Montoro12 Contemporary Art è lieta di presentare Many Moons, prima personale in Italia dell’artista inglese Isobel Church (1984).
Il titolo Many Moons ha molteplici letture, tra cui la recente teoria scientifica chiamata Many Moons Theory, che suggerisce che la nostra luna è stata originariamente formata da una serie di collisioni di lune più piccole per costituire alla fine della fusione una sola, grande massa lunare. Many Moons si riferisce anche alla lunga storia della luna come l'indicatore reale e metaforico del tempo, come nell'espressione “molte lune fa”.
La mostra occuperà completamente lo spazio della galleria. Nelle sue due sale graviteranno, infatti, tra il pavimento e le pareti, opere già create insieme ad alcune concepite dall’artista esclusivamente per l’evento romano. Sul pavimento si estenderà Strange Contents, del 2016. Si tratta di un mandala, ossia di una rappresentazione simbolica del cosmo buddista e induista, nella quale tradizionalmente polveri e fili si intrecciano sul suolo. Quello della Church è creato con frammenti di meteorite certificati, che formano anelli concentrici nello spazio espositivo e nell’inconscio collettivo. Dai confini dello spazio-tempo giunge la inedita Ex Nihilo, delle anfore di argilla nera con inciso un codice binario rappresentativo dei nomi di tutti i buchi neri identificati. In mostra anche Ode to Iselle, una serie di rilievi cartacei con immagini meteorologiche emesse dall'uragano Iselle. Quest’opera è una traccia di memoria, come incisa su pietra bianca, del passaggio di questi fenomeni fugaci ma continui.
Le lauree in antropologia ed arte cinese, insieme al suo lavoro per la Collezione Percival David al British Museum, hanno favorito la produzione artistica di Isobel Church comprendente l’uso di mappature e scoperte scientifiche attraverso le lenti della cultura materico-ritualistica. Church è interessata al modo in cui un oggetto può trasportare una remota, insondabile grandezza fino al piano dell’intimo e familiare, creando connessioni tattili con ciò che è vasto, distante o ineffabile. Molti dei suoi lavori possono essere descritti come oggetti cerimoniali che incorporano e lasciano meditare su dati ed immaginario recenti. Portando avanti nella tradizione della ricerca la nostra relazione con i fenomeni naturali e con l’espansione dell’Universo, attraverso l’indagine del materiale, del linguaggio simbolico e della metafora. Nella sua opera, l’artista unisce tecniche tradizionali con nuove tecnologie che includono una varietà di materiali, come la ceramica, rilievi su carta, bronzo e diversi oggetti trovati.
Isobel Church è una artista che vive e lavora a Londra. Nel 2014 ha conseguito il Master in ceramica e vetro al Royal College of Art di Londra ricevendo un’onorificenza per il lavoro conseguito. Si è laureata in Antropologia ed Arte Cinese e ha lavorato per la Collezione Percival David al British Museum di Londra. Nel dicembre 2016 l’artista è stata selezionata per entrare a far parte come membro ufficiale della Royal British Society of Sculpture a Londra.
Le mostre più recenti di Isobel Church sono: Brink Launch Exhibition, Marylebone, Londra, 2017; Three100, Second Floor Studios, Londra, 2016; Platform, Leyden Gallery, Londra, 2016; Ode to Erin, Town House, Spitalfields, 2016; Monochrome, Musgrove Gallery,Taunton, 2016; AAF, Hampstead, Londra, 2016; Imago Mundi, Luciano Benetton Collection, 2016; Quartz, Somerset, 2015; Premio Arte Laguna, Arsenale, Venezia, 2015.