Nuovo appuntamento con l’iniziativa che trasforma in spazi espositivi le Vip Lounges Club SEA dell’aeroporto internazionale di Malpensa.
Fino al 31 marzo 2017, l’Aeroporto di Milano Malpensa, in collaborazione con il Museo MA*GA di Gallarate (VA), ospita una selezione di opere di Giorgio Vicentini e Salvatore Lovaglio.
Questo è il terzo appuntamento dell’iniziativa SEA e MAGA per l’arte, nato dalla volontà di SEA, la società che gestisce gli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate, e del museo MAGA di Gallarate.
Il progetto si pone come fine di dare visibilità agli artisti contemporanei, in particolare a quelli del territorio su cui insistono il Museo e l’aeroporto di Malpensa, trasformando le aree d’attesa del Terminal 1 dello scalo internazionale in un luogo dove l’arte si esprime e si racconta.
Si vuole così offrire ai viaggiatori in partenza da Malpensa una visione d’insieme delle opere degli artisti scelti che proseguono il percorso di indagine sul colore, secondo una logica di continuità con le precedenti esposizioni dedicate a Vittore Frattini e Gottardo Ortelli.
Le Sale Vip del Terminal 1 dell’Aeroporto di Milano Malpensa ospitano la mostra Appunti di volo di Giorgio Vicentini (Sala Monteverdi, Sala Montale e Sala Visconti), caratterizzata da elementi pittorici essenziali e puri che stanno alla base della sua ricerca artistica.
Malie di paesaggio è il titolo della serie di incisioni di Salvatore Lovaglio che accolgono invece i viaggiatori delle Sale Respighi e Pergolesi, attraverso un paesaggio espressivo, fatto di grandi campiture.
Accompagna la mostra, il terzo catalogo della collana SEA e MA*GA per l’arte.
Salvatore Lovaglio (Troia, 1947) vive e lavora a Lucera e Milano. Già docente all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e a Bari, attualmente è titolare della cattedra di Decorazione e di Arredo Urbano presso l’Accademia di Foggia.
Fondatore del Centro Studi e Promozione Arti Visive Mecenate di Lucera è impegnato nell’organizzazione di attività artistiche e laboratoriali.
Svolge attività artistica dal 1973. Negli anni ottanta collabora alla nascita di “Proposte di figurazioni” con Sergio Michilini, Nazareno Di Nardo, Gaetano D’Auria e un gruppo di artisti con cui organizza mostre itineranti presso spazi ed enti pubblici nell’area milanese e varesina. E’ di quegli anni l’amicizia con gli scultori Franco Fossa e Antonio Maria Pecchini e gli architetti Dario Manzo e Giampiero Spigarelli: con loro ottiene il primo ed il terzo premio nel concorso indetto dall’amministrazione comunale di Busto Arsizio e dalla Regione Lombardia per la sistemazione di un’area della città e la realizzazione di un monumento alle vittime del lavoro.
Con l’artista Koemon Hattori partecipa dal 1992 a una serie di iniziative dal titolo “Senza frontiere“ ed espone in vari musei Giapponesi: City Art Museum, Nigata; Ginza Art Gallery, Tokio; Galleria Bumdodo, Tokio.
Nel 1999 presso la Civica Galleria d’arte di Gallarate tiene una mostra antologica presentata da Emma Zanella e curata da Claudio Cerritelli.
Nel 2001 realizza per la città di Lucera la colonna monumentale sistemata nel piazzale della stazione. Nel 2003 si tiene un’emozionante mostra dal titolo “Appunti di Guerra” presso il chiostro di Voltorre di Gavirate con scritti in catalogo di Toni Toniato e Romeo D’Emilio.
Realizza nel 2015 la statua equestre dedicata a Re Manfredi per la città di Manfredonia.
Giorgio Vicentini (Varese, 1951) Formatosi a Milano, orienta la sua ricerca in ambito concettuale, scegliendo poi un linguaggio autonomo basato sul colore.
Attualmente conduce i laboratori di storia dell’arte al corso di Laurea in Scienze della Formazione e nel Master universitario in “Servizi Educativi per il patrimonio artistico, dei musei storici e di arti visive” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
È consulente artistico dell'architetto Ivano Gianola e della Fondazione Emilia Bosis di Bergamo, dove Vicentini ha ideato e realizzato le scenografie per una particolare edizione di Frankestein.
Nel 1994 con l'installazione Terra Promessa a cura di Luciano Caramel, Vicentini si fa conoscere a livello internazionale. L’installazione è presentata al Magasin di Grenoble diretto da Adelina von Fürstenberg e al Parlamento Europeo di Strasburgo.
Vincitore del Premio Lissone nel 1999, le sue opere sono poi presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero (Castello Sforzesco di Milano, Biennale di Venezia, Dom Kultury, Łódz´, Polonia, Triennale di Milano, Galleria Amman Art a Locarno).
Nel 2015 allestisce, nel cortile d’onore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, un pentagramma in ferro dal titolo In Corpore lungo trenta metri per mostrare il conflitto tra il pane vero e il pane sognato.
Dal 2016 conduce per il Museo LAC di Lugano, laboratori d’arte dedicati ai giovanissimi. E’ invitato al Premio di pittura Marina di Ravenna nel 2016 e alla rassegna MagnetikZone alla Torre di Ligny a Trapani.