In occasione della quarta edizione del “Bioeconomy Day”, lanciato dal Cluster della Bioeconomia circolare Spring in collaborazione con Assobiotec-Federchimica, il 25 e il 26 maggio si terranno a Ravenna, grazie alla collaborazione della Fondazione Raul Gardini, due giornate dedicate alla bioeconomia con dibattiti, tavole rotonde e la premiazione del concorso riservato alle scuole “Bioeconomy4YOU”

Il 21 maggio, il Trail Romagna propone un itinerario lungo la costa per raccontare la relazione tra il nostro territorio e il litorale. Durante il cammino Fabio Fiori leggerà parole antiche e nuove, d'Oriente e d'Occidente tratte dal suo nuovo Abbecedario Adriatico. Mentre Ambrogio Sparagna con la collaborazione dell'Associazione "il Jazz va a Scuola", per annunciare le giornate della bioeconomia condurrà un cammino sonoro, alla testa di una "marching band" di studenti alle prese con strumenti a percussione costruiti in mater-bi, l'innovativa plastica biologica.

Il 25 maggio alcuni tra i principali attori del settore, provenienti dal mondo agricolo, industriale, finanziario e della ricerca si confronteranno sul tema "La bioeconomia circolare pilastro della transizione ecologica" e sulla problematica della degradazione dei suoli.

Il 26 maggio la giornata sarà dedicata a "La Bioeconomia circolare per le nuove generazioni", che coinvolgerà studenti di ogni ordine e grado per parlare di lotta al cambiamento climatico e transizione ecologica. Il convegno si concluderà con la premiazione degli studenti che hanno partecipato al concorso "Bioeconomy 4YOU". Durante le giornate verrà allestita la mostra BioArt Gallery.

Un precedente

Nel 2018 nasce "Darsena in Blu", un progetto educativo triennale dell'Istituto Comprensivo Darsena di Ravenna. L'iniziativa, ideata dalla fondazione Raul Gardini, è iniziata il 15 settembre 2018 con l'incontro fra Gunter Pauli, (imprenditore ed economista belga ideatore del concetto di "Blue Economy" , un'economia circolare ispirata alla natura, dove lo scarto non esiste), e i docenti dell'Istituto, per una sessione formativa basata sull'imitazione dei sistemi naturali, in cui tutto ha valore e non esistono scarti o rifiuti. Questa formazione educativa è stata applicata in numerose scuole negli Stati Uniti, in Europa, in Sud America e in Cina.

Anche questo progetto e la sua realizzazione non nascono senza radici. Ecco una breve parte dell'intervento della Fondazione Gardini, letto da Catia Gori a nome di Eleonora, Ivan, Speranza Gardini: "...Non è strano, non crediate, ripartire da una scuola per cambiare il mondo, nostro padre ha sempre messo al primo posto la conoscenza e i suoi luoghi. Pensate che tra i suoi progetti c'era anche quello di convertire lo stabilimento di Porto Marghera in un Polo universitario e di ricerca all'avanguardia nello studio di nuovi materiali, più leggeri e resistenti. Anche questa barca, finalista alla Coppa America nel '92, è stata costruita con questa idea nello stabilimento Tencara proprio a Marghera. E anche nella sua Ravenna nel 1992 aveva realizzato un Centro di ricerca ambientale attrezzato per ricerche avanzate nei campi chimico, biologico, informatico e di scienze della terra, in collaborazione con l'Università. ..."

Come mi capita spesso, per parlare di quello che accade ora devo partire da lontano. A volte dalle origini. In questo caso il mio lavoro di scrittura sarà minimo. Per comprendere le ragioni delle giornate della bioeconomia, qui a Ravenna, mi affido a frammenti presi da interviste, Lectio magistralis, articoli, rilasciati da Raul Gardini alla fine degli anni 80' e agli inizi degli anni '90. Questo, mi sembra per ora, il modo più corretto per procedere.

Si potrà, così, comprendere la passione che Eleonora, Ivan, Speranza, investono nella direzione della Fondazione Gardini per farsi testimoni autorevoli e tenaci del progetto imprenditoriale del padre.

Frammenti

"Nel prossimo futuro le agro-biotecnologie avranno un ruolo di primo piano. Grazie a loro sarà possibile ridurre drasticamente l'impiego in agricoltura di prodotti chimici... Questo nuovo modo di fare agricoltura, oltre che più ecologico, sarà in grado di offrire all'industria nelle quantità necessarie materie prime rinnovabili e più pulite: detergenti, plastificanti, adesivi, lubrificanti, potranno essere prodotti partendo dalle materie prime agricole. Per non parlare dell'impiego delle biomasse a fini energetici, che in diversi Paesi già costituisce un'importante realtà e che, sotto l'incalzare dell'inquinamento urbano e del rialzo del prezzo del petrolio, si presenta come una necessità- oltre che un'opportunità- ecologica, economica e strategica ormai imprescindibili..."

Leggo oggi, giovedì 5 maggio 2022 sul quotidiano La Repubblica: "Il petrolio rischia di bagnare le polveri alle sanzioni europee contro la Russia e di imbrattare la coesione dell'Unione Europea..."

...Gli interessi del coltivatore diretto della Valle Padana, del farmer della Corn Belt e dell'agricoltore africano che contende palmo a palmo la terra al deserto sono, nel lungo periodo, convergenti. Se gli studiosi, i produttori agricoli, gli industriali, se ognuno di noi saprà fare la propria parte, si aprirà realmente una nuova frontiera per l'agro -bio-industria.

(1987, Lectio magistralis, Università di Bologna)

...Il Green New Deal dice chiaramente che la nostra economia non aiuta la maggioranza dei cittadini, che dobbiamo creare occupazione e che dobbiamo farlo riducendo drasticamente le emissioni e creando milioni di posti "verdi". Il clima è e diventerà sempre più una delle cause della migrazione di massa...

(2019, Alessia Rastelli, La Lettura, Corriere della Sera)

Possiamo risolvere il problema delle eccedenze con l'etanolo da scorte e indirizzare la ricerca sulle piante e l'utilizzo di proteine, grassi e carboidrati in modo assolutamente innovativo. Questa presa di coscienza ci porta dentro l'ambiente, sul versante agricolo-energetico e dell'industria chimica, comunque in alternativa agli idrocarburi.

(1988, Appunti autografi)

Ogni euro speso in energia pulita rafforza la nostra autonomia di decisione. Ogni euro speso per aiutare i nostri partner ad accelerare le loro strategie di decarbonizzazione è un investimento nella resilienza e nella lotta al cambiamento climatico. ... Gli investimenti verdi ci consentiranno una maggiore autonomia strategica. La decarbonizzazione è diventata un imperativo geopolitico....

(Josep Borrel, Werner Hoyer, Neutralità climatica indipendenza energetica, 3 maggio 2022)

I problemi sempre più complessi che il mondo d'oggi presenta non possono essere più risolti solo attraverso uno sviluppo settoriale delle risorse scientifiche e tecnologiche. Cresce l'esigenza di soluzioni globali, di risposte ai bisogni dell'uomo che non siano esse stesse causa di ulteriori squilibri economici, sociali o ambientali, ma sappiano fondere il patrimonio di esperienza e conoscenze proprio di ogni ambito produttivo.

(1989, Articoli su Mondo Economico, Agrodistribution e Il Sole 24 Ore)

I giardinieri della terra

Continuerei ancora e ancora perché il suo progetto imprenditoriale abbraccia le discipline in una visione circolare che tutto comprende: arte, scienza, filosofia, ambiente, salute, alimentazione, previdenza, energia e nuovi materiali: se ne viene tolta anche una sola, si apre un varco disarmonico che tutto annulla. Con determinazione e lungimiranza, partendo da questa città, costruisce "le sfide chiave del mondo". Alla fine degli anni '80 e all'inizio dei '90 Raul Gardini, per i ravennati, Raul, tenta di creare una fucina aperta al mondo in grado di capovolgere la ratio geopolitica sociale economica industriale che ancor oggi crea in ogni parte del mondo guerre, danni climatici, danni ambientali, esodi per carestie ormai irreversibili. Il suo è quello sguardo ben disposto che vede nelle imprese umane la possibilità di rendere fertili i territori della conoscenza, attraverso ricerche in sintonia con i tempi della nostra vita e di quella delle nostre figlie e dei nostri figli, rispettando sempre il respiro della terra.

La sua è la strada green che garantisce sicurezza a tutto il pianeta, ora, in pericolo di sopravvivenza. Questo suo progetto imprenditoriale ci è ancora oggi necessario e Raul Gardini è più che mai persona del nostro tempo, anzi risiede tutt'ora nella sfera di un improbabile futuro.

Qualche tempo fa Michelangelo Pistoletto, presentando una sua installazione davanti alla Chiesa di San Francesco ad Assisi ha detto che gli artisti oggi devono essere i giardinieri della terra.

Ecco, la visione globale di Raul Gardini che in un movimento circolare tutto comprende può tranquillamente essere inserita in un'opera che appartiene al mondo dell'arte come creazione di un ciclo armonico perfetto. E mi ritorna alla mente "Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo": un ciclo di affreschi del '300 di Ambrogio Lorenzetti conservato al Palazzo Pubblico di Siena.