Galleria Raffaella Cortese è lieta di presentare Sbandata, curata da Pierre Bal–Blanc, la quarta mostra personale di Marcello Maloberti dal 2002, anno della prima collaborazione.
La ricerca artistica di Marcello Maloberti trae ispirazione da eventi quotidiani e contesti urbani. Le sue osservazioni, tuttavia, vanno oltre a semplici testimonianze dell’esperienza della vita di tutti i giorni grazie a un approccio neorealista che tende verso una direzione estraniante e visionaria. L’artista mette insieme una narrativa estremamente condensata, teatrale e un’atmosfera di suspense da guardare e sentire. Marcello Maloberti sottolinea il rapporto tra arte e vita, ricercando nuovi approcci per unire fotografa, video, performance, installazione, scultura e disegno, così da formare un Gesamtkunstwerk contemporaneo. Negli ultimi anni della sua ricerca, l’artista ha spesso evocato nei suoi lavori la Storia dell’Arte e la classicità attraverso il linguaggio performativo e l’uso del corpo, con un forte impatto interattivo per il pubblico.
La mostra, risultato del dialogo tra il curatore Pierre Bal–Blanc e Marcello Maloberti, si articola in tutti e tre gli spazi di via Stradella, riconnettendoli tramite rimandi visivi e concettuali. Il progetto curatoriale si basa su un processo inverso: il curatore infatti scriverà il suo testo verso la fne del periodo della mostra anzichè all’inizio, come è pratica comune. Questa metodologia rifette l’approccio dell’artista, che opera lontano da rigide connessioni logico–temporali, stravolgendole. Il titolo della mostra, Sbandata, allude a una sbandata amorosa nella cultura classica, un’incursione nelle sue forme, ma anche una fuga, un vento estivo. Le opere esposte appartengono a diversi linguaggi e prendono forma su vari supporti, ma si uniscono in un’unica partitura di segni e di signifcati.
I collage dell’artista, Marmellate, in mostra in via Stradella 7, sono da intendersi come appunti visivi, amori improvvisi, segni privati, rapimenti, ricerca e sorgente del lavoro dell’artista, diventando una sorta di archivio che anticipa le tematiche degli altri spazi della mostra. Le opere invadono ogni ambiente della galleria, svelando anche quelli di solito nascosti, come se fossero la stiva di una nave che cela un tesoro. Fa da sottofondo alla mostra un audio, Cicerone, in cui la voce di una guida dell’oratorio Suardi, Roberto Carozzi, descrive l’affresco di Lorenzo Lotto evocando così un’immagine assente.
Il pavimento dello spazio di via Stradella 4 è pervaso da ritagli di cupole e sofftti classici che virano al blu, e di affreschi cinquecenteschi del Veronese. L’installazione, intitolata Trionfo dell’Aurora, con riferimento a uno degli affreschi del Tiepolo a Villa Baglioni a Massanzago (Padova), crea un trompe-l’œil impossibile e trasmette, camminandoci sopra, un senso di vertigine dovuto all’abbondanza di immagini in riferimento alla cultura digitale. Nello spazio di via Stradella 1 è presentata per la prima volta la riproduzione di una performance dell’artista su un supporto e una tecnica differenti, pittura a olio su legno di betulla. L’immagine deriva dalla Biennale di Pune, in India, del 2017.
Marcello Maloberti, con Sbandata, ci guida a scoprire i rimandi tra le opere e le installazioni che invadono lo spazio della galleria, trasformandolo quasi come se l’esposizione fosse un intervento di archeologia architettonica.
L’artista sa costruire abilmente un’atmosfera di mistero, di spaesamento e al tempo stesso di preziosità ed elegante sacralità di derivazione classica. Marcello Maloberti nasce a Codogno (Lodi) nel 1966. Vive e lavora a Milano. Nel 2018 ha realizzato una performance al Centro Pecci di Prato e in occasione di Manifesta a Palermo. Recentemente opere di Maloberti sono state esposte alla Galleria d’Arte Moderna a Milano, al Museion di Bolzano e al MOCAK Museum of Contemporary Art in Krakow, a Cracovia. Dopo il suo debutto alla 16esima Quadriennale d’Arte, a Roma (2016), Maloberti ha presentato la sua performance Vir Temporis Acti alla Biennale di Pune, in India (2017). Nel 2013 ha partecipato alla 55esima Biennale di Venezia (nel Padiglione Italia), alla Biennale di Salonicco, e al progetto All’Aperto, Fondazione Zegna, Trivero. Le istituzioni che hanno dedicato mostre personali all’artista includono il MACRO a Roma (2012), la Fondazione Generali a Vienna (2010) e GAMeC Bergamo (2009).