Scegliere di trattare il tema della “discromatopsia” per una mostra d'arte può sembrare avventato, folle; e forse lo è, ma quando si scopre che il daltonismo – come comunemente chiamiamo questa particolare condizione della vista – è un peculiarità di un pittore, cioè dell'artista Bruno Biondi, allora ci si rende conto dell'originalità dell'evento. Lo spettro cromatico del tutto sfasato concedeva a lui la specificità distintiva di riuscire però a percepire alcuni valori minimali non visibili a monitor da altri. Biondi vive in un mondo tutto suo dal punto di vista cromatico e ciò fa di lui un artista del tutto singolare.
Ha sempre amato i colori puri come il bianco e il nero in quanto li sentiva profondamente insiti nella sua natura e molti dei suoi lavori viravano maggiormente verso tali cromie; ma , nel tempo decide di inserire nelle sue opere anche colori come il giallo, il blu e il rosso.
La nuova mostra in galleria Statuto13 ci presenta infatti oltre ai toni bianchi, neri o digradanti verso il grigio, anche le nuances dei colori primari.
Osservare queste nuove tonalità nelle opere di Bruno Biondi - tra le quali anche il rosso, mai utilizzato in passato, colore pulsante e fortemente emozionale - dona una sorta di trepidazione che sa catturare l'attenzione della mia anima e che sa far vibrare le corde della spiritualità e dell'emozionalità più pura .
Spesso ri-vediamo le verticalità presenti e tipiche nelle sue tele e nelle sue tavole ma connotarle, inserirle in un mondo dove emerge il colore riesce a risvegliare i sensi nell'intimo.
Si riesce a percepire dunque un'urgenza, svelata dalle cromie scelte da Bruno Biondi per questa nuova e affascinante mostra, quella di un uomo pacato e molto sensibile che riesce ad urlare metaforicamente con l'ausilio del colore. Egli urla silenziosamente, poeticamente, la bellezza della vita, la voglia di emergere dal buio, la sincerità di chi sa generosamente donare una parte di sé creando un'opera d'arte intima e vera.
L'inaugurazione della mostra si terrà il 10 Gennaio dalle ore 18.30.
A cura di Massimiliano Bisazza.