Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare Family Lexicon, la doppia mostra personale degli artisti americani Esther Pearl Watson e Fred Stonehouse, a cura di Michela D’Acquisto.
La mostra propone un nuovo corpo di lavori volti a indagare il lessico famigliare dei due artisti, inteso come il complesso di espressioni e termini propri della dimensione intima di ogni famiglia. La pittura confessionale e spiccatamente naïf di Esther Pearl Watson attinge dagli anni della sua peculiarissima adolescenza, trascorsa on the road fra Italia e Texas, nell’orbita del padre, inventore di dischi volanti costruiti con motori e rottami di automobili.
I ricordi di Esther si dipanano sullo sfondo di cittadine di provincia assonnate e infinite pianure texane, i cui cieli sono sempre dominati dalla rassicurante presenza di navicelle spaziali: duplice emblema, queste, del legame tra lei e il genitore, primo ispiratore di forza creativa della sua vita, e di quello fra lei stessa e la giovane figlia, che fin da bambina ha imparato ad associare la Watson ai suoi ufo. Anche la ricerca artistica di Fred Stonehouse, uno dei capisaldi della folk art americana contemporanea, trae origine dall’attività preferita della sua infanzia: fingere di fare parte di una famiglia immaginaria, dai membri solo in apparenza somiglianti ai suoi reali genitori, con eccentricità e stravaganze del tutto inventate.
Prendendo in prestito elementi dalla sua educazione cattolica, dalle fiere di paese e dai racconti popolari, Fred inserisce questi personaggi, bizzarri come soltanto i parenti sanno essere, nei boschi e nelle paludi del suo Wisconsin, facendoli muovere dalla stessa logica che governa i sogni.
Fra le numerose similitudini che li accomunano, entrambi insegnano arte e possono vantare di essere stati pubblicati sulle pagine di culto di BLAB!, l’antologia di arte e fumetti di Monte Beauchamp. Irriverenti e visionari, Esther e Fred si ispirano all’outsider art, a quell’arte che meglio di tutte sa raccontare il quotidiano autobiografico, apertamente romanzato e filtrato attraverso la lingua vernacolare.
In galleria saranno presenti dipinti, installazioni site-specific e lavori su carta.
Esther Pearl Watson (Francoforte, 1973) vive e lavora a Los Angeles. È considerata dai critici un’artista insider-outsider, in quanto usa un linguaggio pittorico autodidatta, nonostante il diploma in pittura ottenuto al California Institute Of The Arts di Valencia (California). Oltre a insegnare all’Art Center College Of Design di Pasadena (California), Esther è autrice di numerosi fumetti, fra i quali la pubblicazione di culto Unlovable. Tra le principali mostre personali: nel 2014, It’s Not A Circus Without A Big Top, Webb Gallery, Waxahachie (Texas); nel 2012, Fort Beavatron, CalArts Mint Gallery, Valencia (California); nel 2010 Big Dreams, Sandra Lee Gallery, San Francisco; nel 2009 Visions Of The Future, Billy Shire Fine Art, Los Angeles; nel 2007, The Weirding Field, La Luz De Jesus, Los Angeles. Tra le principali mostre collettive: nel 2013, Incognito, Santa Monica Museum Of Art, Santa Monica (California); nel 2012, House: Home, NYU Kimmel 8th Floor Gallery, New York; nel 2007, BLAB!, Copro Nason Gallery, Santa Monica (California).
Fred Stonehouse (Milwaukee, 1960) vive e lavora a Milwaukee, in Wisconsin. Diplomato in pittura all’UW-Milwaukee, attualmente Fred insegna disegno e pittura all’UW-Madison (Wisconsin). I suoi lavori fanno parte di numerose collezioni private, come quella di Madonna, e pubbliche: Mary And Leigh Block Museum Of Art, Evanston (Illinois); Milwaukee Art Museum, Milwaukee; San Jose Art Museum, San Jose (California), per citarne solo alcune. Tra le principali mostre personali: nel 2013, The Deacon’s Seat, St. Ambrose College, Davenport (Iowa); nel 2012, Blood Relatives, Taylor Bercier Fine Art, New Orleans; nel 2011, Marsh Night, Koplin Del Rio Gallery, Los Angeles; nel 2010, Marshland, Howard Scott Gallery, New York; nel 2007, Selections From The Natural History Portfolio Of Marshall Deerfiled, Tory Folliard Gallery, Milwaukee. Tra le principali mostre collettive: nel 2014, Don’t Wake Daddy IX, Feinkunst Kruger, Amburgo; nel 2013, Vice And Virtue, Northern Illinois University Art Museum, DeKalb (Illinois); nel 2007, BLAB!, Copro Nason Gallery, Santa Monica (California).