A La Porta di Milano, 5 sculture monumentali, appartenenti alle serie di Extra Moenia e dei Custodi, documentano la stagione creativa più recente dell’artista milanese.
SEA presenta a La Porta di Milano all’aeroporto di Milano Malpensa, dal 15 dicembre 2016 al 30 marzo 2017, la mostra Spiriti Ostinati di Matteo Pugliese (Milano, 1969), scultore tra i più interessanti e riconosciuti a livello internazionale.
La rassegna conferma la volontà di SEA di rendere Milano Malpensa un unicum nel panorama degli aeroporti mondiali, dove in tempi recenti si sono alternate esposizioni dedicate a grandi maestri quali Fausto Melotti, Marino Marini, Gio Ponti, Giuseppe Pellizza da Volpedo a quelle di autori appartenenti al panorama artistico contemporaneo, quali Helidon Xhixha, Carlo Bernardini e altri.
Spiriti Ostinati, organizzata in collaborazione con Imago art Gallery di Lugano, propone una selezione di cinque opere monumentali, appartenenti alle serie di Extra Moenia e dei Custodi, che documentano la stagione creativa più recente di Matteo Pugliese.
Gli Extra Moenia raffigurano uomini che tentano una dolorosa rinascita attraverso una lotta con una materia-muro che li imprigiona, che impedisce loro di vivere, di crescere, di esprimersi. Di questo ciclo sono esposti l’imponente Die Mauer - oltre sei metri di altezza - realizzata nel 2009 per il ventennale della caduta del muro di Berlino e la scultura in alluminio La Spina, in cui la figura emergente di un uomo sfila dal muro una lunga spina posta all’altezza del cuore.
Questi sono lavori in cui è chiara la matrice classica e il tributo alla plastica rinascimentale ma che si distinguono per essere, al tempo stesso, straordinariamente attuali e contemporanei nella frammentazione del soggetto in più parti e nell’interazione con il muro che diventa parte integrante dell’opera.
In risposta alla battaglia esistenziale degli Extra Moenia ecco tre Custodi (due realizzati in marmo di circa 2,5 metri di altezza e uno in marmo di Carrara dal peso di oltre 2 tonnellate), presenze imponenti e tondeggianti ispirate alle più diverse culture. Sono figure ieratiche dalla solida e rassicurante corporeità e in cui le armi e le corazze diventano la metafora di una raggiunta sicurezza interiore. Pugliese interviene in questa serie stravolgendo le proporzioni e i canoni classici per definire un nuovo stile: corpi possenti e centrati, piedi enormi, visi decisi e sguardi consapevoli.
Matteo Pugliese Nasce a Milano nel 1969, vive per un lungo periodo in Sardegna. Nel luglio del 1995 si laurea in lettere moderne alla Statale di Milano con una tesi di critica d'arte. Coltiva da autodidatta la sua passione per la scultura, autofinanziando la sua prima mostra a Milano nel 2001.
Da lì a poco inizia il suo percorso artistico professionale con una personale a Brera (Milano) e successivamente a Bruxelles.
Durante gli ultimi 15 anni ha tenuto oltre una ventina di personali in prestigiose gallerie di diversi paesi tra cui: Hong Kong, Londra, Bruxelles, New York, St Moritz, Lugano, Roma, Anversa, L’Aja e Milano.
I suoi lavori sono presentati alle fiere d’arte nazionali ed internazionali di maggior rilievo tra cui: Hong Kong Art Fair (Hong Kong), ArtFirst (Bologna), Miart (Milano), Arco (Madrid), Fiac ( Parigi), Art Miami (Miami), CI Contemporary Istanbul. È sposato e ha una figlia. Vive e lavora tra Barcellona e Milano.