Stavo cercando di eliminare l’ostacolo della pittura, di fondere insieme colore e materiale senza alcuna separazione fisica, non importa quanto minuscola: per raggiungere la piattezza. Questo è l’ethos per tutto il lavoro.
L’artista americano Ethan Cook fa il suo ritorno in galleria con un nuovo progetto intitolato ‘Bande’, che presenta una serie di lavori più recenti che segnano un’evoluzione nella sua produzione artistica degli ultimi anni. Le tele in cotone tessute a mano, costituite da ampie e ripetute strisce orizzontali di colori cuciti tra loro, popolano le pareti della galleria, mostrando una palette variegata di rossi e arancioni vibranti, di rosa e verdi, fino al blu più profondo, al marrone e al nero più scuro.
Con l’avvento dell’arte moderna, la piattezza del dipinto è diventata una componente integrante nell’esperienza dell’opera da parte dello spettatore, il quale impara ad apprezzare l’atto stesso del dipingere. Alla base della ricerca di Ethan Cook c’è l’interesse per il permeare del significato nel materiale attraverso l’atto di produzione. Questo processo di creazione sembra essere un atto performativo, il quale unisce gesto umano e movimento del macchinario, lasciando che l’errore e le imperfezioni siano un risultato naturale dell’intera procedura.
Così vicina ai dipinti astratti, la pratica di Cook va oltre. La piattezza della tela diventa una superficie in cui creare uno spazio apparentemente infinito, seguendo una semplicità e una proporzione strutturali, e cercando la profondità spaziale. Le sue composizioni creano un dialogo tra colori e forme che sono realizzati dall’artista stesso con l’atto tradizionale di tessere le proprie tele grazie all’uso del telaio. I nuovi lavori riflettono un rapporto equilibrato di elementi in grado di dare l’impressione di trovarsi di fronte a un’opera d’arte quasi tattile.