La Galleria Robilant + Voena è lieta di presentare la prima esposizione italiana degli arredi di design creati da Rick Owens (1961), che si terrà dal 7 al 24 Aprile 2014.
Già stilista di successo, Rick Owens è oggi uno dei designer più apprezzati sulla scena internazionale e verrà mostrato al pubblico milanese ed internazionale in occasione del “Fuori Salone 2014” durante la settimana del Salone del Mobile di Milano.
Dopo le mostre di Berlino, Los Angeles, New York e Londra, le eleganti “furniture” verranno inserite in uno spazio che si differenzia da quelli delle esposizioni precedenti, abbandonando i loft e le location metropolitane per essere inserite nelle eleganti sale della Galleria milanese.
Monumentalità e spiritualità sono le parole chiave delle produzioni di Rick Owens che, nate in un primo momento come “personal indulgence”, rappresentano oggi per l’artista una crescente esigenza creativa.
Definiti “some of the most beautifully uncomfortable housewares ever” (GQ), gli arredi sono concepiti con una costante ricerca di perfezione delle forme, di bellezza e lusso, pur mantenendo funzionalità ed adattamento allo spazio.
II colori e le forme sono minimaliste. I materiali utilizzati comprendono il marmo, l’alabastro, l’osso e il legno fossile, talvolta in dialogo tra loro.
Colpisce la monumentalità e l’autorità dei volumi, ma al tempo stesso l’imminente senso di ritualità ed ascetismo che Owens pone alla base della sua ricerca, riflessi anche nelle tinte monocromatiche.
Afferma Rick Owens che, come accade quando immagina il corpo che dovrà indossare i suoi abiti, anche nel caso dei suoi arredi, lo stesso prefigura gli spazi in cui questi verranno inseriti e come lo spettatore può approcciarsi a questi.
La mostra presenta sedute, tavoli e divani caratterizzati da forme arcaiche e moderne, nate da una ispirazione che lo stesso designer ha definito “Biblical, brutalist, Bauhaus and Bakersfield”.
In occasione della esposizione milanese si alterneranno arredi dalle severe forme ad altre che vedono la commistione con elementi naturali, come nelle sedute (Stag Stool) dove alla rigida geometria e freddezza del marmo bianco vengono unite le corna d’alce, a richiamo delle origini dell’artista.
I divani (2Prong Bench), realizzati in plywood, sono inseriti perfettamente negli spazi. Il suo stile, coniato come “glunge”, dall’unione di glamorous and grung, troverà piena espressione nella galleria milanese, trasmettendo quel senso di universalità tra materiali, spazi e corpi alla base delle concezioni di Owens.