Siamo felici di annunciare la prima personale di Federico Tosi presso la nostra galleria.
La mostra si sviluppa a ritroso, in una narrazione che dura pochi istanti, come un lampo nella testa di un ragazzino. Tutto questo accade nel cosmo, mentre l’universo si espande, le galassie fluttuano a spirale e le nane bianche collassano. Creature che sembrano provenire da un altro pianeta si trasformano in fossili, e un portale per attraversare l’universo cade immediatamente in rovina. Su una mensola troviamo delle dita progressivamente divorate da un fungo, come fotogrammi di un time-lapse. Muovendosi avanti nello spazio, ma a ritroso nella narrazione, ci si trova di fronte ad una grande conchiglia in legno di ulivo appoggiata sul pavimento. E’ l’archetipo di conchiglia, le forme sono geometriche e aguzze, semplificate e marcate: è la conchiglia perfetta. Nell’ultima stanza troviamo il protagonista: un ragazzino che nuota sott’acqua e osserva una conchiglia.
Il percorso in galleria inizia con quattro grandi disegni di galassie, le quali fungono da contesto temporale e spaziale a tutto il racconto, dilatando i confini dello spazio. Nella seconda sala troveremo Stargate, una scultura “portale" per viaggiare nello spazio e nel tempo alla velocità della luce, che dovrebbe condurre ad altre dimensioni, ma è ormai ridotto in macerie. Seguono i fossili (Ariel), alieni e terrestri, disposti in uno strano ordine di catalogazione, appesi al muro come un bottino di guerra. La scultura in bronzo Like Ophiocordyceps Unilateralis mette in scena un fungo che aggredisce la materia e la trasforma completamente. La conchiglia in legno è il filo conduttore della mostra, l’elemento che attiva l’immaginazione e si frappone tra noi e il cosmo. Racchiude tutte le informazioni che servono a decodificare un’era, un’atmosfera e un pianeta. La sua conformazione ci mostra i caratteri dello sviluppo frattale della materia, profondamente presente in natura nella struttura delle piante o nel moto delle galassie. Infine Under Water, minuta scultura in resina, raffigura un ragazzino sott’acqua che osserva una conchiglia. L’immaginazione avviene in un istante, cresce fino a prendere forma nella testa e permane il tempo in cui trattieni il fiato, poi svanisce, torni a galla solo di poco più vecchio di prima.
La ricerca di Tosi è da anni focalizzata sulle possibilità della materia e della resa plastica, utilizzando un linguaggio sofisticato e implacabile, teso ad indagare gli aspetti più complessi e drammatici dell’esistenza. L’artista osserva famelicamente ogni antro oscuro, creando immaginari affascinanti e pericolosi.
Federico Tosi è nato a Milano nel 1988 e si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2014. I suoi lavori provocatori ed enigmatici, dai materiali inconsueti, hanno già fatto scalpore in diverse occasioni: le ossa bovine intagliate in mostra da Almanac a Torino nel 2017; le due cellule cancerogene che si tengono teneramente per mano realizzate in resina nel 2014; le carcasse di uccelli abbattuti in resina pluri-colorata (Rotten Bullshit 2014-16); le fauci di uno squalo in marmo (Make New Friends #3, 2012) e la scultura in bronzo di un gatto dal pelo aculeiforme (Untitled Cat, 2018).