Il progetto per il sostegno e la promozione dei giovani artisti, che dal 2018 unisce il Maxxi e Bulgari e che negli anni ha lanciato tanti nuovi talenti sulla scena internazionale, torna per la sua quarta edizione.
Sono Riccardo Benassi, Monia Ben Hamouda e Binta Diaw i tre finalisti.
Ad aprire il percorso espositivo è Assenzahah Essenzahah di Riccardo Benassi. All’interno del montacarichi del Museo due cani robotici eseguono delle coreografie create dall’artista, muovendosi nello spazio accompagnati da un componimento musicale e da un testo laser proiettato sulle pareti.
Al centro dello spazio l’opera di Binta Diaw, intrisa di memoria personale e collettiva: si intitola Juroom ñaar ed è ispirata a un evento storico del 1819 commemorato dall’artista con sette colonne di carbone. Sette sono infatti le donne del villaggio senegalese di Nder le quali morirono dandosi fuoco per evitare la schiavitù a seguito dell’invasione dei Mori.
Con Theology of collapse (the myth of past) I-X di Monia Ben Hamouda si conclude il percorso della mostra. L’opera è composta da dieci pannelli di ferro intagliati a laser con motivi ispirati alla calligrafia islamica e alle moschee. Le lastre sono installate sulla parete di fondo della galleria, creando un effetto di collasso che rievoca la fragilità delle identità contemporanee.
Al termine del progetto espositivo sarà decretato il vincitore di questa edizione, la cui opera sarà acquisita dal Museo.