Il 2013 è un anno importante per il Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali di Ferrara, che si preparara a festeggiare la sua XX edizione con un programma espositivo e convegnistico dai contenuti più che mai interessanti ed attuali.
Il sisma in Emilia Romagna
I recenti eventi sismici che hanno colpito l’Emilia hanno profondamente inciso sul patrimonio storico-monumentale ed il Salone non poteva esimersi dal focalizzare la prossima edizione proprio sul ruolo centrale che assume il restauro nella ricostruzione post-sismica.
Un importante contributo alla discussione e alla ricerca proviene dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, TeknuHub – Tecnopolo di Ferrara, Piattaforma Costruzioni, Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia Romagna e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, che indagheranno il reale dibattito in un grande convegno, Dov’era ma non com’era: il ruolo centrale del restauro nella ricostruzione post-sismica, articolato in due sessioni: la prima dedicata alle emergenze architettoniche, in programma durante la giornata inaugurale di mercoledì 20 marzo, la seconda dedicata all’edilizia storica aggregata, il giorno successivo giovedì 21 marzo. Il convegno metterà a disposizione del visitatore professionista del settore ma non solo, un potenziale di contenuti di grande interesse per la tematica del restauro, del recupero e della rigenerazione urbana, anche in coniugazione virtuosa con quanto sta riavviandosi in Abruzzo.
Proprio all’indagine dello stato attuale dei lavori nella ricostruzione post-sismica in Abruzzo, messo a confronto con la situazione in Emilia e Lombardia, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali dedicherà l’importante convegno di apertura del Salone dal titolo Emilia-Lombardia e Abruzzo: a che punto siamo, con le comunicazioni dei tre Direttori Regionali.
Il Polo di innovazione dell’Edilizia Sostenibile della Regione Abruzzo partecipa attivamente al Salone con un convegno dal titolo esemplificativo, Cantiere Abruzzo.
Dov’era ma non com’era sarà inoltre il titolo di uno spazio espositivo di approfondimento tematico realizzato grazie al coordinamento scientifico del DIAPReM/TekneHub - Tecnopolo dell’ Università di Ferrara, Piattaforma Costruzioni, Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna, in cui a terra sarà riportata la rappresentazione iconografica dei territori e dei comuni colpiti con le cifre, i dati e le stime mentre in grafiche verticali verranno riprodotti i “campanili”, grande richiamo simbolico al sisma dell’Emilia.
Per l’edificio divenuto simbolo dei danni provocati dal terremoto, ovvero la Torre dei Modenesi (o dell’Orologio) di Finale Emilia è già stato approvato un progetto di recupero e di ripristino a cui verrà dedicato un importante convegno organizzato a cura del Comune di Finale Emilia nel quale interverranno anche Andrea Emiliani e Salvatore Settis.
In prossimità di questo spazio verranno ospitate le aziende che si occupano di tecnologie e strumenti di rilievo e diagnostica, metodologie e strumenti di analisi della vulnerabilità, le amministrazioni comunali dei territori interessati dal sisma, che presenteranno i loro piani di ricostruzione. Troveranno spazio inoltre le imprese che hanno, o potranno avere, un ruolo chiave nel processo di ricostruzione con le proposte e le realizzazioni di intervento in corso d’opera, nonché la Protezione Civile, Centri di ricerca pubblici e privati e Università impegnate sul campo.
Un importante approfondimento verrà inoltre dedicato alla situazione dei beni mobili danneggiati dal sisma. Il convegno dal titolo Beni Mobili e Terremoto in programma nella giornata di giovedì 21 marzo, organizzato dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna in collaborazione con l’ Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, l’Opificio delle Pietre Dure, la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Modena e Reggio Emilia e Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, sarà l’occasione per illustrare la grande operazione di catalogazione, recupero e restauro di 1287 opere d’arte danneggiate che si sta svolgendo presso il Palazzo Ducale di Sassuolo, dove sono state prontamente “ricoverate” nelle immediate ore seguenti al sisma.
Un volta portate alle condizioni ottimali le opere verranno tutte reintegrate nel loro tessuto di appartenenza originale.
Un secondo spazio espositivo collegabile al focus sulla ricostruzione post-sisma è specificatamente dedicato alle Tecnologie del restauro e del recupero edilizio e architettonico, anch’esso realizzato con il coordinamento scientifico del Tekhnehub, Università di Ferrara, Piattaforma Costruzioni, Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna, CIRI Edilizia e Costruzioni, Università di Bologna. Cuore di quest’area sarà la realizzazione di un prototipo fisico rappresentativo di una porzione di struttura architettonica realizzata con tecniche e materiali per il recupero, su cui verranno applicate le tecnologie di intervento: murature, solai lignei, partizioni interne, pavimentazioni interne, sensoristica e tecnologie per il monitoraggio, ecc.
Attorno al prototipo si concentrano i laboratori e le aziende che producono materiali e sviluppano sistemi e tecnologie per la ricostruzione.
Il sisma ha rivelato le principali problematiche strutturali dell’edilizia storica nel territorio emiliano ma offre l’opportunità per mettere in campo nell’intervento di ricostruzione strategie per il miglioramento in chiave antisismica, di prestazione energetica e sostenibilità.
Conservazione, gestione e valorizzazione dell’architettura del Novecento
Facendo perno sui temi della ricostruzione verrà introdotto al Salone un secondo importante focus sulla conservazione del patrimonio architettonico del Novecento. Il focus apre a tutte le problematiche di conservazione e recupero del più recente patrimonio esistente, ai temi della rigenerazione e recupero diffuso, sostenibilità, sicurezza strutturale e valorizzazione culturale allungando lo sguardo anche a realtà straniere come l’India, l’America Latina e di altri Paesi emergenti in cui sono da sempre presenti molte contaminazioni italiane ed europee. In particolare si parlerà delle grandi architetture di Oscar Niemeyer in Brasile, di Le Corbusier in India e degli architetti e architetture italiane in Argentina.
Il ventennale del Salone costituisce l’occasione per “giocare” sul titolo della sezione espositiva collegata a questo importante focus dal titolo XXHeritage: il progetto e la ricerca per l’architettura del Novecento. All’interno dello spazio troverà collocazione una mostra delle architetture di Niemeyer che si sta sviluppando in accordo con la Fundaçao Oscar Niemeyer di San Paolo, mentre il ruolo di Le Corbusier in India verrà contestualizzato attraverso rilievi tridimensionali e documentazioni delle sue architetture a Chandigarh e dell’ATMA Building ad Ahmedabad. Conservazione, gestione e valorizzazione dell’architettura del Novecento e il rapporto con i grandi maestri: Oscar Niemeyer e Le Corbusier è il titolo del convegno dedicato, in programma venerdì 22 marzo.
Restauri e Restauratori
Numerosi gli appuntamenti dalle tematiche più “classiche”. Il MiBAC propone importanti restauri condotti su tutto il territorio nazionale: si va dai risultati acquisiti finora nel cantiere dei Nuovi Uffizi, al restauro della statua bronzea di San Michele Arcangelo sulla facciata del Duomo di Orvieto, al progetto di protezione dagli agenti esterni della Torre pendente di Pisa; in campo internazionale, il restauro della Torre di Bam in Iran.
L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze dedicherà un’intera giornata ad illustrare i principali restauri in corso o appena conclusi, tra cui: il restauro della tavola dell’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci, conservata agli Uffizi di Firenze, il restauro della Madonna col Bambino di Andrea Mantegna, appartenente alla collezione della Pinacoteca Carrara di Bergamo, il complesso restauro della Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti, recentemente sistemata in una “teca” all’interno del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze. A conclusione di quattro giorni di incontri e dibattiti, è prevista una tavola rotonda che intende esaminare il rapporto tra Artigianato Artistico, Arte e Restauro, a cura di Giorgio Bonsanti, in calendario la mattina del 23 marzo.
Esperienze e proposte dal panorama internazionale
Immancabili a Restauro ricerche ed esperienze dal forte respiro internazionale, come gli studi per il progetto di conservazione e restauro della Chiesa della Natività a Bethlehem, gli interventi di restauro dell’Arena di Pola in Croazia, fino al restauro della Cattedrale di Bagrati in Georgia, un edificio medievale risalente al XI secolo dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, che ha valso all’Arch. Andrea Bruno curatore del progetto la vittoria del Premio Internazionale DOMUS Restauro e Conservazione Fassa Bortolo, ex aequo con il restauro di Punta della Dogana a Venezia, realizzato dal noto architetto giapponese Tadao Ando.
Giunto alla sua III edizione il Premio DOMUS ha registrato quasi 200 progetti iscritti, con una presenza significativa di progettisti stranieri. Tutti i progetti vincitori verranno presentati in una serata di gala a Palazzo Tassoni-Estense mercoledì 20 marzo e attraverso con una mostra dedicata e un convegno di approfondimento al Salone nella giornata di giovedì 21 marzo.
Tra le presenze di maggior prestigio si conferma il Museo Statale Hermitage di San Pietroburgo, promotore di un interessante spazio espositivo e di un convegno sul restauro della celebre tela di Tiziano “La fuga in Egitto”
Al Salone del Restauro quest’anno si troverà anche un momento per “giocare” nello spazio B4B> Before|Bricks for, realizzato a cura del Laboratorio TekneHub, Rete Alta Tecnologia Regione Emilia- Romagna, Piattaforma Costruzioni, Consorzio Ferrara Ricerche, Dipartimento di Architettura dell'Università di Ferrara. Si tratta di uno spazio sperimentale, nella forma e nei contenuti, che ha lo scopo di esplorare i concetti legati alla conservazione del patrimonio storico e culturale, tramite strumenti originali e innovativi, basati su metodologie studiate per facilitare la condivisione dei saperi e la creazione di nuove conoscenze.
All’interno di un allestimento colorato e polifunzionale, realizzato in modo da richiamare i mattoncini LEGO, si proporranno giornate dense di appuntamenti con l’obiettivo di stimolare la riflessione sul valore dell’Heritage e della conservazione in architettura, attraverso una metodologia basata sui famosi mattoncini colorati: il LEGO® SERIOUS PLAY®.
Lo spazio ospiterà inoltre le iniziative legate al CHIDeC, Cultural Heritage Inclusive Design Contest. Il concorso, indetto dall’’Università degli Studi di Ferrara (Dipartimento di Architettura), in collaborazione con Restauro e DFA Italia, si propone di premiare progetti, realizzati o non realizzati, concepiti per allargare la base di utenza del patrimonio culturale, eliminando barriere e limiti di accesso, attraverso una concezione innovativa o migliorativa dell’ambiente, degli strumenti e della comunicazione.
Si riconfermano anche per questa edizione le iniziative collaterali di Ferrara Aperta per Restauro, che vedono l’apertura straordinaria gratuita, anche serale, di musei, pinacoteche e palazzi storici cittadini durante tutti i quattro giorni di manifestazione.
Per maggiori informazioni www.salonedelrestauro.com