Al Taste 2014 di Firenze, la creatività degli organizzatori ospita eventi di moda, design e arte trasformando la città in un unico grande e meraviglioso ristorante. Un'avanguardia creativa e reattiva alle statistiche di crisi, che non si arrende, ma crea, studia, pensa… protagonisti di fashion system, arte, musica, food di qualità, grandi vini italiani, prodotti di nicchia, esperti di cucina o foodie appassionati, chef pluristellati o neofiti dei fornelli, sommelier e produttori ripensano i contorni dell’essere italiani, in un mondo fatto di colori e di sapori, tutti riuniti in un unico contenitore di idee e di novità... signori è Taste 2014!
Apicoltori, mastri birrai, pescatori, sommelier, pastai, cioccolatieri e foodblogger sono i protagonisti del salone del gusto organizzato da Pitti Immagine in collaborazione con il gastronauta Davide Paolini, in programma dal 7 al 10 marzo alla Stazione Leopolda di Firenze. La fiera, giunta alla nona edizione, ospita aziende italiane del settore enogastronomico, produttori di nicchia che esportano in tutto il mondo le eccellenze della nostra cucina. Il salone è un viaggio nelle ricchezze gastronomiche del nostro paese, sia ricette della tradizione che novità: si va dalla crema di tartufo bianco alla polvere di cappero, dal salame al sapore di vino al formaggio al peperone, dalla pasta artigianale ai fichi all'aceto balsamico, dai cioccolatini al limoncello fino alla carne del maiale, la cinta senese, probabilmente già allevata a tempo dei romani. Le prime attestazioni sicure della sua presenza risalgono al tardo medioevo, 1340, quando Ambrogio Lorenzetti ritrasse la specie in un proprio affresco del 1338, chiamato gli Effetti del Buon Governo nel riquadro La campagna ben governata, conservato nel Palazzo Comunale di Siena.
E poi i concorsi, l’arte e il vino. Al Brown Sugar Lounge Bar la ricerca de L’uomo di… vino, l’evento che è stato definito dagli organizzatori di Pitti Immagine il più nuovo come concetto, idea e comunicazione: il concorso si basa sulla ricerca al maschile di un soggetto che è il modello di un'opera dipinta dall’artista Elisabetta Rogai, unica esponente nazionale dell’arte enoica, l’Enoarte da lei inventata in collaborazione con l’Università di Firenze, usando il vino toscano prodotto da Antonella D’Isanto. E inoltre, food e fashion al rinnovato Lungarno Bistrot, una serata dal mood luxury, a metà strada tra il mondo dell’alta moda e quello dell’enogastronomia di qualità. Dall’incontro di queste due espressioni del made in Italy debuttano per la prima volta a Firenze una serie di connubi che giocano con i sensi: dalla vista all’olfatto, dall’udito fino al tatto e – ovviamente – il gusto. E’ il Tribute to Gianni Versace – Food, Fashion & Fine Wine. Una serata dal mood luxury, a metà strada tra il mondo dell’alta moda e quello dell’enogastronomia di qualità.
L’appuntamento per gourmand e appassionati di moda è in uno dei locali simbolo del bon vivre fiorentino, il Lungarno Bistrot; è qui che va in scena la mostra di abiti vintage di Gianni Versace, una collezione privata di vestiti da donna degli anni Ottanta e Novanta, inclusa un'esclusiva giacca indossata da Lady Gaga durante i concerti del suo ultimo tour mondiale. La mostra si avvale della collezione di Antonio Caravano: una raccolta, la sua, che conta 900 accessori e 36 abiti, tra cui le famose camicie foulard in seta che hanno vestito le icone fashion di quegli anni, quando grazie a uomini come Versace la moda visse un’esplosione di creatività made in Italy.
Accanto alla mostra degli abiti avrà luogo la degustazione di alcune “perle” dell’enogastronomia toscana, una selezione del presente e del futuro del made in Tuscany: il cioccolato e il finger food, vini e peperoncini con alcune delle varietà più piccanti e saporite al mondo. Con l’evento del Tribute to Gianni Versace Firenze conferma il suo legame con il mondo dell’alta moda, portando in riva all’Arno i capi del “genio” dopo che nelle ultime settimane il brand è tornato di grande attualità con la sfilata di haute couture a Parigi. Grazie all’allestimento curato da Emporium1919, per una sera il locale verrà trasformato in un atelier dove gli abiti e i prodotti gastronomici si intrecciano per creare una storia di stile e stupore.