I lavori di Francesco Bancheri testimoniano la linea artistica privilegiata dalla Francesco Bancheri : ‘’il figurativo concettuale’’. L’artista utilizza la tecnica del collage ‘’ poetica del frammento’’ che ha lasciato un segno importante ed evidente fin dal 900. Lo stesso Matisse , padre del cut out, utilizzava carta che faceva dipingere prima ai suoi collaboratori per poi applicarla,secondo il suo istinto, sulle tele. Nel caso di Francesco Bancheri, la carta proviene da fonti esterne, talvolta, da opere stesse dell'artista.
Da qui si desume come con questa tecnica ad un processo di decostruzione segua un’azione di ricostruzione. L'aspetto della Rinascita e della Rigenerazione è presente totalmente nelle opere di questo artista, sia in termini di esecuzione tecnica che di contenuti ,soddisfacendo il concetto di eternità, da cui si deduce che opera è uguale infinito. La mostra dal titolo Ri/Circo/Li propone due gruppi di opere idealmente connesse e riconducibili al tema del circo. Al primo gruppo appartengono animali protagonisti dell’arte circense, al secondo gruppo il Colosseo emblema del ‘’panem et circenses’’. Il tutto è reso con una forza coloristica che richiama accenti espressionisti filtrati da un linguaggio che ricorda la Pop Art.
In Bancheri questo riferimento rimanda all’idea di un arte che vuole ritornare al territorio; l’utilizzo della carta non è solo quello di un ready made da sfruttare come simbolo di un’immagine consumistica ma, qualcosa di più: i suoi animali e le sue figure sono concrete e non illusionistiche, in quanto non vogliono distogliere l’osservatore dalla realtà, ma suggerire un diverso punto di osservazione nel guardare ciò che ci circonda. Alcune opere di questa serie, delineano nuove figure mentre nel contempo altre compongono immagini astratte. La sintesi nel frammento di carta ,raccoglie in sé , un mondo pieno di spunti e di elementi , sono tutti componenti di una storia che viene scomposta per poi essere ricomposta con un altro significato.
La componente dell'imprevedibilità che nasce dal congiungersi dei frammenti cartacei, in Bancheri, inaspettatamente crea nuove forme di vita che si pongono dinnanzi all'osservatore in tutta la loro imponenza.