Lo spazio espositivo Buchmann Lugano presenta sabato 13 aprile a partire dalle ore 17.00 le opere dell’artista svizzero Martin Disler (1949-1996). La galleria, che dal 2013 cura il lascito di Disler, presenta una selezione di lavori su carta e opere in terracotta.
Nato nel 1949 a Seewen, inizia ad esporre in Svizzera e all’estero a partire dagli anni ’70. La sua prima mostra personale presso la Kunsthalle di Basilea nel 1980 intitolata Invasion durch eine falsche Sprache, segna un punto di svolta nella carriera dell’artista. Lo stesso anno partecipa alla Biennale d’arte di Venezia, nel 1982 a documenta 7 a Kassel e nel 1984 ad una mostra collettiva presso il Museum of Modern Art di New York ottenendo popolarità a livello internazionale.
Martin Disler, artista auto-didatta, spinto da un’incessante e frenetica creatività ha indagato tematiche quali la morte e la vita, rappresentate di frequente in maniera quasi ossessiva. Una pittura di matrice gestuale, talvolta impulsiva, altre più controllata e morbida, caratterizza il suo intero lavoro.
Ha vissuto a New York, Amsterdam, Milano, Zurigo, Lugano e Les Planchettes. Scomparso a soli 47 anni, lascia alle sue spalle una ricca produzione artistica comprendente: sculture, dipinti, disegni, stampe, poesie e scritti, conservati oggi nel suo archivio a Basilea.
Attualmente, Die Umgebung der Liebe realizzata nel 1981 per il Stuttgarter Kunstverein, e acquisita nel 2006 dalla Gottfried Keller Stiftung, è esposta ora per la prima volta nella sua totalità presso il Bündner Kunstmuseum di Coira (fino al 26 maggio 2019).
Lo Skulpturenpark Waldfrieden di Tony Cragg ha da poco inaugurato una mostra delle sculture in bronzo dal gruppo Häutung und Tanz, realizzate nel 1991/92 nell’allora atelier di Besso e fuse nelle fonderie del sottoceneri, (fino al 16 giugno 2019).