Per la sezione “Soggettiva” personalità del mondo dell’arte e della cultura sono invitate a condividere con il pubblico i film che hanno marcato la loro formazione personale e intellettuale. Il processo di selezione dei film è guidato unicamente dal gusto personale e dalla cultura cinematografica del curatore, dimostrando l’influenza del cinema in tutti i campi della creatività.
Dopo gli artisti Damien Hirst, Theaster Gates e Luc Tuymans e i registi Nicolas Winding Refn e Pedro Almodóvar, John Baldessari (National City, California, 1931) è invitato a partecipare al progetto con una selezione di 11 titoli. La sua “Soggettiva” traccia una storia parallela e personale di un genere chiave del cinema hollywoodiano, il thriller, dando conto di un vasto spettro di soluzioni narrative e visioni estetiche spesso divergenti tra loro.
Baldessari, al quale Fondazione Prada ha dedicato una mostra personale nel 2010, è uno tra gli artisti americani più influenti della sua generazione. Le sue opere concettuali sperimentano una pluralità di mezzi come la fotografia, il video, la grafica, il fotomontaggio e l’installazione e coinvolgono lo spettatore in un continuo gioco di decostruzione e rimandi che sovverte le regole del linguaggio e ne svela le ambiguità.
Le proiezioni di “Soggettiva John Baldessari”, che si svolgeranno ogni venerdì dal 18 ottobre 2019 al 3 gennaio 2020, includono Die Monster Die (La morte dall’occhio di cristallo), 1965 di Daniel Haller, Double Indemnity (La fiamma del peccato), 1944 di Billy Wilder, Dracula, 1931 di Tod Browning, Experiment in Terror (Operazione terrore), 1962 di Blake Edwards, M – Eine Stadt sucht einen Mörder (M – Il mostro di Düsseldorf),1931 di Fritz Lang, Murder My Sweet (L’ombra del passato), 1945 di Edward Dmytryk, North by Northwest (Intrigo Internazionale),1959 di Alfred Hitchcock, The Fly (L’esperimento del dottor K), 1958 di Kurt Neumann, The Man Who Shot Liberty Valance (L’uomo che uccise Liberty Valance), 1962 di John Ford, The Thing From Another World (La cosa da un altro mondo), 1951 di Christian Nyby e Vertigo (La donna che visse due volte), 1959 di Alfred Hitchcock.