Lei più di ogni altra artista la si può definire metamorfica e surrealisticamente attraente nella sua forza vitale dell'esprimersi come forza incessante di bellezza e di energia, così di Marisa Laurito non sappiamo proprio tutto: l'abbiamo vista come attrice, conduttrice, ottima chef ma ci sfuggiva il suo talento di designer e artista che presenterà durante il Salone del Mobile nella sua mostra personale "Casa Laurito MI.TO" alla Galleria Paola Colombari martedì 14 Aprile presso lo Spazio di Filmmaster Group a Milano e curata da Paola Colombari.
Dopo Milano la mostra sarà itinerante nell'autunno nella città di Torino in uno spazio museale. Marisa Laurito inizia la sua passione per la pittura e il design fin dall'infanzia e cresciuta fin da giovane alla ricerca inconscia di un mondo onirico con cui convivere tra il sogno e la realtà, troverà presto nel teatro di Eduardo de Filippo l'inizio del suo lunghissimo viaggio nel mondo delle Arti, in quella dimensione affascinante che insieme alla letteratura, la poesia, la musica la danza, la porterà verso una dilatazione come un insieme di linguaggi magici alla ricerca di una visione lucidamente attonita oltre il reale dell'espressione.
Nel 1985 acquisisce popolarità lavorando a fianco di Renzo Arbore in "Quelli della Notte" un programma che sarà parte fondamentale per la sua crescita culturale scherzosa, ludica, rocambolesca, dadaista sotto la genialità di Arbore che condusse la trasmissione tra personaggi inventati e surreali alternandoli con brani eseguiti dalla New Pathetic Elastic Orchestra e con scherzi e sketch di comici. L'instancabile genialità poliedrica di Marisa Laurito seguirà tra il 2006/9 portando in scena Menopause the Musical, per la regia di Manuela Metri e "la Vedova allegra" prodotta dall'Arena di Verona per la regia di Gino Landi, dove ha ricevuto un successo personale nel ruolo di Niegus, per la prima volta interpretato da una donna. Nelle stagioni teatrali a seguire quando interpreterà il ruolo di Consolazione; nel 2005 ritornerà a collaborare con Renzo Arbore nel suo nuovo programma Speciale per me - Meno siamo meglio stiamo, la sua instancabile recitazione passerà anche attraverso una ventina di film e nel 1991 è stata la partner di Antonio Banderas nella pellicola "Terre Nuove" ottenendo il premio come migliore attrice e protagonista Straniera al Festival del Cinema di Bogotà.
"Une grande Kermesse" di esperienze che come in una regia kafkiana dopo un lungo viaggio Marisa Laurito partorisce come per incanto la sua parte più nascosta ma sempre vissuta nell'inconscio, il segno, il vivere la forma nella dilatazione dello spazio e trasformarla in forme viventi: L'Arte e il Design. Non ultima la sua partecipazione all'Esposizione Triennale delle Arti Visive a Roma a dicembre in cui rivelerà "Il direttore artistico Daniele Radini Tedeschi mi ha invitato e non lo ringrazierò mai abbastanza", confessa emozionata.
Perfettamente in linea con le tendenze dell'Art Design Marisa Laurito presenterà nella mostra "Casa Laurito MI.TO" alcune opere di Design insieme alle sue opere pittoriche creando un connubio perfetto con la nuova tendenza postmoderna, un melting pot tra Arte e Design.
Vasi in silicone dai colori fantastici e forme indefinite che fanno sognare, nei colori del tramonto dai rossi ai lilla, alle intensità dei "blu Klein" fino ai viola scuri, alle magiche e leggere forme trasparenti che sembrano oggetti liberty appartenuti a Leonor Fini, a leggerezze floreali che sembrano vetri di Renè Lalique.
"Amo il silicone perché è una pasta cremosa su cui lavorare. I miei lavori in genere sono coloratissimi. L'importante per un artista è la ricerca, un po' come essere degli esploratori. Sono finalmente in touch con tutto quello che più' amo e sento".
In mostra una serie di opere pittoriche ci faranno vivere un'atmosfera tra il reale ed il fantastico, una visione lucidamente attonita tra Realismo magico e sogno. Le tele di Marisa Laurito sono un po' come lei: allegre, coloratissime, ludiche, scenografiche sottilmente provocatorie e ruotano intorno alla figura femminile con delicatezza e poesia. Una poesia quasi infantile, un poco melanconica e colta in un profumo di surrealismo sudamericano , dove il racconto dei personaggi da lei dipinti ci parlano e nascondono parole, pensieri oltre al reale. Bellissima l'opera della "Signora Sette" che seduta sulla sedia ti guarda sognante come da un mondo lontano e con il suo vestito rosso ed un ventaglio in mano ricorda un personaggio uscito dalla penna di Gabriel Garcia Marquez in "Cent'anni di Solitudine".
Altri dipinti in mostra come "Ristorante", "la Pazza", "O mare", "Concettina" e"Ballerini tra le nuvole" fantasiosi e surreali ci fanno sentire la sua energia verso la libertà. "Questa è la pittura della Laurito, un'apparenza di avvolgente comunicativa cromatica e figurativa, su un messaggio fortemente critico del vivere".
In mostra anche una sezione dedicata ai gioielli e alle lampade trasparenti in un affascinante allestimento presso lo Spazio SLS - Shopping Lifts Spirit in via Maroncelli 3, una scelta di gioielli in silicone colorati dalle forme affascinanti e creative che testimoniano come "i suoi lavori sono la perfetta trasposizione del suo "genio" creativo a 360 gradi: trascendenza della sua anima sulle assi di un palcoscenico da cui dirige vita e opere". Lampade trasparenti scendono dal soffitto con teatralità e leggerezza, trasparenza e colori pastelli che ci portano in un mondo magico e poetico, ricordandoci le opere di Lalique e Gallè. Marisa Laurito sarà invitata come artista italiana a realizzare una grande installazione che inaugurerà 1'8 maggio nel Padiglione del Guatemala alla 56° Biennale di Venezia dell'Arte Contemporanea e parteciperà al progetto permanente le "Colonne dell'Arte" promosso dalla Regione Lombardia presso il "Palazzo Lombardia" durante l'Expo.