“New Drawings 2018-2019” è il titolo della mostra personale che José Antonio Suárez Londoño concepisce per gli spazi di Galleria Continua.
Per l’artista colombiano il disegno è un’attività quotidiana che pratica con rigore in silenzio e solitudine. A partire dagli anni Settanta utilizzando il disegno ad acquerello, a matita, a inchiostro e l’incisione Suárez Londoño ha prodotto un ricco corpus di opere dando vita ad una sorta di inventario del mondo, un diario poetico e visionario fatto di immagini talvolta accompagnate da minuscole note scritte a mano in francese, inglese o spagnolo. Vasi, mappe, animali, figure che s’intrecciano, piante, forme meccaniche, lettere, indici numerati di campane e nuvole, ballerine sono solo alcuni dei soggetti che animano i suoi lavori.
Nel lavoro di Suárez Londoño si trovano e s’incrociano riferimenti a scrittori, artisti, oggetti, canzoni, notizie, frasi popolari. I suoi quaderni di appunti traggono ispirazione da un ventaglio estremamente ampio di fonti letterarie: i diari di Franz Kafka e Paul Klee; “Le metamorfosi” di Ovidio; “Il mio nome è rosso” di Orhan Pamuk; “Anelli di Saturno” di W.G. Sebald; le poesie di Blaise Cendrars, Arthur Rimbaud e Patti Smith ed ancora Edgar Degas, Rembrandt, Van Rijin, Rainer Maria Rilke, Sam Shepard, Salvador Paniker e molti autori della Beat Generation.
Disegnare è un atto che l’artista svolge nello spazio intimo di un taccuino, di un foglio A4 piuttosto che sulle diverse superfici che incontra: frammenti di materiali che giacciono nel suo studio, come biglietti da visita, petali di fiori, matrici di biglietti e bustine di tè. Nella mostra a San Gimignano per la prima volta José Antonio Suárez Londoño sperimenta formati di grandi dimensioni e presenta un gruppo di disegni inediti realizzati tra il 2018 e il 2019. L’artista espone inoltre 365 disegni eseguiti giornalmente dal 1 gennaio al 31 dicembre 1999 nati dalla lettura de “The Journal of Eugene Delacroix” nell’edizione Phaidon, il diario di quello che è considerato il più grande esponente della stagione romantica francese, Eugene Delacroix: studi su alcuni dei soggetti più cari al pittore d’Oltralpe e schizzi ispirati a momenti della sua vita.
José Antonio Suárez Londoño nasce nel 1955 a Medellín in Colombia, vive e lavora a Medellin. Conclusi gli studi di biologia presso la Universidad de Antioquia, dal 1978 al 1984 frequenta l’Ecole Supérieure des Arts Visuels di Ginevra. Tra le mostre internazionali più importanti ricordiamo: “The Yearbooks”, Drawing Center, New York, USA (2012) e “The Modern Myth: Drawing Mythologies in Modern Times”, MoMA, New York, USA (2010). Le sue opere sono in collezione al Banco de la República, Colombia, al Graphische Sammlung Albertina, Vienna, Austria, al Museum of Modern Art (MoMA), New York, USA e in numerose collezioni private in Germania, Brasile, Gran Bretagna, Stati Uniti e Colombia. Ha preso parte alla 24° e 32° Biennale di San Paolo in Brasile. In Italia ha esposto per la prima volta nel 2013 all’interno della 55° Biennale di Venezia.