La materia che si piega alla creatività e alla capacità manuale dell’artista-artigiano: questo il focus della mostra allestita da ARCgallery in occasione del Fuorisalone Porta Venezia In Design District.
Sorprendenti manufatti, pezzi unici o in tiratura limitata, realizzati in materiali diversi in cui emerge la valenza del lavoro fatto a mano. La mostra ospitata negli spazi della nuova galleria temporanea milanese ARCgallery intende mettere in luce la figura dell’artigiano contemporaneo in un processo creativo che presuppone la conoscenza empirica dei materiali e la capacità manuale di trattare la materia scelta per dare corpo al progetto artistico sviluppato tra astrazione e fattibilità, tra teoria e pratica da formidabili interpreti contemporanei.
Ad esporre sono stati invitati alcuni artisti/artigiani che hanno condotto la loro ricerca artistica nella direzione di avvicinare la cultura del progetto alla capacità del fare, sperimentando lavorazioni e accostamenti inediti di materiali diversi come ferro, bronzo, tessuto, creta, ceramica e vetro con inimmaginabili risultati finali.
Ecco che i mobili e i complementi d’arredo in ferro e bronzo di Barbara Abaterusso dalla sorprendente leggerezza dialogheranno con le fiabesche sculture luminose in stucco di Christiane Held e con le creazioni artistiche in legno e resina di Livia Romilde Vaccaro. E ancora elementi d’arredo in legno con un forte contenuto artigianale di A-Man e Lamber.
Architetto e designer, salentina d’origine ma romana d’adozione, Barbara Abaterusso elabora un suo personalissimo codice decorativo non solo estetico ma anche di comunicazione in cui l’antica arte tessile del pizzo ritorna a parlare attraverso una rivisitazione contemporanea ottenuta con tecniche e materiali sorprendenti che si traduce in oggetti di decorazione. Prendono così vita elementi d’arredo particolari, pezzi unici o in pochi esemplari che mantengono intatta la poetica decorativa e la leggerezza del pizzo e del merletto pur assumendo la consistenza del metallo. Dopo anni di ricerca su materiali e lavorazioni, la designer romana è approdata infatti alla messa a punto di sofisticate tecniche di lavorazione dei metalli (ferro e bronzo) che hanno permesso la progettazione e realizzazione di complementi d’arredo come tavoli, mensole, sedute, lampade e lampadari.
"La mia educazione è il frutto di due culture diverse, una dell’Italia del Sud e l’altra Mitteleuropea, che da tutta la vita cerco di conciliare come donna e come designer. Lo testimonia il mio percorso che, partendo dalle tecniche decorative tradizionali, si è gradualmente spostato verso una ricerca sempre più approfondita sui materiali, sperimentando accostamenti audaci e azzardati tra elementi solo in apparenza incompatibili ma che, attraverso misteriose reazioni alchemiche, danno vita a sorprendenti risultati di armonia estetica e concettuale” racconta di sé Barbara Abaterusso.
In lei è ancora vivo il ricordo delle donne della sua famiglia che usavano riunirsi con amiche e vicine di casa per dedicarsi al ricamo, all'uncinetto, al cucito. Lavori spesso eseguiti per eventi familiari come matrimoni e nascite, o semplicemente per rendere più bella la propria casa, o fare un regalo con il proprio tempo e le proprie mani. La memoria di questi meravigliosi e assolati pomeriggi dell’infanzia è rintracciabile oggi nel suo lavoro di progettista d’interni e complementi d’arredo. Non a caso il nuovo atelier di via Monserrato, nel cuore di Roma, è un luogo della reminescenza, tanto è forte il richiamo tra lo stile architettonico con volte e colonne di granito molto vicino a quello dei palazzi del Salento, terra d’origine, e le opere esposte, che riprendono i temi del pizzo e del cucito, riconducibile all’universo femminile.
Christiane Held Nasce e vive ad Augusta (Germania), città fondata dai Romani sulle sponde del fiume Lech, ricca di testimonianze storiche di varie epoche. Dopo la maturità artistica, si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Successivamente il richiamo dell’arte medievale e rinascimentale la porta in Toscana per approfondire la conoscenza dell’affresco e delle diverse tecniche murarie dello strappo e dell’encausto.
Dalle prime sperimentazioni con la pittura ad olio, passa quindi a lavorare con pitture a secco fino ad approdare allo stucco, un materiale che trova ideale per interpretare il suo particolare codice estetico. La sua arte parla un linguaggio intimo e delicato che invita al silenzio e alla meditazione in un continuo dialogo introspettivo che, attraverso l’intermediazione della natura, tende ad una dimensione spirituale.
Livia Romilde Vaccaro, milanese di nascita, incomincia a dipingere circa 25 anni fa. Negli anni ’80 apre, nel cuore di Milano, un atelier creativo che divide con altri tre pittori d’arte contemporanea che dipingono su tela. Livia sperimenta altri supporti e altri materiali, dal lino ai materiali sintetici, dai pannelli di legno al muro direttamente. Nel 1993 collabora con lo stilista Nicola Trussardi per realizzare diversi scenari con soggetti musicali per la serata di inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala di Milano.
La sua passione per la pittura soprattutto su legno la spinge a continue sperimentazioni ed è in questo modo che approda all’elaborazione di una tecnica personale creando la collezione d’arredo artistico SHINE UP. Recente la prestigiosa collaborazione con l’azienda San Pellegrino per la quale ha realizzato complementi d’arredo utilizzando immagini di storiche campagne pubblicitarie.