Un mondo pieno di particolari e di spunti riflessivi è il mondo di Diego Toscani, dove la componente artistica è fondamentale tanto quanto quella tecnica dove predominano il disegno a mano libera, la china e il pastello su carta.
La ricerca di questo giovane artista ligure rinsalda un forte percorso contenutistico che ci permette di dare una rilettura piacevole alle sue esperienze di vita, alle sue sensazioni.
Noto un'evoluzione rispetto al lavoro artistico precedente dell'artista Toscani: nei suoi oli sviluppava il concetto di esplorazione dell'essere umano partendo dalla carne, dalle movenze del viso e del corpo e basandosi sulla teoria de “I fondamenti della fisiognomica” di Rudolf Kassen: indagando sull'individuo e intercettando i sentimenti e le pulsioni che si palesano nelle espressioni declinate dalla carne.
I personaggi che disegna nella sua ultima produzione invece sono “Presenze” che scivolano fino ad adagiarsi sui fogli di carta da spolvero in modo del tutto spontaneo, come spontanea è la linea abbozzata sapientemente nelle forme e nelle anatomie. Sono donne, sono uomini che raccontano di sé e che sfilano empaticamente sui fogli in linea con la personalità di un artista schietto, autentico.
La matrice illustrativa e grafica emerge più che mai e sa inebriare piacevolmente il fruitore che può osservare le ambientazioni fantasiose e gli individui silenti che popolano le sue opere. L'idea del disegno su carta (accurata scelta per la mostra meneghina in Galleria Statuto13 in Brera), con formato verticale ci porta allo stilema dell'arte giapponese; (si pensi a Katsushika Hokusai.
Negli ultimi lavori si evince una ricerca di purezza, una purificazione che nasce dalla sofferenza interiore dell'uomo e dunque dell'artista. Toscani, sempre affascinato dal “Umano”, vuole che ci si lasci ghermire, ma con delizia dei sensi, da quelle immagini e da quelle sensazioni che spesso sono all'origine di un costrutto e di un tratto distintivo o di una particolare scena artistica figurativa che ci conduce a una profonda intimità che sa mescolarsi alla Psiche umana. Quella psiche che può essere capace anche di tanta bellezza, nonostante le frequenti brutture che imperversano nella società d'oggi.
Diego Toscani nasce a Genova nel 1973. Artista autodidatta, nel proprio percorso inizia esponendo per la strada nelle cittadine della riviera ligure e nei locali del centro storico di Genova. Il suo lavoro parte dall’esplorazione dell’essere umano, prima la complessità e le espressioni del corpo e del volto quindi gesti e movimenti secondo le proprie esperienze e gli studi di fisiognomica tra cui i concetti del Prof. Rudolf Kassner. Nel febbraio del 2001 viene colpito dalla sindrome di Guillaume-Barre perdendo progressivamente il controllo del sistema nervoso periferico, durante la convalescenza, nell’assenza delle normali percezioni sensoriali la concezione della propria arte cresce e cambia radicalmente, abbracciando in un solo gesto tutti i significati sacrali, sensuali ed esistenziali legati alla carne dell’uomo. Attualmente vive e lavora a Santa Margherita Ligure.
La mostra "Presenze al cospetto dell'anima" è a cura di Massimiliano Bisazza.