Dopo il successo riscosso con “È QUI. Un percorso fra luoghi, persone e arte”, Dino Zoli Textile e Fondazione Dino Zoli portano avanti insieme un nuovo progetto dedicato ad arte e tessuto. Protagonista, la giovane artista forlivese Elena Hamerski, vincitrice del “Premio Speciale Dino Zoli Textile” ad Arteam Cup 2018.
In occasione della mostra dei finalisti di Arteam Cup 2018 (concorso nazionale promosso dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina per creare sinergie e occasioni di confronto e dialogo tra i vari operatori del sistema artistico), ospitata proprio presso la sede della Fondazione Dino Zoli, la famiglia Zoli ha invitato l’artista a partecipare ad una residenza presso la sede di Forlì, volta all’ideazione di un’opera d’arte da realizzarsi con i tessuti o tramite i macchinari di produzione (telai, stampanti) della Dino Zoli Textile.
Un periodo di studio e ricerca, avviato nel mese di febbraio 2019, che si concretizzerà nel mese di aprile 2019 in un’opera di grandi dimensioni: “Naturae Duplex – Cornus sanguinea”, una stampa floreale ottenuta a partire dai tessuti della Dino Zoli Textile. «Il progetto – spiega la curatrice Nadia Stefanel – nasce dal libro d’artista “Piante medicinali e velenose della flora italiana”, realizzato da Elena Hamerski nel 2016. Un archivio che comprende 271 disegni a pastelli acquerellabili, olio di lino e carbone, dedicati alla flora italiana: piante medicinali e piante velenose, spesso curative e mortali allo stesso tempo, che sottolineano il carattere sostanzialmente ambiguo dell’elemento naturale».
«Sono state fatte dalle tecniche del nostro Ufficio Stile varie prove di stampa per verificare quale tessuto della Dino Zoli Textile potesse essere adatto a valorizzare l’opera di Elena Hamerski – aggiunge Monica Zoli, socia della Dino Zoli Textile. Alla fine si è optato per una ciniglia jacquard in poliestere che esaltasse con la propria struttura tridimensionale la materia mossa dei fiori disegnati dall’artista».
«Naturae Duplex – dichiara Elena Hamerski – è un doppio nel doppio. La natura da me disegnata ha un significato di doppio che le è intrinseco, è una pianta medicinale e velenosa della flora italiana, quindi in base alla quantità in cui viene somministrata può essere curativa o letale. Il disegno è stato poi trasferito su tessuto. Questo tessuto stampato è stato infine ricamato, creando così un doppio disegno della stessa pianta. Un doppio nel contenuto, un doppio nel disegno (nella tecnica) e infine un doppio nella forma. Un dittico come due pagine di un libro, come due finestre sull'esterno, come due specchi che si guardano e ci invitano a guardare meglio e a non fidarci mai al primo sguardo». La ricerca di Elena Hamerski è caratterizzata dall’interesse per il mondo naturale in stretto contatto con il mondo artificiale: un’analisi scientifica ed emotiva della realtà contemporanea, in cui il dato naturale, al confine con l’artificiale, è già stato intaccato dalla mano dell’uomo o degradato dal tempo. Doppia faccia di una medaglia che contempla una natura madre e matrigna.