Intervista a Marco Nereo Rotelli
Nel 2022, il Vittoriale degli Italiani è stato palcoscenico della prima edizione del fortunato Festival GardaLo! Appuntamento culturale sul Lago di Garda che torna da venerdì 8 settembre a domenica 1 ottobre.
Fortemente voluto dal presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri, GardaLo! si rinnova in grande stile con un progetto luminoso di cultura e di arte a toccare i principali porti del Garda.
Nei porti di Desenzano, Sirmione e Toscolano Maderno infatti, l’artista Marco Nereo Rotelli ha sviluppato un progetto di illuminazione notturna che proietterà - con la sua inconfondibile cifra stilistica - parole e versi di poetiche i quali sono da leggersi come un invito al rispetto del lago e a guardare la notte attraverso la luce della poesia. I pensieri di grandi letterati che hanno amato il Lago di Garda creeranno così vere e proprie onde luminose che si rifletteranno, richiamandosi tra loro, in un gioco di luci e specchi: da Virgilio a d’Annunzio, da Catullo a Pound, da Dante a Kafka, da Goethe a Lawrence. Per l’occasione, verranno illuminate anche alcune navi ormeggiate nei porti, tramite scritte luminose atte a diffondere messaggi di pace e rispetto per l’acqua.
All’installazione luminosa notturna farà seguito quella diurna. Alcune imbarcazioni saranno per l’occasione impreziosite dall'installazione artistica Vola alta, parola (da un verso di Mario Luzi): 200 piccole bandiere intarsiate con le parole di poeti contemporanei, realizzate ancora da Marco Nereo Rotelli con la collaborazione di RiVelami, progetto di riciclo artigianale e Made in Italy che dal 2014 recupera e dona una seconda vita alle vele dismesse trasformandole in articoli di design.
Inoltre, quattro domeniche - 10 settembre, 17 settembre, 24 settembre, 1 ottobre – saranno dedicate ad altrettanti appuntamenti di dibattito su svariate tematiche contemporanee, tenuti a bordo delle navi della flotta Navigarda che salperanno in mattinata per un itinerario di 2 ore lungo le principali rotte del Lago di Garda, toccando i maggiori porti della sponda lombarda.
Per l’occasione Marco Nereo Rotelli, artista veneziano, il quale da anni persegue una personalissima ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica, ci illustra la genesi della collaborazione con Guerra e le sorprese che attendono i visitatori del Festival.
Com’è nata la collaborazione con Giordano Bruno Guerri per una sinergia così accattivante, dopo il successo della prima edizione di GardaLo!?
Giordano Bruno Guerri al Vittoriale ha realizzato in pochi anni una magia portando artisti e poeti, aprendo il luogo ad eventi e interagendo con il territorio. Un grande regista culturale, stimato internazionalmente. Ci conosciamo da quando era Direttore editoriale in Mondadori. Sostenne e pubblicò “Nel Museo di Reims” di Daniele Del Giudice, il libro conteneva le immagini di venti mie opere. Questa mia vicinanza alla letteratura, alla poesia credo sia il motivo della nostra vicinanza e unità d’intenti. Ho un’idea intersoggettiva dell’arte. Penso a un sistema di vasi comunicanti che mette in luce più saperi. Ecco il punto: mettere in luce.
Come ha scelto i versi “luminosi” che renderanno unica l’esperienza degli spettatori e quali sono i messaggi che spera vengano colti, rifacendosi a letterati classici e contemporanei?
Il verso è anche un modo per dire: non perderti nel buio perché la vita è una grande avventura verso la luce. Da un certo punto di vista questo è stato anche il volano nella scelta dei versi di grandi scrittori e poeti del passato. Il Garda è un luogo vitale che oltre alla luce naturale mette in luce una dimensione interiore. Per i poeti contemporanei invece l’invito è stato a donare versi al Garda che dipingerò su un lato di bandierine realizzate con vele riciclata. Dall’altro lato invece mi sono ispirato alle incisioni rupestri: al Lago di Garda vi sono circa 3.000 incisioni su più di 250 rocce, le più antiche sono del 1500 a.C. Tante le figure umane stilizzate, probabilmente raffigurazioni di battaglie, e poi navi, pesci, animali, simboli, pittogrammi e incisioni semplici, come delle croci. È una messa in forma di un bene prezioso che racconta la magica storia del lago.
Per l’occasione, molti luoghi cardine del Garda dialogheranno in uno spettacolo unico. Mi riferisco, altresì, alle installazioni diurne. Può dirci di più in merito alla collaborazione con RiVelami ed al relativo progetto di riciclo artigianale?
Dario Noseda (il velista dell’anno Tag Heuer 2018) e Silvia Ronchi con la loro azienda RiVelami riciclano a Sarzana vecchie vele. Un’attività nel segno dell’economia circolare, un simbolo di consapevolezza che rappresenta il grande viaggio verso le persone e l’ambiente. Usare vele riciclate ha un valore simbolico all’insegna della semplicità e volontà culturale che li anima. Dario poi ha vissuto per anni a Riva del Garda ed è particolarmente felice di collaborare.
La luce e la dimensione poetica sono al centro del suo percorso artistico. Impossibile non citare, in questo senso, la fatale attrazione di d’Annunzio per il fuoco, trasfigurato in fonte di ispirazione. Che idea
ha maturato a proposito dell’utilizzo della luce all’interno della poetica di Gabriele d’Annunzio?
Che il Vate è luce che illumina tutta la cultura italiana. Un giorno andai a trovare Giordano Bruno Guerri al Vittoriale con Yang Lian, il più grande poeta cinese vivente, che mi disse, uscendo, che un’unica luce avvolgeva arte e vita. Ogni sua azione era illuminante e la sorpresa superava l’attesa. Lampi di genio, li chiamerei, assonanze e allitterazioni, armonia e contrappunto nella scrittura e nella vita intesa essa stessa come ardente fuoco.
Il suo è un percorso artistico internazionale. Posso chiederle quali nuovi progetti la vedranno protagonista, nel prossimo futuro?
A breve, intendo settembre, realizzerò l’installazione “Contro la violenza” al Festival del Cinema a cura di Elena Fontanella, poi avrà luogo la seconda fase del progetto “Virgilio contemporaneo” per il nuovo Parco Museo Virgilio a Mantova, a cura di Elena Lombardi e del mio studio Art Project, a seguire l’inaugurazione del parco letterario di Lerici dedicato a Percy B. Shelley con dodici grandi libri di marmo e, a fine mese, una mostra a Montecitorio dedicata ad Anna Magnani.