Artigianato e Palazzo, la manifestazione fiorentina d’eccellenza ideata da Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani.
Pensare in grande la rinascita dell’artigianato e delle sue eccellenze. È la missione di Giorgiana Corsini e di Neri Torrigiani, ideatori di Artigianato e Palazzo, una mostra mercato concepita per la valorizzazione e la preservazione della qualità delle eccellenze artigianali italiane e internazionali.
La manifestazione che si svolge nello straordinario contesto di Giardino Corsini, tra le limonaie e i viali dalle forme geometriche del giardino all’italiana, realizzato da Gherardo Silvani, fino ad oggi ha coinvolto 796 maestri artigiani in rappresentanza di 154 mestieri, dalla lavorazione della ceramica allo sbalzo dell’argento, dal restauro degli arazzi, alla tessitura fino all’intarsio delle pietre dure, tra i tanti. “Sono molte le novità e le curiosità di quest’anno e tra queste”, cita Neri Torrigiani “la storia di due fratelli calabresi che facevano i vetrai e si sono trasferiti a Firenze. Sono un esempio della giovane imprenditoria perché con grande impegno hanno rilevato due vecchie botteghe, una vetreria di vetro piombato e l’altra, una vetreria che faceva i disegni a sabbiatura e ora stanno avendo un certo successo e lavorano per le Gallerie degli Uffizi”.
Con la partecipazione di 77 partnership istituzionali, in queste venticinque edizioni, la mostra ha registrato la presenza di oltre 162.537 visitatori. “Per noi è importante in tutti i sensi e quest’anno ancora di più, dare una mano agli artigiani a riprendersi, a riconoscersi, a sentirsi ammirati e considerati. La XXVI edizione sarà a settembre (dal 17 al 20). La Fonte Fata Morgana sarà lo scopo della raccolta fondi che da tre anni noi abbiamo messo in piedi per aiutare dei beni nascosti, importanti e poco conosciuti. Gli artigiani, con la loro unicità e con la loro fantastica abilità a trasformare la materia, sono però in grande pericolo di sparire e l’intento, con Artigianato e Palazzo, è quello di aiutarli a promuoversi, ad avere fiducia, a presentarsi al mondo e al pubblico per far vedere il valore che rappresentano. Sono monumenti viventi come dicono i giapponesi, noi dovremmo esserne fieri e questa era l’idea per cui Artigianato e Palazzo è nato nel mio cuore” dice Giorgiana Corsini. Per fare scoprire al pubblico lavorazioni tradizionali riproposte dal vivo e spesso rese attuali da tecnologie e design contemporanei, ma anche l’estrema cura nella scelta di materie prime ricercate e nella realizzazione dei dettagli, che rendono ogni manufatto una vera e propria opera d’arte irripetibile, a Firenze sarà di scena, una nuova selezione di maestri artigiani, testimoni della grande tradizione, con un focus sulle nuove generazioni, oltre ad un originale programma di iniziative collaterali.
La Loggia del Buontalenti ospiterà due mostre: Cityng di Cosimo De Vita, un giovanissimo artigiano-designer fiorentino, selezionato per la sezione Blogs&Crafts, che esporrà una collezioni di 16 sedute monumentali decorate, ispirate ai grandi monumenti delle capitali simbolo del mondo. E la Comunità di San Patrignano, comunità di recupero da dipendenze, che presenterà un percorso sulla decorazione e alcuni manufatti ispirati alla sostenibilità con una esposizione di carte da parati artistiche, alte 6 metri, realizzate a mano. Ma gli artefici della manifestazione fiorentina ancora una volta guardano al patrimonio culturale da preservare, un progetto di mecenatismo rivolto a luoghi di alto valore culturale, nascosti o dimenticati, voluto da Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani che, nel 2018, hanno donato un contributo di 50.000 euro per la riapertura del Museo della Manifattura Richard Ginori di Doccia e, nel 2019, la cifra di 40.000 euro per finanziare i restauri delle opere d’arte realizzate per la comunità russa a Firenze tra Ottocento e Novecento.
E per questa edizione il titolo della campagna 2020 è Giambologna e la Fata Morgana e riguarda “un curioso complesso cinquecentesco, la Fonte della Fata Morgana, esempio particolarissimo di architettura da giardino, a metà tra la tipologia del ninfeo e quella del grotto, che al suo interno custodiva la statua marmorea della Fata Morgana scolpita da un giovanissimo Giambologna”, spiegano i due ideatori del progetto. L’intero complesso delle Fonte era stato voluto da Bernardo Vecchietti nella seconda metà del Cinquecento all’interno del parco della Villa Il Riposo, sua residenza estiva immersa nel Chianti ai piedi del colle di Fattucchia ed era stata donata alcuni decenni fa dalla famiglia Morrocchi al Comune di Bagno a Ripoli.
Ma la Fonte della Fata Morgana necessita di un urgente intervento di restauro. Della statua verrà realizzata una copia fedele alle misure originali da Filippo Tattini, restauratore specializzato in restauri di Beni Culturali e sarà esposta nei giorni di Artigianato e Palazzo nella Sala da Ballo di Palazzo Corsini. “La nostra curiosità si è accesa anche dall’analisi del complesso architettonico cresciuto intorno alla fonte, dove l’acqua - che inizialmente veniva offerta agli ospiti della famiglia Vecchietti - poi diventava pubblica a disposizione dei viandanti, nonché abbeveratoio per le bestie ed infine lavatoio: un’idea di economia circolare dell’acqua ante litteram” aggiungono gli organizzatori. Ed ecco allora l’idea di coinvolgere un altro artista contemporaneo, Nicola Toffolini che produrrà 10 opere e le donazioni raccolte confluiranno nella raccolta fondi.
Sono 10 disegni per il progetto Medusa Fonte ispirati alle opere del Giambologna e verranno esposti nella mostra della Sala da Balla di Palazzo Corsini. E, ancora a sostegno della campagna fondi, Paolo Penko, maestro orafo eseguirà un’edizione limitata del bracciale a fascia scolpito sul braccio della Fata Morgana, un gioiello unico fatto a mano, naturalmente secondo le antiche tecniche della tradizione orafa fiorentina.