Leslie Lismore è artista irlandese, londinese di adozione ma cresciuto in Medio Oriente. Studia Arte, Design e Scultura a si appassiona fortemente alla tecnica dell’incisione e in particolar modo alla xilografia. Le sue opere esposte in Galleria Statuto13 in Brera a Milano sono “contaminate” dall’utilizzo di diverse tecniche quali: il legno - utilizzato nella matrice della stampa - la gomma, la stampa offset, la numismatica.
Il processo creativo seguito è in parte quello che è di chiara provenienza medievale e in parte legato alla moderna stampa seriale.
L’intaglio del legno ha quasi un valore liturgico per l’artista Lismore; egli riflette approfonditamente sulle varie opportunità che questa tecnica può offrire, inoltre i blocchi stessi di legno che saranno utilizzati per la stampa dei suoi lavori ne faranno scaturire dei veri e propri oggetti d’arte, dotati di una propria personalità, rappresentata a sua volta su larga scala.
Grazie al concetto di riproducibilità dell’opera d’arte contemporanea (Ernst Hans Josef Gombrich docet a tale proposito) Leslie Lismore ha potuto esplorare il mondo del “numero” combinandolo a quello del “colore”, proponendo tout court delle icone a lui molto care come quelle culturali o del mondo dello sport, del loisir.
Il suo intento è sicuramente di poter e voler coinvolgere emotivamente lo spettatore, divertendosi e divertendolo, anche quando sono creati dei pezzi artistici di maggiore drammaticità e intensità.
Direi che in conclusione il fare arte di Lismore combaci in modo direttamente proporzionale con l’aforisma: “Art is what you can get away with” che il grande demiurgo della Pop Art, Andy Warhol, voleva condividere col pubblico del mondo dell’Arte Contemporanea.
Sarà proprio vero allora che L’Arte sia qualcosa con cui si riesca ad andar via o che si possa portare con se stessi? A voi la complessa risposta.
Le opere di Leslie Lismore parlano già in totale autonomia e sembra vogliano confermarne l’assunto.
Mostra curata da Massimiliano Bisazza.