Artista dalla pittura seduttiva, profondamente legato alla tradizione, NICOLA NANNINI presenta in questa nuova personale alla galleria PUNTO SULL’ARTE una serie di 14 dipinti inediti nei quali si può leggere tutta l’evoluzione della sua ricerca fino a oggi.
Protagonista è la notte, quella della città – rintracciata negli scorci mitteleuropei ma anche nella stessa Varese – e quella innevata della campagna, più vicina per temperamento ai paesaggi della “bassa” ferrarese con cui l’artista si è fatto conoscere. Il suo vagare nello spazio alla ricerca dell’anima dei luoghi (dalla Germania alla Repubblica Ceca e alla Slovenia, dalle campagne del Sud dell’Inghilterra fino alle strade desolate degli Stati Uniti del sud) è anche un viaggiare nel tempo, con suggestioni che spaziano dal Vermeer della Veduta di Delft fino alla luce incantata di Edward Hopper. Nei dipinti Vicolo di Caronte e Notte in giallo lo stesso luogo è inquadrato da due punti di vista differenti, e già questo evidenzia come non sia tanto il soggetto a interessare l’artista quanto la possibilità di incantare lo spettatore con la prospettiva precipitante, con i punti di luce artificialmente accesi a creare presenze fantasmatiche, o con il gioco della pennellata, apparentemente così definita da raccontarci un mattone alla volta, ma in realtà potentemente impressionista fino ad arrivare – in primissimo piano – all’espressionismo del non finito.
La notte invernale, poi, immersa nella neve, ha dato a Nicola Nannini la possibilità di scivolare dalle luci calde della notte cittadina alle tonalità fredde che si rapprendono intorno ai bianchi, ai grigi, ai verdi, ai gialli gelidi di neon. Il punto di vista si restringe qui a un soggetto preciso che l’artista pone al centro del dipinto, personalizzandolo come un’icona. La strada che si perde nella campagna, la bassa costruzione con i silos accanto, l’edificio sperduto con quelle due finestre accese, la villa rossa sotto l’incombente cielo plumbeo, ci fissano negli occhi, ci guardano dentro, ci parlano e ci raccontano storie. La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue contenente il testo critico di Alessandra Redaelli e la riproduzione di tutte le opere esposte. L’artista sarà presente al vernissage.
NICOLA NANNINI: Nasce a Bologna nel 1972. Dopo gli studi classici si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna con il massimo dei voti. Dal 1994 al 2018 è docente di disegno e figura presso la Scuola di Artigianato Artistico di Cento e dai primi anni 2000 è docente di pittura presso l’Accademia Cignaroli di Verona. Terminati gli studi istituzionali, ha condotto autonomamente la propria formazione a contatto con le opere di grandi maestri dell’arte italiana ed europea, dalle quali ha assimilato le tecniche della pittura, del disegno e della grafica. Tali istanze si fondono nelle sue opere, dove il dialogo costante con la propria formazione culturale è parte integrante della poetica. Nannini affronta cicli tematici che vanno dalla catalogazione di tipologie umane e urbane a paesaggi di più ampio e lirico respiro, all’insegna di un’ambivalenza quasi contraddittoria, ma consapevole tra esigenze simboliste (o romantiche) da un lato e aspirazioni razionalistiche dall’altro; nella volontà di catalogare lucidamente l’ambiente circostante e le sue peculiarità. Protagonista di numerose rassegne personali e collettive in Italia e all’estero, ha esposto in gallerie private, musei pubblici e fondazioni. Molte sono le pubblicazioni che lo riguardano. Vive a lavora tra Bologna e Vicenza.