Sarà il leggendario artista catalano Josè Carreras a coronare la Stagione artistica 2021 del Teatro Filarmonico di Verona con il concerto di San Silvestro venerdì 31 dicembre alle ore 20,30.
Il grande tenore ritorna nella città scaligera a distanza di ventidue anni dalla sua ultima presenza nei cartelloni della Fondazione Arena con un evento straordinario.
Josè Carreras (1946) l’uomo che più ha diffuso il repertorio lirico nel mondo affiancando alla propria carriera solistica la partecipazione ai Tre Tenori dal 1990 con Luciano Pavarotti e Plácido Domingo (34 concerti, 4 album, decine di milioni di copie vendute), è stato protagonista dei Festival areniani già nel 1984 in Carmen, nel 1986 come memorabile Andrea Chénier (accanto a Montserrat Caballé e Renato Bruson), nel 1995 per il Gala a lui dedicato, per cinque concerti straordinari tra l’85 e il ’95 e infine nel ’99 di nuovo per Carmen secondo Zeffirelli, nella sua ultima volta sull’immenso palcoscenico sotto le stelle.
E Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico di Fondazione Arena, nell’annunciare il ritorno a Verona del grande tenore ricorda: « Con Josè Carreras ci conosciamo da molti anni e ci sono state occasioni memorabili in cui le nostre carriere si sono incrociate: forse il ricordo più significativo è anche quello più toccante, il Requiem di Mozart cantato insieme da Sarajevo per le vittime della Guerra in Bosnia-Erzegovina”.
In occasione del concerto di fine anno il Maestro David Giménez dirigerà per la prima volta l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena di Verona con il Coro di voci bianche A.Li.Ve. e le interpreti Federica Vitali e Karen Gardeazabal.
Ad aprire il concerto sarà l’Ouverture da Die Fledermaus di Johann Strauss, una vera pagina caratteristica del repertorio natalizio, come il canto tradizionale Adeste Fideles eseguito da Josè Carreras con i giovani artisti del Coro di voci bianche A.Li.Ve. diretto da Paolo Facincani.
Mentre il soprano Karen Gardeazabal presenterà Meine Lippen tratta da Giuditta, l’ultima opera di Franz Lehàr. Carreras sarà di nuovo protagonista con uno dei suoi cavalli di battaglia, T’estimo di Edvard Grieg (1843-1907), cui seguirà L’Avi Castellet da Cançó d'Amor i de Guerra di Rafael Martinez Valls.
Federica Vitali e i giovani cantori invece si esibiranno con il canto spiritual afroamericano Kum ba yah e, in pieno stile natalizio, Josè Carreras e Karen Gardeazabal sempre con il Coro di voci bianche eseguiranno il leggendario brano americano The Little Drummer Boy della compositrice e pianista statunitense Katherine Kennicott Davis, che evoca il suono di un tamburo offerto al Bambin Gesù. The Impossible Dream, brano musicale composto da Mitch Leigh per il musical Man of La Mancha e interpretato da Josè Carreras, chiude la prima parte del concerto.
E nel secondo atto l’artista catalano proporrà la romantica Serenata sincera di Alexandre Derevitsky e El día que me quieras di Carlos Gardel. Federica Vitali e Karen Gardeazabal saranno Lakmé e la serva Mallika in riva al fiume nel Duetto dei fiori tratto dal primo atto dell’opera Lakmé di Léo Dalibes. Il tenore spagnolo interpreterà quindi Vurria di Furio Rendine, vincitrice del Festival della Canzone Napoletana nel 1958, per poi esibirsi con Federica Vitali nell’appassionato duetto d’amore tra Hanna e Danilo Tace il labbro tratto da Die lustige Witwe (La vedova allegra), cui seguirà l’Aria di Vilja del secondo atto. Karen Gardeazabal eseguirà la romanza de Las Carceleras dalla zarzuela Las Hijas del Zebedeo del compositore spagnolo Ruperto Chapí. E ancora sarà poi la volta del Valzer n. 2 della Suite per orchestra di varietà con l’Orchestra areniana, straordinaria pagina del compositore Dmitrij Dmitrievic Šostakovič protagonista anche della colonna sonora del film capolavoro di Stanley Kubrick Eyes Wide Shut.
E per finire, due omaggi alla tradizione napoletana, all’Italia e al suo calore: Passione di Nicola Valente e Core 'ngrato di Salvatore Cardillo, con l’augurio per un nuovo anno, foriero di gioie e di speranze.