Valeria D'Alessandro
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Valeria D'Alessandro

Sono Valeria D’Alessandro, nata nel 1993 a Palermo. Mi (pre)occupo di gastronomia dal 2016, ma, dietro le quinte, da qualche anno prima.

Sono appassionata di buon cibo da sempre, conservo ancora il premio del concorso di pasticceria in cui gareggiai con i miei amici all’età di 16 anni. Razionalizzai questa passione proprio nel 2016, quando mi sono iscritta al primo corso di pasticceria. Da lì è stato un flusso quasi automatico: dalle prime richieste private per le feste dei più piccoli, all’arrivo nei veri laboratori di pasticceria, dal corso di studi in scienze dell’alimentazione e gastronomia, fino alla specializzazione in sicurezza alimentare. Il mio anomalo percorso lavorativo e educativo ha cambiato il punto di vista con cui mi approccio al mondo del food, dalla gestione della produzione a un’attenzione più consapevole, sfociata nell’ambito del controllo qualità e della consulenza per attività di ristorazione.

Oggi mi piace incuriosirmi del mondo della gastronomia a 360°. Il mio primo amore continua ad essere la pasticceria, che ha sempre appagato le mie due anime: quella razionale, scientifica e quella più artistica ed esteta. Ma ciò che mi piace fare nel quotidiano è sperimentare con la cucina nella sua totalità, scoprire nuovi sapori con occhi curiosi e palato desideroso. Tra una pietanza della tradizione italiana o l’ultima moda etnica in ambito food, mi stimola l’idea di “veganizzare” ricette in cui, giocando sulle basi della chimica e utilizzando ingredienti alternativi, si possono replicare gli stessi aromi, sapori e consistenze dell’originale. O ancora studiare l’accostamento perfetto tra note dolci, salate, amare, acide, umami e individuare quale vino, con le sue caratteristiche, può esaltarne il gusto.

La mia formazione universitaria e il mio vissuto mi hanno portato a vivere la buona cucina con un occhio alla sana alimentazione, ciò che fa bene al mio corpo può avere l’aspetto di un’opera d’arte capace di appagare anche il palato e la mente. Dedico al mio benessere fisico e psicologico molte attenzioni: del tempo di riflessione e autoanalisi, una buona zuppa con tutti i nutrienti fondamentali, un allenamento per scaricare le tensioni.

Lo sport ha assunto un ruolo fondamentale nella mia routine, dapprima per un’esigenza fisica, è diventato poi, scoprendo il pugilato, una necessità per la mente. La boxe può infatti descrivere perfettamente la mia personalità: ho disciplina, rispetto le regole e le persone, provo a schivare o incassare ogni colpo, ma combatto per raggiungere il mio obiettivo, che sia di vita o soltanto un match. In entrambi i casi non vorrei essere un mio avversario!

A fare da sottofondo alla mia vita è il rapporto tormentato con la mia città d’origine, che ha fatto emergere ben presto la necessità di evadere, conoscere nuove realtà. Fin da bambina, provenendo da genitori fortunatamente appassionati viaggiatori, ho potuto esplorare molti luoghi nel mondo e sviluppare i miei gusti in fatto di mete da sogno. Se oggi fantastico sull’Islanda è probabilmente “colpa” di una vacanza intorno all’età di 12 anni, on the road lungo la Finlandia, finendo per soggiornare una settimana in un cottage sul fiume. E se continuo, nel frattempo, a girare nuove città europee è nella speranza di riprovare la stessa emozione che provai la prima volta che visitai Parigi.

Adesso sento Palermo come la mia casa, ne ho accettato pregi e difetti, un po’ come si fa in amore. E finché la amo, la vivo. La esploro con la meraviglia che prova un turista vagando per le sue strade, con le sue luci gialle e il suo calore che ti entra dentro. Ascolto le sue onde infrangersi sugli scogli quando d’inverno ho bisogno di ritrovarmi. Assaporo ciò che il suo territorio e le sue tradizioni ci offrono.

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