Il ricordo di Walter Bonatti rivive a Courmayeur. A quasi tre mesi dalla scomparsa, la Perla delle Alpi si fa teatro della presentazione di uno speciale numero di EPOCA, il magazine edito da Mondadori di cui lo stesso Bonatti è stato giornalista e fotoreporter. Un numero da collezione, interamente dedicato alla vita e alle imprese del grande alpinista bergamasco che ne racconta i successi e le sconfitte, i drammi e le vittorie e poi, naturalmente, le sue più grandi imprese.
L'evento, che avrà luogo sabato 10 dicembre alle 18.30 al Jardin de l’Ange, sarà l'occasione per Courmayeur di omaggiare una volta in più il suo cittadino onorario più caro, che sul Monte Bianco ha scritto un pezzo di storia dell'alpinismo mondiale.
Tanti gli amici di Walter Bonatti che si sono dati appuntamento per la presentazione di EPOCA. Tra questi il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriard, e il sindaco di Chamonix, Eric Fournier, oltre a colui che Bonatti considerava il “suo” erede, la guida alpina Arnaud Clavel. Ospite d'onore, l'attrice Rossana Podestà, che con Bonatti ha condiviso trent'anni di vita.
A condurre la presentazione sarà Emanuele Farneti, responsabile di EPOCA e vice direttore di Panorama.
Courmayeur ha da sempre un legame speciale con Walter Bonatti. L’alpinista aveva vissuto nella Perla delle Alpi fino ai primi anni ‘60 e qui era sempre stato ricordato come uno dei testimoni dei valori e dell’identità del suo territorio: la passione per l’avventura, la spinta all’esplorazione del limite, l’impegno, il rispetto dell’uomo e della natura. Per queste ragioni, da tempo gli è stato dedicato un rifugio nel Vallone del Malatrà in Val Ferret, a 2.025 m. Nel 2009 Walter Bonatti è stato insignito del prestigioso “Piolet d’Or Carrière” dai Comuni di Courmayeur e Chamonix.
Il riconoscimento era stato istituito proprio quell’anno per celebrare le figure più significative del mondo dell’alpinismo e la scelta non poteva che cadere su Bonatti, per la sua indimenticabile storia da alpinista, ma anche per il prezioso lavoro svolto come esploratore, giornalista e fotoreporter, soprattutto per EPOCA. Nel 2010 è arrivato anche un importante riconoscimento transfrontaliero, la cittadinanza onoraria del Monte Bianco, che esprimeva la volontà di dare un riconoscimento forte e istituzionale al profondo legame di affetti tra l’alpinista, che più volte si era definito “un amico e un figlio del Monte Bianco” e la comunità del Massiccio.