Nella ricorrenza del 70°anniversario della Liberazione, 1945–2015, e in omaggio al tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, Comune di Milano | Cultura, Servizio Musei Storici, e A.N.P.I. | Associazione Nazionale Partigiani Italiani - Comitato Provinciale di Milano, in collaborazione con Archivio del Lavoro, ISEC e INSMLI, presentano la mostra “Dal pane nero al pane bianco. L’alimentazione in Italia tra fascismo, guerra e liberazione”, dal 22 aprile al 28 giugno 2015 presso gli spazi espositivi al pianoterra di Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento, via Borgonuovo 23, Milano.
Attraverso l’intreccio di fonti diverse – immagini, fotografie, testi, documenti e oggetti d’epoca – l’esposizione, curata da Roberta Cairoli, Debora Migliucci e Anna Steiner, intende ricostruire il quadro dell’alimentazione nel periodo compreso tra il 1935 e l’immediato dopoguerra, dalla politica autarchica del regime fascista alle condizioni di vita durante il secondo conflitto mondiale, in parallelo con le vicende relative alla caduta del fascismo e alla Resistenza, soprattutto nella sua dimensione di “guerra alla guerra”, fino al difficile ritorno alla normalità, con un’attenzione specifica alla realtà di Milano. Particolare rilievo è dato alle immagini di forte carattere simbolico e comunicativo al fine di restituire nel suo complesso il patrimonio valoriale della Resistenza, rafforzando il legame tra identità, memoria e storia. Una parte del materiale esposto, sia fotografico che documentale, è inedito e pertanto consente di valorizzare un patrimonio archivistico ancora inesplorato.
“Una mostra che lega storia, racconto, memoria e tradizione in un unico progetto , capace di raccontare la storia del nostro passato seguendo l’inedito filo rosso dell’alimentazione – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un’esposizione pensata per raccontare come eravamo e per capire come siamo diventati, dopo settant’anni di libertà conquistata mangiando il ‘pane nero’ della guerra”.
La mostra, composta da moduli tematici e appositamente strutturata per facilitarne il carattere itinerante, si articola in sei sezioni: 1) “Mangiare all’italiana”: l’autarchia alimentare tra propaganda e realtà; 2) “Saperi e sapori”: la scuola in prima linea; 3) ”Manca il pane”: il regime alimentare negli anni della guerra e dell’occupazione; 4) “Guerra alla guerra”: Pane e Resistenza; 5) “Il gusto della libertà”: il pane nero diventa pane bianco; 6) “Si fa presto a dire fame”. Delle prime cinque sezioni sono curatrici Roberta Cairoli e Debora Migliucci; la sesta è a cura di Anna Steiner - Studio Origoni Steiner e Uliano Lucas.
Eterogenei e di diversa provenienza son i materiali in mostra: giornali e riviste femminili d’epoca fascista, ricchi di messaggi pubblicitari, orientati a indirizzare i consumi verso i “genuini e salutari prodotti italici”, e di consigli diretti alle sorridenti massaie italiane per risparmiare, evitare sprechi e preparare “gustose” ricette autarchiche; temi, dettati, poesie, copertine illustrate di libri e quaderni scolastici che rispecchiano le direttive del regime e le parole d’ordine della propaganda fascista in tema di autarchia ed economia di guerra; tabelle dei dati relativi al costo della vita e agli indici di consumo dei generi alimentari che mettono in luce il drastico calo del tenore alimentare della popolazione italiana a dispetto della propaganda; riproduzioni di tessere annonarie; documenti d’archivio relativi, per esempio, al numero delle mense collettive, dei ristoratori di guerra e delle mense aziendali presenti a Milano durante la guerra e nel dopoguerra.
Numerose le fotografie – in gran parte provenienti dalla raccolta fotografica dell’Insmli – con soggetti diversi: partigiani che consumano il rancio; lunghe file davanti ai negozi in attesa delle razioni di cibo ecc.; manifesti e locandine riprodotti da artisti e intellettuali di rilievo sul tema della Resistenza, dei lager, e della Liberazione. “Nella ricostruzione storica del tragico periodo vissuto dal nostro Paese a seguito dell'avvento del fascismo - spiega Roberto Cenati, Presidente di ANPI Provinciale di Milano - abbiamo evidenziato le drammatiche condizioni di vita, le sofferenze e i lutti arrecati agli Italiani, soffermandoci anche sulla straordinaria e unitaria risposta che allora si seppe dare, resistendo alla guerra, alla fame, al nazifascismo. E questo è il messaggio più forte e di grande attualità per tutti noi che ci viene dalla lotta di Liberazione: il dovere di opporsi e resistere sempre alle ingiustizie, ai soprusi, alle discriminazioni, ai servilismi, se si vuole raccogliere l'eredità lasciataci dai Combattenti per la Libertà.”
A corollario della mostra un ricco palinsesto di appuntamenti collaterali: tre conferenze tematiche, a ingresso libero, il 29 aprile, il 6 e il 13 maggio 2015, ore 17.30, presso la Sala Conferenze di Palazzo Moriggia e quattro visite gratuite guidate alla mostra, nelle domeniche del 3, 17 e 31 maggio e del 14 giugno 2015, dalle ore 10 alle 12.