C’è una sensazione di immutabilità, di vita eterna. In questi nuovi lavori si percepisce un legame di continuità con Cy e con la grandezza della sua eredità e della sua arte. Non è una commemorazione, è qualcosa di vivo.
(Sally Mann)
Gagosian è lieta di presentare “Remembered Light: Cy Twombly in Lexington”, la prima mostra a Roma di Sally Mann.
Mann è particolarmente nota ed apprezzata per la sua rappresentazione fotografica di soggetti intimi e familiari in situazioni idilliache e sottilmente inquietanti: bambini, paesaggi, famiglie, e la fragilità della vita umana. Nella sua lunga carriera l’artista ha esplorato la relazione tra genitori e figli, mariti e mogli, fratelli e sorelle, natura e storia.
In queste fotografie a colori e in bianco e nero, scattate tra il 1999 e il 2012, Mann registra in fuggevoli immagini lo studio di Lexington, Virginia, appartenuto a Cy Twombly, suo caro amico e mentore. Il progetto, presentato di recente nelle gallerie Gagosian di New York e Parigi, assume una particolare risonanza in Italia, casa adottiva e affettiva del pittore per diversi decenni.
Quei panorami dove Twombly tornava ogni anno e che impregnano anche l’immaginario di Mann, accomunano i due artisti entrambi nati e cresciuti in Virginia.
Nella sua recente e acclamata biografia Hold Still, Mann ricorda la natura semplice di Cy, la sua gentilezza tipica del Sud, il suo spirito ironico e amichevole, scrivendo: “La nostra parte di Sud, lontana, bellissima e patinata di passato, ci permette uno straniamento di altri tempi”.
Sotto la luce soffusa della Virginia e lo sguardo di Mann, le accumulazioni e gli oggetti comuni nello studio di Twombly rivelano sè stessi non solo come testimonianza di un’esistenza colta e creativa, permeata da una forte esperienza tattile, ma anche come segno dell’esuberanza del suo modus operandi: nelle parole di Simon Schama “resti di cibo, sbaffi, macchie e un’assenza tramutata in presenza”.
L’opera Remembered Light, Untitled (Solitary Print on Wall) (2012) mostra una fotografia scattata da Twombly a Gaeta appesa alla parete dello studio. Nell’immagine di Twombly si scorge distintamente un busto classico disposto accanto ad alcuni vasi: plasmate dalla luce del litorale, queste forme emanano una quieta nostalgia. Remembered Light, Untitled (Squat White Sculpture and Paint Edges) (2012), rivela la componente materica delle sculture di Twombly. Nonostante l’assenza fisica dell’artista, Mann è in grado di evocare vividamente le tracce della quotidianità del suo lavoro.
Nelle immagini poetiche di Mann, frammenti e residui della vita artistica di Twombly evidenziano l’acuta abilità della fotografa nel registrare il proprio sguardo intimo e immediato su un presente che diventa memoria.
Sally Mann è nata nel 1951 a Lexington in Virginia, dove vive e lavora. Borsista Guggenheim, l’artista ha ottenuto per tre volte il National Endowment for the Arts fellowship e nel 2001 è stata riconosciuta come “Miglior Fotografo Americano” dal Time Magazine. Mann ha ispirato due documentari: Blood Ties (1994) e What Remains (2007). Il suo libro più recente, Hold Still: A Memoir with Photographs (Little, Brown, 2015), ha avuto un enorme successo di critica e figura tra i best seller della classifica del New York Times. La pubblicazione è stata inoltre selezionata per il National Book Award ed ha ricevuto la “Medaglia di Eccellenza Andrew Carnegie” per la Saggistica. Il lavoro di Mann è incluso nelle collezioni dei seguenti musei: Victoria and Albert Museum, Londra; Moderna Museet, Stoccolma; Metropolitan Museum of Art, New York; Museum of Modern Art, New York; Whitney Museum of American Art, New York; Museum of Fine Arts, Boston; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, D.C.; Museum of Fine Arts, Houston, TX; High Museum of Art, Atlanta e The National Museum of Modern Art di Tokyo. Tra le recenti mostre istituzionali si annoverano “Sally Mann: What Remains”, Corcoran Art Gallery, Washington, D.C. (2004); “Sally Mann: Deep South/Battlefields”, Kunstammlung im Stadtmuseum, Jena, Germania (2007); “Sally Mann: The Family and the Land” Kulturhuset, Stoccolma (mostra itinerante 2007–2010: Taidemuseo Tennispalatsi, Helsinki; Dunkers Kulturhus, Helsingborg, Svezia; The Royal Library, Copenaghen; Fotomuseum Den Haag, The Hague, Olanda; and The Photographer’s Gallery, Londra); “Sally Mann: The Flesh and the Spirit”, Virginia Museum of Fine Arts, Richmond, VA (2010); “A Matter of Time”, Fotografiska Museet, Stoccolma (2012) e “Sally Mann: Battlefields”, Taubman Museum of Art, Roanoke, VA.
Un’importante retrospettiva dal titolo “Sally Mann: A Thousand Crossings” sarà presentata a Marzo 2018 alla National Gallery of Art di Washington e successivamente sarà itinerante in prestigiose istituzioni artistiche quali il Getty Museum di Los Angeles, il Museum of Fine Arts di Houston, la Galerie nationale du Jeu de Paume a Parigi e il Peabody Essex Museum di Salem in Massachusetts.