I dipinti di Francesco Zavattari sono un incontro di luci che nascono dal connubio esistente tra l’arte e il design, entrambi presenti nella sua vita come punti focali nella sua creatività.
Le linee sono infantili a livello segnico e le tecniche nelle quali ama cimentarsi sono molteplici: pastelli, litografie, carboncini, sanguigne e molto altro ancora. Denoto una ricchezza espressiva nella combinazione vincente che varia dallo stilema dell’astrattismo a quello della figurazione d’immagini proto primitive. Mai dedito alla resa fumettistica, Zavattari artista, ama cimentarsi in composizioni pregne di movimento e d’instabilità; quasi dedite alla frenesia intellettuale.
Zavattari esprime tutti i suoi stati d’animo con impeto, grazie ad un’innata sensibilità e passione per il suo lavoro e per una palese volontà di voler incontrare e congelare le proprie e le altrui percezioni ed esperienze di vita.
I ritmi manifestati nei suoi lavori artistici sono spesso veloci, troppo veloci, da creare quasi uno smarrimento nel fruitore che le osserva. Nulla però è dato al caso. Vuole che ognuno possa avere la sua percezione e conseguente interpretazione, senza mai imporre la propria, che spesso giudica talmente personale a tal punto da non poter essere inquadrata in alcuna corrente stilistica.
L’artista approda ora in Galleria Statuto13, a Milano, nel cuore di Brera District, cuore pulsante della contemporaneità e delle novità artistiche in Italia.
“Universo instabile” dunque è un progetto che esprime tutto questo e molto altro ancora, sta a voi giudicarne il senso più profondo vivendolo sulla vostra pelle, osservando le opere presenti in mostra, saggiando metaforicamente quali sensi siano collegabili alle vostre personali realtà o esistenze “instabili”.
Mostra curata da Massimiliano Bisazza.