In una casa di musicisti il ‘salotto di lavoro’ indicato nei documenti non può che essere Sala della musica. L’oggetto simbolo è il pianoforte Steinway & Sons, acquistato da Giacomo Puccini nella primavera del 1901, sicuramente il pianoforte più importante tra i tanti posseduti dal compositore sia per la qualità sia per il fatto che ha mantenuto intatte le caratteristiche originali. Su questo pianoforte Puccini ha composto molta della sua musica, ma soprattutto l’ultima opera, Turandot.
Lo circondano gli avi: la dinastia dei Puccini è raccontata dall’albero genealogico, e dai ritratti di Giacomo senior e sua moglie Angela Piccinini, di Antonio e dal busto in gesso di Michele, il padre di Giacomo.
La decorazione delle pareti, a tempera, di gusto Decò con motivi vegetali e geometrici di ispirazione orientalista, realizzata da maestranze lucchesi, risale al primo decennio del Novecento.