Prende il via il prossimo 12 maggio la ventiduesima edizione di New Conversations – Vicenza Jazz: un viaggio lungo la grande strada maestra della musica improvvisata, che si protrarrà fino al 21 maggio, sotto il titolo To Be or Not To Play. Il festival, promosso dal Comune di Vicenza - Assessorato alla Crescita e dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza - in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz, e diretto da Riccardo Brazzale, si snoda dal glamour divistico delle voci di Dee Dee Bridgewater e Gino Paoli (in duo con Danilo Rea) alla nuova vocalità "multimediale" di Jacob Collier; dai più apprezzati esponenti di un jazz avanzato come Uri Caine e Dave Douglas, alle infervorate incarnazioni moderne della matrice post-boppistica di Chris Potter, e il Black Art Jazz Collective; dalla sorgente del jazz latino di Gonzalo Rubalcaba a incontri al vertice con il made in Italy di Enrico Rava assieme a Geri Allen, Stefano Benni con Umberto Petrin, oltre al cast di danzatori, cantanti e musicisti dell’orchestra della Notte della Taranta.
Ai concerti principali nei teatri cittadini si aggiungono poi numerose altre situazioni per la musica dal vivo (dai concerti after hour del Jazz Cafè Trivellato al Bar Borsa, il jazz club ufficiale del festival, ai live all’aperto lungo le strade e le piazze del centro, nei palazzi antichi, nei musei, in innumerevoli club e locali notturni) oltre che occasioni per apprezzare la cultura jazzistica sotto diverse forme (proiezioni cinematografiche, seminari e masterclass, mostre e convegni).
Il Teatro Olimpico ospiterà ben cinque degli appuntamenti di prima serata con i big del cartellone, a partire dall’inaugurazione del festival, venerdì 12 maggio (ore 21,00), con un doppio set che vedrà pianista Uri Caine e il trombettista Dave Douglas. Uri Caine aprirà la serata con un piano solo, al quale seguirà la performance del quintetto di Dave Douglas. Sabato 13 maggio in Piazza dei Signori, direttamente dal Salento, sarà di scena la celeberrima Orchestra Popolare “La Notte della Taranta” con tutto il suo corteo di ballerini posseduti, danzatori indiavolati e il contorno di cantanti e musicisti impegnati a scatenare un’apoteosi della danza coi loro ritmi di pizzica sempre più vorticosi, sino all’esorcismo finale.
Al Ridotto del Teatro Comunale domenica 14 sarà la volta del Black Art Jazz Collective. In prima linea si troveranno solisti di spicco come Wayne Escoffery al sax, Jeremy Pelt alla tromba e James Burton III al trombone, mentre la spinta cinetica verrà da Xavier Davis, Vincente Archer e dalla batteria di Johnathan Blake. Mentre lunedì 15, Chris Potter, sarà protagonista della serata col suo quartetto. Potter sarà a Vicenza a poche settimane dall’uscita del suo nuovo disco pubblicato da ECM, per quella che sarà una data in esclusiva per l’Italia. All’Olimpico martedì 16, sarà la volta del pianista cubano Gonzalo Rubalcaba, proiettato nelle alte sfere internazionali del jazz con venature latin grazie al suo incandescente senso ritmico e la sontuosa sonorità, si esibirà in un recital che verrà ripreso per confluire nel suo primo dvd in solo. Mentre nella Sala Grande del Teatro Comunale mercoledì 17 ad esibirsi sarà la cantante Dee Dee Bridgewater, indiscussa jazz diva con un nuovo capitolo della sua carriera: un progetto dedicato a Memphis, che la vedrà alle prese con i fondamentali della black music intrisa di blues e R&B oltre che con le proprie radici personali.
Giovedì 18 all’Olimpico serata di duetti d’autore con l’inedito abbinamento della tromba di Enrico Rava con il pianoforte di Geri Allen, e con un'imprevedibile performance della "strana coppia" formata dallo scrittore Stefano Benni e il pianista Umberto Petrin: il primo legge, il secondo dialoga tramite la tastiera. E tra i due fa capolino Thelonious Monk, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita e il cui celebre e anomalo blues Misterioso fornisce il titolo a questo recital. Il giovanissimo multistrumentista inglese Jacob Collier sarà invece al centro dell’attenzione venerdì 19 al Ridotto del Comunale. Fresco vincitore di due Grammy Awards, il pupillo di Quincy Jones ricreerà sul palco le incredibili performance video-musicali che gli sono valse milioni di visualizzazioni e un seguito planetario su YouTube. E quale perla di chiusura di Vicenza Jazz 2017 sarà una delle coppie più melodiche del jazz italiano: Danilo Rea e Gino Paoli che si esibiranno sabato 20 e in replica domenica 21 (ma alle ore 19), sempre al Teatro Olimpico.
Ma parallelamente al festival in teatro si alterneranno i concerti del Jazz Cafè Trivellato allestito presso il Bar Borsa sotto la Basilica Palladiana, con una nutrita programmazione di confine. Per l’apertura il 12 maggio arriverà l’Open Door Quartet con Robert Bonisolo, Paolo Birro, Lorenzo Conte e lo special guest Roberto Gatto: in repertorio omaggi ai vari centenari che ricorrono nel 2017 (Monk, Gillespie, Tadd Dameron). Il quartetto serbo Naked terrà banco al JCT per due sere, il 14 e 15 maggio, con un cocktail di ritmi balcanici, grooves urbani e schegge di free jazz (ma la sera del 15 sarà aperta dalla soul-R&B band Brown Sugar).
I riflettori saranno poi puntati sul giovane trombonista vicentino Filippo Vignato, vincitore del più recente Top Jazz come nuovo talento del jazz italiano, al quale sarà dedicato uno spazio particolare che gli permetterà di esibire le varie diramazioni del suo talento: il 16 con Harvesting Minds, un quartetto acustico italiano in cui spiccano le presenze di Giovanni Guidi e Zeno de Rossi, il 18 con il trio elettrico internazionale Plastic Breath, votato a sonorità di suggestiva ricerca. Nel mezzo, il 17, Vignato sarà ancora sul palco del JCT, questa volta come ospite del quintetto Pianeti Affini del trombettista Giovanni Falzone. Il focus sulla tromba continuerà il 19 con un altro solista dalla spiccata personalità sonora: Luca Aquino, in quintetto.
E accanto a questa sequenza di concerti, sono da menzionare altri che avranno al di fuori dei teatri principali: dal solo del chitarrista Marc Ribot, guru della scena avanguardistica downtown di New York (14 maggio, nell’affascinante salone della Basilica Palladiana), al quintetto del trombettista Luca Aquino (il 19 a Palazzo Chiericati), sino all’ormai tradizionale concerto del venerdì a mezzanotte che quest’anno torna al Cimitero Maggiore, con un evento che si annuncia davvero affascinante: le pietre sonore di Pinuccio Sciola torneranno a vibrare grazie al tocco di Pietro Pirelli, con Gavino Murgia al sax ed Enrico Intra, deus ex machina del singolare progetto, al pianoforte.
Infine il 20 maggio, la suadente vocalist partenopea Flo suggellerà con l’elegante strumentazione del suo quartetto la programmazione del Borsa, prima della Jam Session conclusiva che il 21 farà calare il sipario su questa nuova avventura di Vicenza Jazz 2017.