Mostra di grande originalità, che si tiene fino ad ottobre 2021 a Palazzo Panciatichi, Museo Mediceo posto in via Cavour, che riapre la stagione espositiva col rinnovo di alcune strutture di allestimento, con un sistema illuminotecnico di ultima generazione e con accessi automatizzati.
Questa mostra è stata pensata dall’ Accademia NEMO di Firenze, scuola leader in Italia per la formazione nell’arte dell’Entertainment, che ha fornito all’organizzatrice Federica Fabbri, responsabile del corso di Cinema d’animazione presso la NEMO, più di 500 disegni originali della sua collezione. Hanno collaborato all’organizzazione di tutto il materiale, ciascuno per la sua specializzazione, Sandro Cleuzo, animatore Disney, Dreamworks e Warner Bros, Luca Chiarotti e Francesco Mariotti, art directors e insegnanti dell’Accademia, e Francesco Chiatante, storico dell’animazione giapponese e regista.
Un’occasione unica per ammirare disegni di grande valore artistico, come i primi studi per quei film che hanno fatto la storia del cinema d’animazione. La mostra espone infatti illustrazioni realizzate in fase di pre-produzione e produzione di capolavori Disney come “La bella addormentata nel bosco”, “Biancaneve”, “Robin Hood”, “La carica dei 101”, “La spada nella roccia” e alcune delle famose serie tv firmate Hanna-Barbera, oltre a celebri storie giapponesi e a molti altri film come “Alla ricerca della valle incantata”, “Fievel sbarca in America” e “Anastasia”.
Ma non solo. AniMA ripercorre anche la storia del cinema d’animazione, grazie a pezzi unici e di inestimabile valore storico in suo possesso, messi a disposizione del percorso espositivo: dal prezioso fotogramma della prima animazione in senso moderno, Gertie the Dinosaur, che risale al 1914 ed è uno dei circa cento rimasti in tutto il mondo, agli iconici Mickey Mouse dei primi anni ’30, fino ai recenti concept degli ultimi film in 3D. Per fare si che i visitatori godano appieno di questo vasto repertorio, gli organizzatori hanno pensato bene di dotare la mostra di una guida che illustra le fasi non banali di questa forma di Cinema che richiede capacità inventive e tecniche raffinate che solo in parte possono sostituire il disegno manuale, pena una staticità, pur nel movimento, che rischia di trasformare in automi i vari personaggi di fantasia.
Eccetto il mercoledì, giorno di chiusura del museo, il palinsesto propone quotidianamente visite guidate per adulti e numerose attività e laboratori per famiglie e bambini.
A coronamento di questo primo passo, che ha portato a realizzare la Mostra, c’è nell’aria il progetto di creare un Museo dedicato al Cinema di animazione. Un omaggio dovuto, di cui si capisce la necessità addentrandosi nella Mostra.
Centinaia di disegni, frutto dell’estro dei loro creatori, si offrono al nostro sguardo, facendoci accedere a tanti mondi diversi, nei quali vivono protagonisti celebri senza tempo, dallo storico dinosauro Gertie del 1914 a Mickey Mouse, da Pinocchio a Bambi.
Quello che ci dicono alcuni disegni esposti è che trasformare disegni in materiale che sarà un film richiede, non solo un’enorme quantità di disegni per dare origine al movimento, ma anche straordinarie doti di osservazione e sintesi per far sì che i personaggi esprimano con l’atteggiamento del viso e del corpo, le loro intenzioni. A questo si aggiunge, spesso, la necessità di rendere buffi gli atteggiamenti. Come sostengono i curatori della mostra, “l’animazione sembra una magia: i personaggi si muovono, si emozionano, respirano. Semplicemente sono reali, esistono nel loro mondo.” Reali di una realtà del mondo fantastico che essi abitano. E scusate se è poco!