Il 2021 è un anno #GREEN per la Reggia di Venaria (TO). Un anno di eventi direttamente collegati alla natura, al paesaggio ed alla sostenibilità. Oltre alle mostre, fino al 3 agosto, sarà possibile seguire il festival Metamorfosi con spettacoli serali di danza, musica e teatro dedicati alla continua trasformazione della natura.
Il dibattito sull’ecosostenibilità oggi così attuale trova dimostrazione mirabile nella mostra allestita nella Citroniera Juvarriana della Reggia: Una infinita bellezza. Il Paesaggio in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea, con oltre 200 opere tra dipinti, fotografie, video ed installazioni.
Un percorso unico nel suo genere, con un viaggio fra i Secoli che porta il visitatore alla scoperta di opere più o meno note a dimostrazione di come viene inteso il paesaggio e di come è in grado di essere modellato dall’azione umana.
La rassegna è stata resa possibile dalla collaborazione tra il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e la Fondazione Torino Musei, grazie alla quale 100 opere provenienti dalla GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino hanno modo di diventare vero e proprio perno di questo macro evento Green.
Il percorso segue un itinerario storico, dando priorità al contesto piemontese, ma senza trascurare le altre regioni del Bel Paese, per oltre due Secoli di pittura, in un eccezionale viaggio di scoperta. Le opere esposte - infatti – oltre che dalla GAM, provengono da altre istituzioni: il Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama, i Musei Reali di Torino, la Galleria d’Arte Moderna di Milano, la Galleria d’Arte Moderna di Genova, i Musei Civici di Brescia, la GNAM di Roma, la Fondazione Musei Civici di Venezia, il Museo di Capodimonte e le Gallerie degli Uffizi.
La mostra è curata da: Virginia Bertone (Conservatore Capo della GAM), Guido Curto (Direttore della Reggia di Venaria e del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude) e Riccardo Passoni (Direttore della GAM), affiancati da un comitato scientifico composto da Barbara Cinelli (Università Roma Tre), Piergiorgio Dragone (Università degli Studi di Torino), Flavio Fergonzi (Scuola Normale Superiore di Pisa) e Laura Iamurri (Università Roma Tre).
Virginia Bertone cura, altresì: Natura e Verità 1861-1871, presso lo spazio Wunderkammer della GAM, in parallelo alla mostra di Venaria, a sottolineare le ricerche più audaci condotte sul fronte del paesaggio tra Piemonte e Liguria, seguendo la cosiddetta “Scuola dell’Avvenire”, l’appellativo con cui la critica bollò la cerchia degli estimatori e degli allievi di Antonio Fontanesi.
La mostra-dossier è allestita nella Wunderkammer della GAM non a caso, in quanto mette a fuoco le relazioni tra Fontanesi ed i suoi allievi, ponendo l’accento sulla spiccata predilezione per la resa della luce e l’uso dei colori accesi, facendo della pittura paesaggistica un credo.
In questo caso, le opere appartengono interamente alla GAM e vengono mostrate in modo da essere ‘lette’ come casi-studio, analizzando la scelta delle luci, dei colori e delle suggestioni tematiche. Privilegiando opere non esposte da tempo, accompagnandole ad un nucleo di sedici trascrizioni di lettere di Antonio Fontanesi e l’apprezzato allievo Alfredo de Andrade, in un periodo che spazia dal 1861 al 1873. Una documentazione inedita che conferma o svela trasferimenti e viaggi, aspirazioni, ambizioni.
Oltre al progetto green paesaggistico (ma sempre legata da un solido fil rouge), la Reggia di Venaria ospita ancora l’antologica dedicata a Paolo Pellegrin. Opportunità da non perdere, fino alla fine di agosto, per (ri)scoprire un diamante della storica agenzia Magnum Photos, con oltre 200 fotografie a ripercorrerne i reportage di conflitto armato e l’emergenza climatica di cui siamo protagonisti, nonché a regalare la possibilità di ‘entrare’ nel suo studio ripensato ad hoc; fino alle immagini scattate in Svizzera con la propria famiglia, durante il periodo di lockdown.