Esagero molto, confondo realtà e finzione, ma davvero non mento mai.
(Lucia Berlin)
Cassina Projects è lieta di presentare Tightrope, mostra collettiva che coinvolge il lavoro degli artisti Nour El Saleh, Ndidi Emefiele, Alessandro Fogo, Cecilia Granara, Erna Mist, Tsai-Ling Tseng.
Mondo esterno ed universo interiore si fondono tra loro in opere pittoriche capaci di scavare nei meandri dell'esperienza umana, arrivando a mettere a nudo la fine della canonica opposizione binaria tra reale e immaginato.
Nozioni codificate come senso di appartenenza e coscienza di sé sono messe in discussione da una reiterata esperienza liminale di alienazione spaziale e deformazione temporale. Il limbo è la nuova dimensione in cui identità e soggettività si fondono tra loro in una modalità inedita ed inaspettata. In questo luogo qualsiasi, i riferimenti tradizionali si fanno più labili e lasciano spazio a narrazioni imprevedibili che danno vita a realtà fluide.
Giocando con contesti ambigui e con il perturbante, Tightrope si interroga sull’effettiva esistenza di una verità categorica attraverso opere che condividono un lessico visivo vagamente familiare, fatto di costrutti alchemici nati da un puro esercizio immaginativo. Passando dal criptico al decadente, dalla dimensiona intima a quella cosmica, le opere si concentrano sul contrappunto tra interiorità ed esteriorità, vivo e inanimato, azione e predeterminazione, tensioni opposte che definiscono la nostra comprensione altamente illusoria della realtà che ci circonda.
In questa oscillazione performativa tra il guardare e l’essere guardati, esperienza sensoriale e questioni esistenziali si alternano senza soluzione di continuità. Esplorando l’intersezione tra cognizione e intuizione, Tightrope mette in scena un gioco trascendente in cui il subconscio è al tempo stesso palcoscenico, personaggio principale ed interprete del dramma in atto.