I quattro musei di arte contemporanea dell'area metropolitana torinese – la GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e la Fondazione Merz – ospitano Tutttovero la nostra città la nostra arte Torino 2015, una grande mostra curata da Francesco Bonami, in collaborazione con un comitato scientifico formato da Danilo Eccher, Marcella Beccaria, Irene Calderoni e Beatrice Merz.
La mostra - che si terrà alla GAM e al Castello di Rivoli dal 25 aprile all'8 novembre 2015 e alle Fondazioni Sandretto e Merz dal 25 aprile all'11 ottobre 2015 - declina l'interpretazione artistica del concetto di vero, o della realtà, lungo due secoli: dal 1815 al 2015. Per Tutttovero il curatore ha selezionato, dall'immenso e diversificato patrimonio artistico di cui sono ricchi i musei pubblici e privati torinesi, le opere che raccontano come il mondo è mutato, trasformandoci e trasformando il concetto di realtà nella nostra cultura e società.
Tutttovero parte dal 1815, l'anno in cui Napoleone è sconfitto a Waterloo e inizia la storia dell'Europa moderna e contemporanea, e arriva al 2015, anno in cui l'Europa deve affrontare una realtà mondiale in drammatico cambiamento. Bonami sottolinea: "al tempo di Expo 2015, Torino e il Piemonte accettano la sfida di non importare cultura ma di esporre e mettere in mostra ciò che la propria cultura civile, pubblica e privata, ha saputo costruire nel tempo. Se Expo 2015 è dedicata all'alimentazione, Torino e il Piemonte interpretano questo soggetto offrendo il miglior cibo per lo spirito umano, che da milioni di anni si è rivelato indispensabile alla crescita e alla sopravvivenza dell'umanità, l'arte".
Ognuna delle quattro sedi espone una selezione di opere che meglio rappresenta la propria identità museale.
La GAM presenta, parallelamente alle collezioni permanenti, l'archeologia moderna e contemporanea del concetto di vero: fotografie storiche, video di artisti. Il percorso riporta il museo alle sue origini utopiche e sperimentali e immerge il pubblico in un'esperienza attiva di riflessione e approfondimento. Come evidenzia il curatore "la GAM diventa il simbolo della dinamicità dove è il pubblico a sperimentare il proprio desiderio di mettersi in relazione con l'arte e la storia".
Il Castello di Rivoli e i suoi immensi spazi simboleggiano, nella selezione di opere, che la realtà è anche ciò che è capace di rinnovarsi senza cambiare, architetture di grande respiro e sculture di grandi dimensioni esaltano la vocazione alla permanenza: "un museo dove si torna e si ritorna a rivedere capolavori eccezionali che solo lì si possono godere nella loro pienezza e unicità".
Le due Fondazioni private, Sandretto Re Rebaudengo e Merz, presentano mostre che riflettono le loro specifiche identità, accogliendo anche opere di GAM e Rivoli, per sottolineare la sinergia unica che Torino e il Piemonte hanno sempre voluto fecondare e stimolare, nella convinzione che l'Arte sia patrimonio pubblico, di condivisione sociale e culturale.
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo espone installazioni di artisti delle più recenti generazioni incentrate sulla narrazione che l'indagine contemporanea suggerisce intorno al concetto di vero e di ricostruzione della realtà.
La Fondazione Merz presenta lavori di Mario e Marisa Merz e riflette sul dialogo artistico della coppia di autori, confrontandone le opere con quelle di artisti che provengono dalle collezioni degli altri tre Musei.