nel progetto “Le Antigoni della Terra”(Bologna), di incontrare e studiare con Kazuo Ohno e il figlio Yoshito Ohno (Teatro Comunale di Ferrara), solo per citarne alcuni. Lo spettacolo“Resistenze“ le è valso la selezione Internazionale di Choreographic Collision, part 1 e part 2, Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia, Direzione Artistica Ismael Ivo, Associazione Danza Venezia – e, nel 2008, ha ricevuto il Premio Nazionale La Torretta “destinato a tutti coloro che con il loro lavoro contribuiscono all’esaltazione dell’arte, della cultura, della solidarietà e ad elevarne i contenuti”.
Su tutto, danza, parole, gesti cerca un linguaggio vissuto, che arriva dal corpo e vi respira, senza automatismi né artifici tecnicistici. In un’intervista si è definita un meticcio o un ibrido, attraversata fino in fondo e segnata da tutte le esperienze formative, gli stili e i percorsi incontrati e cercati, e perché ad ognuno di loro non è stata fedele. Li ha quasi sempre traditi. Ma nel senso che ha tradotto quanto aveva appreso in un suo percorso e in una sua personale ricerca.
Ha iniziato dalla danza classica presso la Scuola Aurelio Millos e poi alla C.S.C di Milano, oggi SPID, con Elisabeth Kahan e David Sutherland. È con un Residenziale di Adriana Borriello presso il Teatro Elfo di Milano il suo primo incontro con la danza contemporanea. Prosegue in questa direzione studiando con Susanna Beltrami, Brigitte Hyon, Dominique Dupuy, Franco Reffo, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Il ’96 è un anno importante, nel quale incontra sia la danza butoh, che il teatrodanza. È l’incontro con il teatrodanza che segna il suo percorso formativo e di ricerca. In questo senso importanti per il suo percorso artistico sono i seminari e i corsi di aggiornamento di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Felix Ruckert, Raffaella Giordano e Giorgio Rossi. Nel tempo si dedica assiduamente allo studio e alla pratica della contact improvisation reinterpretandola ed elaborandola in un proprio codice coreografico. Durante la sua permanenza alla Biennale di Venezia per il suo debutto, approfondisce il lavoro di coreografa e di danzatrice contemporanea con Ismael Ivo, Jacopo Godani, Ted Stoffer, Reinhild Hoffann e Mi Na Yoo.