Renata Fabbri è lieta di annunciare Presentimento, la prima mostra personale di Matilde Sambo (Venezia, 1993) presso la galleria. L’esposizione, che comprende sculture in bronzo, lavori tessili, disegni e incisioni, si concentra su temi fondamentali della ricerca dell’artista, come l’evoluzione umana, il legame con la natura e la coesistenza con altre forme di vita.

La pratica di Matilde Sambo si esprime attraverso molteplici linguaggi, dalla scultura al video, dal suono alla performance, indagando il corpo come luogo di convergenza tra memoria, evoluzione e coscienza. I suoi lavori intrecciano elementi mitologici, rituali e visioni oniriche, creando mondi sospesi in cui l’irrisolto e l’incompiuto diventano oggetti di celebrazione. Con un metodo archeologico, l’artista scava nella memoria collettiva per rivelare storie universali e trasformazioni intime. Le sue sculture, custodi di una memoria sepolta ma accessibile, evocano identità in divenire, invitando a riflettere sulla fragilità umana e sulla rete invisibile che ci lega agli altri regni viventi.

Presentimento segna il compimento della trilogia Dormiveglia, avviata con Assopimento (2022) e proseguita con Fulgur (2023). In questo ciclo di opere, Sambo indaga il delicato confine tra realtà e immaginazione, esplorando uno spazio temporale intermedio in cui il corpo si abbandona al rilassamento. I sensi si spengono gradualmente, così che gli stimoli continuano ad essere elaborati in un limbo di attività tra percezione e coscienza. Il presentimento, inteso come una sensazione premonitrice che emerge dall’inconscio, caratterizza il terzo capitolo in cui Sambo esplora il sogno nelle sue molteplici declinazioni. Da percezione inizialmente indefinita, il presentimento si cristallizza, assumendo la forma di un impulso concreto che risveglia la coscienza e guida mente e corpo oltre i limiti del visibile e del conosciuto.