GALLERIA CONTINUA / Les Moulins è lieta di presentare lardinera, un'esposizione personale dell'artista Susana Pilar.
Dopo aver partecipato a Cuba Mi Amor nell'ottobre scorso a Les Moulins e a diverse esposizioni internazionali - tra cui Un chino de paso por venecia, camino a cuba a ICI Venice - Istituto Culturale Internazionale, in occasione della 57' Esposizione Internazionale d'Arte — Biennale di Venezia, soy Cuba? a La Palazzina dei Bagni Misteriosi a Milano, Kunst x Kuba per il Ludwig Forum ad Aquisgrana in Germania e all'ultima edizione di lille3000, Ola Cuba I- Susana Pilar torna a esporre in Francia con lardinera.
Molteplici preoccupazioni animano il lavoro di Susana Pilar. Preoccupazioni che l'artista non cerca semplicemente di presentare o criticare, ma di risolvere attraverso i potenti mezzi dell'arte e della scienza. L'azione è lo strumento privilagiato da Susana Pilar: un'azione che spesso si esprime attraverso le forme disegnate del suo corpo, un corpo-cavia, che si presta a sforzi improbabili nel tentativo di risolvere e testimoniare fenomeni naturali e sociali. Per tali ragioni, molte delle sue opere si concretizzano in performances. L'artista circoscrive il campo d'azione: come una "jardinera" delimita la porzione di terra dov'è necessario agire, sradicare o curare, con strumenti spesso grezzi ma incisivi.
Susana Pilar per raccontare l'universale parte dall'intimo, per intervenire sul giardino della storia comincia dal piccolo fiore, per testimoniare l'essere umano si interessa alla donna, partendo da esperienze vissute. Nel giardino della storia Susana Pilar si è chinata e ha riversato attenzione a situazioni di sradicamento e di violenza, cercando di tracciare nuove prospettive per chi ha visto la sua natura estirpata brutalmente. Un fiore non può difendersi, urlare o aggredire, eppure la vita lo attraversa e il suo essere nel tempo dipenderà dagli imprevisti della natura e dalla volontà della giardiniera. Dove la natura, come la storia, può essere violenta e insensata, la giardiniera interviene per dare un senso non passivo a ciò che vive e muore nel giardino che le è stato affidato. In particolare nell'opera EI Esdndalo de Io real heterologuos artificial insemination, questo limite si perde quando la lardenera cerca di intervenire sul corso della natura arrivando a seminare in lei un seme di vita, seme proveniente però da un corpo defunto.
Un tema ricorrente è la morte, che nella serie di foto Anexión oculta è evocata con il concetto di incidente. L'incidente per Susana Pilar non è una cesura tra due eventi complementari separati, ma è al contrario una cerniera che li rende organici e connessi. Tra verità scientifica e necessità organica, la morte non crea né limiti né rotture. Intima e universale, essa scandisce il tempo di quelle realtà nascoste che l'artista vuole investigare.
lardinera continua su un'isola assai preziosa per la Francia. La Réunion, territorio francese dal 1642, è situata nell'Oceano Indiano a 700km dal Madagascar e a 9.386km da Parigi. L'isola, disabitata fino al 1500, è diventata un possedimento francese e si è vista abitata da coloni e schiavi per lungo tempo. Nel video Kont pa si bato mon frèr pou sot la rivièr si documenta una performance realizzata nel 2011 proprio sull'isola de La Réunion. Lo specchio che l'artista sostiene per un'ora è un oggetto che allo stesso tempo riflette, cattura e interpreta. L'azione interroga le interazioni che animano l'isola ad oggi e le appropriazioni reciproche tra gruppi culturali.
La mostra si conclude con Llave maestra, foto in cui l'artista impugna un machete come simbolo di indipendenza cubana. L'oggetto nelle foto si vede trasformato da mezzo che esprime forza e potere a strumento di difesa per sopravvivere alle difficili condizioni di vita di molti cubani.
Eclettica nella manifattura delle sue opere, Susana Pilar concretizza i suoi lavori con foto, video, installazioni e performance. Parteciperà dal 9 all'H novembre 2018 a AKAA al Carreau du Temple a Parigi con l'opera monumentale Sans titre, de la série Lo que contaba la abuela..., per continuare in seguito con una residenza di ricerca - inserita nel Programma di Residenze Artistiche a cura di Claude Corongiu - alla Fondazione MACC , Museo d'Arte Contemporanea di Calasetta, sotto la direzione di Efisio Carbone. Susana Pilar, 1984, vive e lavora all'Avana. Il suo lavoro esplora gli ostacoli e le sfide alle quali le donne sono confrontate in una prospettiva sia intima a universale. Susana Pilar, dal 1998 al 2008, ha studiato all'Accademia di Belle Arti dell'Avana (ISA), e dal 2011 al 2013, ha seguito degli studi di comuncazione multimediale all'Università delle arti del design a Karlsruhe in Germania.