“Narciso parole di burro... Conquistami, inventami, dammi un’altra identità…” (Parole di burro, Carmen Consoli).
L’altrove. Una comunità di anime che sono aldilà del tutto. Sono altrove, volano e flettono la loro luce libere. Alice O’Malley, fotografa americana che ha immortalato la scena newyorkese underground degli anni ’90-’00, è ora in mostra a Bologna per la prima personale italiana alla Ono Arte Contemporanea e allo Spazio9. La mostra si compone di 20 scatti, è patrocinata dal Comune di Bologna e Regione Emilia Romagna, ed è in collaborazione oltre alle due gallerie sopra citate con ISIS Gallery e Gender Bender.
Venti ritratti fotografici in bianco e nero, dove la luce dello studio dell’artista sembra celebrare l’anima bohemien e funambolica dei personaggi. Outsider? Personalità ai margini, il confine tra i generi si confonde in un’essenza di assenza di definizione.Tutto è estremamente sensuale, dallo sguardo dei protagonisti alle loro nudità o travestimenti. Diamanti grezzi che presentano le loro sfaccettature fuori dal contesto dei club e della notte. Fragili, bellissimi, potenti come un’onda che si infrange su uno scoglio.
Nonostante l’affascinante bianco e nero le numerose sfumature arcobaleno delle personalità dei personaggi sono immediate, dirette e chiaramente percepibili. Gente trasversale, eccentrica, talvolta dandy, elementi kitsch come slip tigrati, cappellini, piume, trasparenze, scaldamuscoli, lunghi abiti con inserti luminosi, cappotti e cappelli stravaganti, tulle e jeans, bandane e giubbotti di pelle, guanti in lattice, o giornali che diventano abiti, maschere o manichini.
Vestiti della loro nudità. Un universo metafisico, un universo fotografico che arriva diretto e ammalia per l’intensa drammaturgia di sguardo, un universo queer, eccentrico, insolito. La mostra infatti è tenuta in occasione del festival Gender Bender giunto alla XI edizione che mantiene l’obiettivo di scoprire la bellezza laddove solitamente gli altri vedono un errore, nel diverso.
I personaggi dell'O’Malley sono interstizi speciali, segreti che decidono di spogliarsi davanti all’obiettivo dell’artista, foto che sono testimonianze e segrete confessioni, preziose. Storie differenti che l’occhio ascolta incantato. Uno degli scatti che preferisco, Formika, del 2001, un uomo tatuato è stretto in un bustino femminile bianco, seduto su uno sgabello, l’ambiente dà voce al soggetto. Di estrema sensualità questa estetica dicotomica, perché il genere dev’essere libero e non segregato nel dogma della presunta normalità.
Ma cos’è normale poi? Domanda retorica ma sempre lecita dinanzi a chi crede di esserlo. Interessante l’immagine scelta per la pubblicità del Gender Bender, un uovo con ciglia finta applicate, il titolo: il pelo nell’uovo. La presentazione difatti spiega: “è nato prima l’uovo o la gallina? Uomini, donne, transessuali, etero, gay, lesbiche si nasce o si diventa?” E ancora: “Gender Bender celebra quest’anno quel momento, il passaggio delicato dove il piccolo uovo va maneggiato con attenzione per evitare di far delle frittate.”
I personaggi ritratti dall’occhio di Alice ci raccontano storie singolari, brevi, intense nell’attimo del fotografico, sono teatri visivi, silenziosi ma corali. E quali i nomi delle persone ritratte? Dalla scrittrice Eileen Myles alla fotografa Justin Kurland, il proprietario del club “Kenny Kenny”, la drag Les Simpson (poi Linda Simpson) o la dottoressa Julia Yasuda, matematica ermafrodita che una volta accolse il pubblico di uno dei concerti di Antony completamente nuda, figura lo stesso Antony Hegarty, di Antony and the Johnsons, amico di Alice e colui che, più di tutti, ha contribuito al suo debutto come artista, tanto da essere proprio il performer a procurarle la sua prima personale newyorkese, alla Participant, Inc Gallery nel 2008.
Le fotografie dell’artista americana sono già state esposte al PS1/MOMA e all’ICP di New York, pertanto questa prima personale italiana è importante affinché il suo lavoro venga sempre più conosciuto e apprezzato. Il giardino segreto di Alice così si schiude presentandoci Orchidee rare, come definisce i soggetti ritratti la stessa artista.
Ono Arte Contemporanea
Via Santa Margherita, 10
Bologna 40123 Italia
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Orari di apertura
Martedì - Sabato
Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 21.30
Spazio9
Via Val d'Aposa, 1c
Bologna 40123 Italia
Tel. +39 051 0390684
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www.spazio9planb.com
Orari di apertura
Lunedì - Venerdì
Dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18.30