Grazia Marchianò
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Grazia Marchianò

Grazia Marchianò (Libera Docenza in Estetica, Università di Roma La Sapienza 1971).

Ha studiato filosofia a Milano, laureandosi a Roma La Sapienza con una tesi sull’ “Anti-umanesimo nelle poetiche della narrativa francese del dopoguerra”, Relatore: Armando Plebe.

Borsista biennale dell’ISMEO ha frequentato corsi di filosofia e religioni comparate alla Visva Bharati University, Shantiniketan (India), perfezionandosi negli anni successivi nei Centres for Advanced Studies in Philosophy a Madras e Shantiniketan.

Rientrata in Italia ha pubblicato la sua opera prima, Il codice della forma (Dedalo, 1968), collaborando alle pagine letterarie di Paese Sera e Tutto libri di “La Stampa”, alle riviste “Il Mulino” e “Tempo Presente”.

L’armonia estetica. Lineamenti di una civiltà laotziana e La parola e la forma sono usciti da Dedalo nel 1973 e 1977 rispettivamente, seguiti da La cognizione estetica tra Oriente e Occidente (Guerini, 1987), e Creatività. Le basi poetiche della mente (Riza, Milano 1987).

Incaricata e poi associata nelle Università della Calabria e di Genova (Lettere), ha conseguito l’ordinariato di Estetica nel 1990 all’Università di Siena-Arezzo dove ha insegnato anche Storia e Civiltà dell’Asia Orientale fino al 2002.

Ha presieduto l’Associazione Italiana di Estetica (AISE), ha coordinato il progetto bilaterale di studi umanistici tra le Università di Siena e Kyoto, ha ricoperto incarichi scientifici nell’Associazione Internazionale di Estetica, tenendo conferenze in quattro continenti.

Negli anni di formazione in India, ha assorbito il metodo di indagine comparativa di Ananda K. Coomaraswamy, di cui ha tradotto e introdotto svariate opere in Italia. Suoi maestri di riferimento sono stati Paramahansa Yogananda e nell’advaita vedanta Nisargadatta Maharaj, di cui ha tradotto e introdotto i dialoghi filosofici Io sono Quello (1981).

Di Osho Rajneesh ha introdotto La dottrina suprema (Rizzoli, 1982).

Negli anni dell’attività accademica, ha dato un forte impulso a introdurre e diffondere in Italia e nei circoli accademici europei le scuole e le correnti dell’estetica asiatica antiche e moderne. Per questo suo contributo agli East-West Studies ha ricevuto il dottorato honoris causa dalla Open University, Edimburgo nel 2004.

La sua opera principale negli anni Novanta è Sugli orienti del pensiero. La natura illuminata e la sua estetica, pubblicata nella collana in sei volumi da lei diretta da Rubbettino “Saggi brevi di estetica comparata”, ai quali si aggiungono La rinascenza orientale. Pionieri lungo tre secoli, Aesthetics East § West, Istituti Poligrafici internazionali, Pisa-Roma 1996-97 e svariati saggi in inglese.

Il sodalizio intellettuale con Elémire Zolla durato un quarto di secolo ha rafforzato la sua visione di un umanesimo senza frontiere e l’impegno a una conoscenza non distorta dei grandi lasciti filosofici e spirituali asiatici, indagando sulle consonanze nascoste tra saperi scientifici ‘di confine’ e le vie al ‘risveglio’ nel buddhismo pan-asiatico. Interprete del pensiero di Elémire Zolla, di cui ha raccolto e commentato tutti gli scritti apparsi sulla rivista “Conoscenza religiosa”, Edizioni di Storia e Letteratura (Roma, 2006), e curatrice dell’opera omnia pubblicata da Marsilio (Venezia) dal 2012, ha costituito presso il Fondo Scritti Elémire Zolla un cenacolo di giovani studiosi avviandoli a ricerche avanzate nella apertura sincretista del pensiero dello scrittore, pubblicando quattro fascicoli di “Conoscenza religiosa”, nuova serie, l’ultimo dei quali (gennaio 2012) accoglie un Dizionario zolliano di parole chiave.

Nel decennale della morte di Zolla, la cui opera è stata riconosciuta dall’UNESCO “bene culturale dell’umanità”, ha promosso e allestito a Montepulciano un convegno internazionale (2012) al quale hanno partecipato protagonisti emeriti del pensiero contemporaneo e giovani ricercatori italiani.

Il buddhismo shingon giapponese, dopo l’iniziazione ricevuta in un monastero a Koyasan, le ha dischiuso vie di ricerca in cui la riflessione filosofica, il risveglio alla consapevolezza e la pratica meditativa sono congiunte.

Su questa linea è intervenuta a convegni della Fondazione Eranos, Ascona e ha coordinato una serie di incontri interdisciplinari all’Abbazia di Spineto (Sarteano), dove ha promosso il seminario internazionale Semi di ecologia umana nel pensiero olistico di Elémire Zolla (2014) in collaborazione con la Fondazione Eranos, Ascona e la Fondazione Vocaciòn humana, Buenos Aires.

Ha donato la biblioteca di 10000 volumi di Elémire Zolla ad Accademia Vivarium novum, Villa Falconieri (Frascati), allestendo il convegno internazionale Il conoscitore di segreti. Elémire Zolla 1926-2002 curandone gli Atti (2023).

Svolge da anni libera attività di promotrice di una visione conciliatrice tra le vie più avanzate della scienza e quelle della spiritualità panasiatica tradizionale.

Per il suo ultimo libro: Interiorità e finitudine. La coscienza in cammino: orizzonti eurasiatici (Rosenberg§Sellier, Torino 2022) ha conseguito il Premio Eugenio Montale (2023).

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