Il colore deflagra sulla tela e i colpi delle pennellate sono talmente tangibili da riuscire perfino a udirne il suono. Energia allo stato puro che dall’encefalo passa attraverso gli arti e il pennello. Il tratto ondeggia con una soavità cromatica e la violenza sgorga da un vortice emotivo vivo e funesto. Alessandro Passaro distende la materia fino a una plasticità evocativa.
La ricerca spaziale è evidente, luminosa. La luce irrompe sulle sue opere che ci raccontano sempre qualcosa di suo e qualcosa di noi al contempo. Nel progetto artistico e creativo che nasce per la sua personale milanese percepisco un aspetto che c’è talmente vicino che solo uno stolto non arriverebbe a percepire i significati di cui i suoi quadri sono pregni.
“L’Uno” sono io - è ognuno di noi – e sono collegato a tutti coloro che entrano in connessione con me. “L’Uno” e il “Tutto” non hanno barriere ma solo legami.
Ecco dunque il messaggio umano che Alessandro Passaro vuole trasmetterci con l’aiuto dei suoi dipinti. Il corpo mentale e quello spirituale sono dotati di un dualismo e di un non-dualismo ma sono una sola cosa (corpo-spirito, uomo-natura, interno - esterno). Solo “coreografando” le proprie vibrazioni, sintonizzandole nella maniera più opportuna - con la sintonia dell’Universo - potremo apprendere veramente come armonizzare il nostro caos interiore.
Mostra curata da Massimiliano Bisazza.