Perlasuamostra personalea Galleria Continua / Les Moulins, che presenta inoltre il suo ultimo film The Girl, Hans Op de Beeck unisce nuovi lavori scultorei e fotografici all’interno di un’installazione ancora più vasta, un’autentica epifania dei sensi.
Al pianoterra, l’artista disegna un percorso escursionistico con della ghiaia e dei piccoli stagni scolpiti – come fosse un piccolo parco all’aperto – in cui lo spettatore scopre sculture a grandezza reale di alcuni bambini e di una giovane donna. Queste figure silenziose, riprese in posizioni di tutti i giorni e tutte con gli occhi chiusi, appaiono persi nei loro pensieri e tuttavia colti, simultaneamente, in un momento di massima concentrazione. Vi si scorge ad esempio un ragazzo in meditazione che tiene tra le mani una sfera di cristallo, un ragazzo che chiude gli occhi appena prima di scoccare una freccia con un arco giocattolo e ancora una ragazza intenta ad ascoltare della musica.
In aggiunta, vengono presentate alcune teche monocrome grigie all’interno delle quali vengono raggruppate le più diverse interpretazioni scultoree di oggetti-ricordo. I manufatti color grigio cenere sembrano gemme o reperti archeologici riuniti da un collezionista fittizio ed anonimo. Nella tradizione del Wunderkammer del Rinascimento Europeo (Cabinet des Curiosités), le collezioni delle meraviglie in ogni cabinet sembrano anacronistiche e dalle origini più disparate. Le vetrine in esposizione occultano la linea sottile tra il prezioso e l’inutile, tra lo speciale e il banale e l’importanza delle storie nel riportare gli oggetti inanimati a nuova vita. Sono delle teche che sembrano essere state private di tutto il loro lustro e abbandonati come degli oggetti silenziosi. In questo spazio il visitatore può prendere posto sui divani disposti in diversi punti dell’installazione, come in una specie di gioco surreale che si confronta con i concetti di interno ed esterno.
Sempre al pianoterra si trova l’entrata alla sala di proiezione. L’ultimo film di Hans Op de Beeck, The Girl (2017), lascia che lo spettatore segua una ragazzina di quattordici anni mentre conduce un’esistenza isolata in un vecchio caravan posteggiato tra un lago, un’autostrada e un’oscura foresta. È però la storia sottostante che offre molteplici spunti di riflessione. Perché la giovane è sola, presumibilmente orfana? Come organizza la sua giornata, come riesce a sopravvivere? Quali pensieri attraversano la sua mente? Perché galleggia con rassegnazione sulle acque del lago?
Al primo piano, Hans Op de Beeck presenta per la prima volta un’ampia raccolta di fotografie in bianco e nero in cui sono esplorate, con modalità diverse, le problematiche legate alla costruzione dell’ Immagine. I paesaggi naturali fittizi, così come gli interni e i personaggi, appaiono come costruzioni a grandezza naturale o in scala ridotta. Per la prima volta Hans Op de Beeck espone inoltre alcune fotografie scattate nel suo studio. Le immagini fotografiche fanno riferimento inoltre al tragicomico desiderio umano di mettere in scena, desiderio che spazia dall’arredare un soggiorno ad imbandire la tavola per una festa, fino al modellare lo spazio pubblico. Le immagini mescolano alta e bassa cultura, autenticità e artificialità, buono e cattivo gusto, serietà e leggerezza.
Hans Op de Beeck produce su vasta scala installazioni, sculture, film, disegni, dipinti, fotografie e testi immersivi. L’artista scrive, dirige e crea la progettazione di palcoscenici per il teatro e quest’anno inizierà a dirigere spettacoli di opera (2018).
Il suo lavoro è una riflessione sulla nostra complessa società e sulle questioni universali di significato e mortalità che sono ad essa legati. Guarda l’uomo come un essere che allestisce il mondo intorno a lui in maniera tragicomica. Più di qualsiasi altra cosa Hans Op de Beeck desidera stimolare i sensi degli spettatori invitandoli a fare esperienza reale dell’immagine. Egli cerca di creare una forma di narrativa visiva che offra un momento di meraviglia, silenzio e introspezione.
Hans Op de Beeck ha ampiamente esposto il suo lavoro in tutto il mondo attraverso mostre istituzionali. Tra le mostre personali: il GEM Museum of Contemporary Art de L’Aia, L’Aia, NL (2004); MUHKA Museum of Contemporary Art, Anversa, B (2006); Centraal Museum, Utrecht, NL (2007); il Smithsonian’s Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington DC, US (2010); Kunstmuseum Thun, CH (2010); Centro de Arte Caja de Burgos, Burgos, ES (2010); Butler Gallery, Kilkenny, IRL (2012); Kunstverein Hannover, D (2012); Tampa Museum of Art, Tampa, USA (2013); l’Harn Museum of Art, Gainesville, FL, USA (2013); FRAC Paca, Marsiglia, F (2013); MIT List Visual Arts Center, Cambridge, Boston MA, US (2014); MOCA Cleveland, OH, US (2014); Sammlung Goetz, Monaco, D (2014); Screen Space, Melbourne, AU (2015); Espace 104, Parigi, FR (2016); Art Unlimited, Basel, CH (2016); Kunstraum Dornbirn, Dornbirn, AU (2017); Museum Morsbroich, Leverkusen, DE (2017); Kunstmuseum Wolfsburg, Wolfsburg, DE (2017); Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare, IT (2017); … Hans Op de Beeck ha partecipato a mostre collettive in istituzioni quali il Reina Sofia, Madrid, ES; lo Scottsdale Museum of Contemporary Art, AZ, US; il Towada Art Center, Towada, JP; ZKM, Karlsruhe, DE; MACRO, Roma, IT; la Whitechapel Art Gallery, Londra, GB; PS1, New York, NY, US; Musée National d’Art Moderne, Centre Pompidou, Parigi, FR; Wallraf-Richartz Museum, Colonia, DE; Hangar Bicocca, Milano, IT; l’Hara Museum of Contemporary Art, Tokyo, JP; 21C Museum, Louisville, Kentucky, US; il Drawing Center, New York, NY, US; Kunsthalle Wien, Vienna, AT; Shanghai Art Museum, Shanghai, CN; MAMBA, Buenos Aires, AR; Haus der Kunst, Monaco, DE; Museo d’Arte Moderna di Bologna, Bologna, IT; Kunstmuseum Bonn, Bonn, DE; Musée des Beaux Arts de Caen, Caen, FR; Kunstraum Dornbirn, Dornbirn, AU; Museum Morsbroich, Leverkusen, DE; Den Frie Center of Contemporary Art, Copenhagen, DK; Royal Museum of Fine Arts, Brussels, BE; Frankfurter Kunstverein, Francoforte, DE; Museum Kunstpalast Düsseldorf, DE; ....
Il suo lavoro è stato invitato alla Biennale di Venezia, IT; alla Shanghai Biennale, Shanghai, CN; alla Aichi Triennale, Aichi, JP; alla Singapore Biennale, Singapore, SG; Art Summer University, Tate Modern, Londra, GB; alla Kochi-Muziris Biennale, IN, Art Basel Miami Beach, e a molti altri eventi. Hans Op de Beeck nasce a Turnhout, Belgio, nel 1969. Attualmente vive e lavora a Bruxelles, in Belgio.