ESH Gallery è lieta di riaprire la stagione espositiva con un evento speciale dedicato ai finalisti del prestigioso Loewe Craft Prize 2018.
Il premio, nato da un’idea della Loewe Foundation, fondata nel 1988 dall’azienda spagnola specializzata in pelletteria di lusso, ha lo scopo di celebrare e promuovere attraverso mostre ed eventi l’eccellenza dell’artigianato contemporaneo. Giunto alla sua terza edizione, obiettivo del premio è valorizzare le arti manuali, presentando oggetti di alto valore estetico caratterizzati da una particolare affinità con le arti applicate.
Per la prima volta in Italia, saranno esposte in esclusiva presso ESH Gallery, nel cuore del Tortona Design District, le opere di alcuni dei finalisti del Loewe Craft Prize 2018. Dei trenta selezionati dalla giuria, saranno messe in mostra solo le opere degli artisti più in sintonia con l’anima di ESH, galleria d’arte specializzata in craft contemporaneo, che da sempre concentra la propria ricerca sull’estetica di estremo oriente.
Ancora una volta la galleria esplorerà il campo al confine tra arte contemporanea e arti decorative, muovendosi attraverso le esperienze di artisti orientali che presentano una forte cultura del materiale. Un’esposizione finalizzata a celebrare il ‘fatto a mano’ e la tradizione del materiale, in accordo con i valori su cui si fonda Loewe, maison madrilena in piena espansione dopo la recente direzione artistica affidata al giovanissimo Jonathan Anderson.
Tra gli artisti selezionati sarà presentata l’opera del giovane cinese Min Chen che, dopo gli studi alla Domus Academy di Milano, concentra il proprio lavoro sul confronto tra tradizione orientale e ispirazione occidentale. Attraverso il piegamento di sottili strati in bambù, l’artista celebra la tranquillità e il ritmo lento della città natale dando immagine alla propria visione di design contemporaneo.
Il giapponese Ryhukei Sako, contribuisce a sviluppare la tecnica del metallo sperimentando nuovi metodi di fusione. Il vaso selezionato è il connubio perfetto di tradizione e ricerca d’avanguardia. Composta da 26 tipi di leghe diverse fuse tra loro, l’opera si sviluppa in maniera dinamica sfruttando la lucentezza del metallo, motivo che permette all’opera di brillare di luce propria e splendere nell’ambiente.
Tra gli artisti presentati sarà esposto anche Shohei Yokoyama, giovane esperto nella tecnica della soffiatura del vetro: il lavoro selezionato dal premio consiste in una bolla di un metro di larghezza ricavata da vetro fuso a 1200 gradi. La forma embrionale dell’opera, frutto di eccezionale abilità tecnica, avvicina la tecnica della soffiatura all’atto primordiale della creazione, rappresentando il simbolo della nascita.
Tra i lavori esposti durante l’attesissima Milano Design Week 2019saranno presenti anche la micro scultura in carta della ventottenne Ashley YK Yeo, la cui abilità nell’intagliare materiali delicati si accosta a una profonda ricerca sulla complessità dell’animo umano e, alcune opere del giapponese Takeshi Yasuda, maestro della tecnica ceramica. Le sue opere in porcellana Jingdezhen e smalto Qingbai unite all’oro rappresentano la sintesi formale di alcune tra le tecniche tradizionali più antiche del Sol Levante.
Ad accostare le novità dell’ultima edizione del premio saranno proposte al pubblico anche le opere di due artisti già appartenenti alla batteria di artisti di ESH Gallery: i lavori in vetro di Yoshiaki Kojiro e le sculture astratte in lacca urushi di Takeshi Igawa, entrambi già selezionati dalla Fundaciòn per l’edizione 2017.
Infine, a rappresentare il ponte tra oriente e occidente, sarà esposta l’opera dell’italiano Laurenz Stockner, pezzo unico in metallo dotato di un’apparente fragilità, in perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità. La sua ciotola in rame dalle proporzioni perfette è dotata di proprietà elastiche che permettono all’opera di piegarsi; un movimento dal fascino inaspettato che attrae al primo sguardo.
La mostra è pensata per godere del meglio offerto dall’artigianato artistico orientale, dove tradizione e contemporaneità si fondono in un equilibrio perfetto che non smette mai di affascinare l’occidente.