100 volte la prima volta - Un’irripetibile esibizione delle migliori voci internazionali, con attesi debutti volti a dar vita al 100° cartellone dell’Arena di Verona Opera Festival: un evento straordinario e un’occasione speciale che vede un’antologia degli allestimenti storici più amati, e una nuova produzione di Aida pensata appositamente per la diretta in mondovisione il 16 giugno, ma anche con una nuova produzione di Rigoletto.
L’Opera Festival areniana che gode del doppio patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione del Veneto, vedrà nella ricorrenza del centenario una straordinaria alternanza di cast che renderà ognuna delle serate del Festival una vera e propria prima, com’è nella migliore tradizione del più grande palco d’opera nel mondo, e nell’arco di tre mesi Verona sarà la capitale della lirica con le star più importanti del belcanto, ma anche le giovani promesse più brillanti e i pilastri del Belcanto del ‘900, rendendo così la città vera capitale dell’Opera, com’è sua vocazione da oltre un secolo.
Decisamente sontuosa la lista di grandi voci, che il 100° Arena di Verona Opera Festival riserverà anche quest’anno con grandi sorprese e inaspettate guest star.
Oltre a Jonas Kaufmann, Juan Diego Flórez, Plácido Domingo, Roberto Bolle, l’Orchestra e il Coro della Scala diretti da Riccardo Chailly in cinque serate-evento dedicate, giungeranno in città sull’immenso palcoscenico areniano, fra i tanti, Anna Netrebko e Yusif Eyvazov per l’apertura con la nuova Aida in mondovisione il 16 giugno; stelle come Piotr Beczała, Asmik Grigorian, Christian Van Horn al loro debutto; importantissime conferme fra gli artisti più acclamati nel panorama L’Opera Festival areniana che gode del doppio patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione del Veneto, vedrà nella ricorrenza del centenario una straordinaria alternanza di cast che renderà ognuna delle serate del Festival una vera e propria prima, com’è nella migliore tradizione del più grande palco d’opera nel mondo, e nell’arco di tre mesi Verona sarà la capitale della lirica con le star più importanti del belcanto, ma anche le giovani promesse più brillanti e i pilastri del Belcanto del ‘900, rendendo così la città vera capitale dell’Opera, com’è sua vocazione da oltre un secolo. Decisamente sontuosa la lista di grandi voci, che il 100° Arena di Verona Opera Festival riserverà anche quest’anno con grandi sorprese e inaspettate guest star.
Oltre a Jonas Kaufmann, Juan Diego Flórez, Plácido Domingo, Roberto Bolle, l’Orchestra e il Coro della Scala diretti da Riccardo Chailly in cinque serate-evento dedicate, giungeranno in città sull’immenso palcoscenico areniano, fra i tanti, Anna Netrebko e Yusif Eyvazov per l’apertura con la nuova Aida in mondovisione il 16 giugno; stelle come Piotr Beczała, Asmik Grigorian, Christian Van Horn al loro debutto; importantissime conferme fra gli artisti più acclamati nel panorama Madama Butterfly di Giacomo Puccini e la regia di Franco Zeffirelli (12, 25 agosto e 2, 7 settembre ore 20,45) e altro grande appuntamento è con Jonas Kaufmann in “Opera-Arena 100” il 20 agosto alle ore 21,00, e infine il 31 agosto il Teatro alla Scala in Arena di Verona, per una rassegna dalle grandi emozioni.
E se l’Arena di Verona è il Palco cinematografico per eccellenza e oggi il più presente su Instagram, è anche stata per oltre un secolo il luogo di sperimentazione dei migliori registi d’opera, inevitabilmente sfidati dalla sua stessa natura, già di per sé magniloquente scenografica, ma anche dalla sua storia di millenario luogo di spettacolo, dalle naumachie romane alle giostre medievali fino al Rossini del primo ‘800, diventando dal 1913, quasi ininterrottamente, il primo e più grande palco d’opera all’aperto in epoca moderna.
E ovviamente grande è l’attesa per la nuova regia di Aida - titolo con cui l’Arena inaugurò la sua nuova vita nel 1913 - giacché quello affidato a Stefano Poda rappresenterà il primo allestimento di oggi ad affiancarsi ai capisaldi dell’Aida filologica del 1913 e a quella di Zeffirelli, le restanti sei produzioni storiche, dal Barbiere (2007) e Tosca (2006) secondo Hugo de Ana, alla colossale Babilonia nel Nabucco per la regia di de Bosio (1991-2015), al magistero di Zeffirelli nella sua ultima Traviata (2019), nella ritrovata Carmen (1995-2022) e in Madama Butterfly (2004) con i costumi da Oscar di Emi Wada rappresenteranno per il pubblico giovane o semplicemente per tutti gli amanti dell’arte del palcoscenico un vero e proprio excursus nei gusti, nelle mode, nelle sensibilità, nello stile teatrale novecenteschi, quasi museo vivente en plein air dell’estetica di un secolo. A questi si aggiunge una seconda nuova produzione, evento eccezionale nella storia recente del Festival: Rigoletto, assente da 6 anni dalla programmazione estiva, vedrà il debutto alla regia in Anfiteatro del pluripremiato attore e regista Antonio Albanese, che rileggerà l’opera in un omaggio al grande cinema neorealista italiano degli anni ’50. Albanese sarà affiancato da un team creativo apprezzato in tutto il mondo: Juan Guillermo Nova alle scene, Valeria Donata Bettella ai costumi e Paolo Mazzon alle luci.
Un’esperienza visuale, ma anche un percorso divulgativo e conoscitivo che di notevolissimo livello, visto com’è caratterizzato da una parata di eccellenze vocali unica nel panorama mondiale, Solo per citare alcuni dei 100 nomi che si esibiranno nel millenario anfiteatro, vale la pena riportare quelli di Alagna, Alaimo, Armiliato, Battistoni, Berzhanskaya, Burdenko, Conesa, Corbelli, De Tommaso, Enkhbat, Gazale, Grigolo, Korchak, Kurzak, Kunde, Lepore, Lim, Luciano, Margaine, Meli, Micheletti, Minasyan, Oren, Oropesa, Pertusi, Petrova, Piazzola, Pirozzi, Pretti, Ruciński, Salsi, Schrott, Semenchuk, Sicilia, Sierra, Siragusa, Siri, Siwek, Tézier, Vinogradov, Viotti, Yoncheva, Zilio ma sono molti altri gli artisti attesi sul palcoscenico più popoloso e popolare dell’opera, tra cui il direttore Alessandro Bonato, giovanissimo premiato in competizioni internazionali e apprezzato in Italia e all’estero, al debutto nell’Anfiteatro della sua città natale.
Inoltre, due recite de La Traviata, segnatamente la prima e l’ultima, saranno impreziosite dalla partecipazione d’arte e di vita della coppia d’eccellenza della danza scaligera, i primi ballerini Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, che proprio sul palco veronese nel 2022 fecero a sorpresa la loro promessa di matrimonio durante il gala di Roberto Bolle.
E nell’anno del Centesimo Festival, il progetto 67 Colonne per l’Arena di Verona giunge alla terza edizione. E’ questo il progetto di fundraising più premiato in Italia, realizzato in collaborazione con il Gruppo Editoriale Athesis, che ha preso il via nel 2021 nel pieno della pandemia, con l’obiettivo di ricostruire in modo ideale le 67 colonne che formavano la cinta esterna delle arcate areniane distrutte da un terremoto nel 1117, grazie alla fiducia che il mondo imprenditoriale ha riposto in Fondazione Arena, beneficiando della legge sull’Art Bonus.
Le 67 Colonne sono state premiate dal Ministero della Cultura a giugno 2022 come miglior progetto Art Bonus 2021 e poche settimane dopo sono state insignite del primo premio della sezione Art Bonus di Cultura + Impresa, il più importante riconoscimento italiano delle attività che operano una sinergia tra la Cultura e le Imprese.
Un modo straordinario per celebrare i 100 anni di Verona Opera Festival e le grandi passioni liriche che la rendono unica al mondo.