Il lavoro di Daniel Steegmann Mangrané (Barcellona, 1977; vive e lavora a Rio de Janeiro) si interroga sulla relazione tra cultura e natura. L’interesse dell’artista per la biologia lo ha portato a indagare complessi sistemi ecologici e a introdurre il mondo naturale all’interno delle sue opere. Nella sua pratica numerosi sono i riferimenti alla foresta pluviale in Brasile – come rami, foglie e insetti – che, uniti a forme geometriche e motivi astratti, aprono a riflessioni sulle complesse dinamiche tra gli elementi che ci circondano.
La sua prima esposizione in Italia presenterà lavori realizzati a partire dal 1998 a oggi, che spaziano tra film, ambientazioni in realtà virtuale, ologrammi 2D, sculture e installazioni. L’artista porrà al centro del progetto di mostra la dimensione fisica e sensoriale dello spettatore, offrendo nuove visioni sull’intero corpus delle sue opere, messe in dialogo tra loro.
Alcune tra le più importanti istituzioni di rilievo internazionale hanno ospitato sue esposizioni personali, quali CCS Bard College, New York, Fundació Antoni Tàpies, Barcellona, CAC, Vilnius (2018); Fundação de Serralves, Porto (2017); Medellín Museum of Modern Art, Antioquia, The Green Parrot, Barcellona (2016); Museu de Arte Moderna, Rio de Janeiro, Casa Modernista, San Paolo (2015); CRAC Alsace Centre Rhénan d’Art Contemporain, Altkirch (2014); Casa França Brasil, Rio de Janeiro (2013). I suoi lavori sono stati anche esposti in numerose mostre collettive, presso, ad esempio, Centre Pompidou-Metz, Metz, 14ma Biennale di Lione (2017); 9a Biennale di Berlino (2016); New Museum Triennial, New York, Kadist Art Foundation, Parigi (2015); 9a Biennale del Mercosul, Porto Alegre (2013); 30ma Biennale di San Paolo (2012).